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Autore: Alley    09/06/2014    12 recensioni
“Ho fatto un sogno terribile.”
L’espressione di Charles muta in maniera decisamente preoccupante, ma Erik non ha il tempo di porgli domande.
“Se era una sorta di remake del finale de ‘L’impero colpisce ancora’ in cui tu eri Dart Fener e Pietro Luke, beh, non era esattamente un sogno.”

[post "DOFP"; lievissimi accenni Cherik]
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Erik Lehnsherr/Magneto, James 'Logan' Howlett/Wolverine, Pietro Maximoff/Quicksilver
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una volta mia madre è stata con uno che controllava i metalli.

*

Quando apre gli occhi e scopre d’esser disteso nel proprio letto, Erik esala un sospiro di sollievo. Dopo quel sogno – quell’incubo – la vista del soffitto è quanto mai confortante.
 
“Finalmente. Cominciavo a pensare che lo shock ti avesse ucciso.”
 
Logan ha la faccia di chi si sta divertendo un mondo e la cosa, per Erik, non è un indizio positivo.
 
“Non che mi sarebbe dispiaciuto, ma al professore sarebbe venuta una crisi isterica.”
 
“Logan.”
 
L’ammonimento rivela la presenza di Charles - altra vista rassicurante, e molto più del soffitto. Se ne sta in piedi a braccia conserte accanto al bordo del letto, gli occhi puntati su di lui, e la sua, di faccia, è quella di chi sta pensando sei un emerito coglione, Erik.

Erik l’ha vista troppe volte per non riconoscerla.
 
Meglio intavolare una discussione per evitare ramanzine.
 
(Erik è troppo assorto nel proprio conforto per notare che è quanto meno singolare che Charles e Logan fossero in camera sua ad attendere il suo risveglio.)
 
“Ho fatto un sogno terribile.”
 
L’espressione di Charles muta in maniera decisamente preoccupante, ma Erik non ha il tempo di porgli domande.
 
“Se era una sorta di remake del finale de ‘L’impero colpisce ancora’ in cui tu eri Dart Fener e Pietro Luke, beh, non era esattamente un sogno.”
 
Erik fissa Logan con la fronte aggrottata; Charles pare altrettanto confuso.
 
“Oh, giusto, è dell’80. Non l’avete ancora visto” dice Logan a mò di spiegazione e no, evidentemente Erik non è abbastanza lucido per riuscire a capire di cosa diavolo stia parlando “In ogni caso, Pietro è davvero venuto qui e ti ha davvero detto di essere tuo figlio.”
 
Se Erik dovesse raccontare quello che sta accadendo nella sua mente, parlerebbe di black out. Totale, assoluto e disperato black out.
 
“Logan, quale parte del sii delicato non ti era chiara?”
 
“E a te quale parte del non vedo perché dovrei essere delicato con lui non era chiara, professore?”
 
“Dev’esserci un errore” dice – balbetta, più che altro “Io non--- non me lo ricordo.”
 
“Secondo la madre eri ubriaco fradicio.”
 
È orribilmente plausibile, ma Erik non si dà per vinto. Non può darsi per vinto, perché è assurdo e inammissibile che Pietro sia suo fi--
 
Quella cosa, insomma.
 
“Potrebbe essersi sbagliata.”
 
“No, non si è sbagliata” sbotta Charles e, detto da lui, suona come una condanna abbastanza definitiva da eliminare l'opzione test del DNA.
 
“Per la cronaca, eri così ubriaco che il professore ha dovuto scavare nel fondo del tuo subconscio per trovare il ricordo.”
 
“Perché è venuto fuori solo adesso?”
 
Non che faccia molta differenza, ma a qualcosa dovrà pure appigliarsi.
 
“Pietro---”
 
“Tuo figlio.”
 
“Logan, per favore.”
 
“--Pietro” ribadisce Erik “avrà almeno quindici anni. Perché la madre non me l’ha detto prima?”
 
“Ha provato a farlo, ma ti sei sempre fatto negare.”
 
Orribilmente plausibile anche questo.
 
“L’ho detto io che sei sempre stato uno stronzo.”
 
“Dov’è?” chiede Erik, arreso.
 
“Nella sua stanza.”
 
“Come?”
 
“Nella sua stanza.”
 
“È accanto alla tua” interviene Logan “Così potrai tenerlo sotto controllo e assicurarti che non rientri troppo tardi la sera e-”
 
“Perché gli hai dato una stanza?”
 
“È venuto per restare, Erik” replica Charles, l'irritazione che si fa strada nella sua voce “Forse sei svenuto prima di vedere la valigia.”
 
“Per restare…qui?
 
Logan annuisce con aria greve. “Sua madre ha detto che è il momento che tu ti assuma le tue responsabilità.”
 
Cala il silenzio – Erik non parla per dargli il tempo di dirgli Ci sei cascato! o roba del genere, ma non succede niente di simile.
 
“Charles, mi dispiace per come mi sono comportato e capisco che tu voglia vendicarti, ma non è divertente, davvero, quindi--”
 
“Non è uno scherzo” replica lui, serafico, ed è il momento in cui Erik capisce che non c’è via di scampo.
 
“Guarda il lato positivo: hai qualcuno a cui inculcare la tua ideologia.”
 
Logan.”
 
“Ok, forse è meglio che ti limiti a portarlo a pesca e cose di questo tipo.”
 
Erik decide che è il momento giusto per prendere il cuscino e mettere in atto il suo piano, ma, ancora una volta, viene interrotto – non da Logan stavolta, purtroppo.
 
Prima che abbia il tempo di domandarsi se sia lì per la paghetta o un qualche permesso che Erik non ha intenzione di concedergli – non perché sia un padre apprensivo, ma perché non vuole alcuna responsabilità -, Pietro gli da le spalle e si rivolge a Charles.
 
“Si può aggiungere un letto?”
 
“Aggiungere un letto?” ripete lui, perplesso “Perché?”
 
“Sta arrivando Wanda.”
 
“Chi è Wanda?”
 
“Mia sorella.”
 
La risata di Logan è l’ultima cosa che sente prima di perdere di nuovo conoscenza.
 
 
 
 
 
 

 





Note
Erik non è l'unico a doversi assumere le proprie responsabilità. Tonia, che anche in questo caso è stata la mia musa ispiratirce, deve fare lo stesso (è un invito a prendervela con lei per l'altissimo tasso di idiozia della storia, sì).
Un po'di burocrazia:
- La fan fiction si colloca dopo i fatti di DOFP, in un futuro non troppo lontano in cui Logan non è ancora tornato indietro (perchè? Ah boh, non ne ho idea. Probabilmente perchè ha capito che Erik e Charles avevano bisogno di un consulente matrimoniale, almeno per i primi tempi, e ha pensato che Hank non avesse abbastanza polso per farlo). 
- Nei fumetti Pietro è davvero figlio di Magneto, così come Wanda, che nel film non figura - ma io ce l'ho aggiunta perchè, beh, due quasi infarti sono meglio di uno, e direi che Erik se li merita tutti.
- ‘L’impero colpisce ancora’, come sottolineato da Logan, è uscito nel 1980, motivo per cui Erik e Charles non possono capire la battuta di Logan - riferita al celeberrimo "Luke, sono tuo padre" del film. 
Grazie a tutti coloro che sono arrivati fin qui (e a Tonia per l'sipirazione *scuoricina*). Spero che la storia sia stata di vostro gradimento!
  
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