Anime & Manga > Vampire Knight
Ricorda la storia  |       
Autore: Willow Whisper    09/08/2008    4 recensioni
Sumiko è una nuova studentessa della Day Class. Carina, educata, espansiva... già dall'arrivo nell'accademia Cross, però, si accorge che qualcosa di strano alberga tra le mura dell'istituto.... le sue ipotesi si alimentano ancora di più dopo un'incidente in città, quando rischia di essere del tutto dissanguata da una creatura, che comprende essere un vampiro, contro ogni logica. A salvarle la vita è proprio un membro della Night Class, con il quale Sumiko si libererà da ogni dubbio e si sentirà felice. Sarà da quel momento che la ragazza dovrà lottare per difendere i suoi sentimenti dai mille ostacoli che la circondano. [...è la PRIMA FF SU VAMPIRE KNIGHT -DAVVERO LUNGA- CHE SCRIVO... quindi vi prego di essere magnanimi XD sperò di avervi incuriosito...]
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Takuma Ichijo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
VK fanfiction 1

Salve a tutte/i! questa è la mia prima ff –davvero lunga- che scrivo su vampire knight…spero che vi piaccia! A proposito, per trovare i nomi -da ragazza- giapponesi ho dovuto fare una ricerca su Internet ed ecco quelli che ho preferito: Fumiyo, Hitomi, Kimie, KiyoKo , Kumiko, Mayumi, Reiko, Sama, Sumiko. Di tutti questi, avevo optato per il penultimo –che mi ricollegava al mio nome, Samantha- , ma poi ho scelto l’ultimo! Stessa cosa per il cognome, una piccola ricerca e sono riuscita a trovarlo XD…okay…vi lascio, spero commenterete! (scusate la scrittura tutta strana, ma il mio programma per testi in html è idiota ù_ù)

The red in your eyes

1. L’arrivo

Il taxi si fermò davanti al grande cancello dell’istituto Cross.
Ero nervosa, il mio trasferimento lì aveva richiesto uno sforzo e un sacrificio molto grandi. Speravo che grazie all’amicizia che legava mio padre al preside dell’istituto e alla cortesia della sua figlioccia, Yuki, sarei riuscita ad ambientarmi.
Avevo avuto modo di conoscere la ragazza quando entrambe avevamo otto anni. Orfana, abbandonata, sperduta. I termini con la quale molti l’avevano definita, ma lei era sempre stata forte, forse speranzosa. Non ricordava nulla prima del giorno in cui fu trovata e portata al preside.
Sospirai al pensiero di come si fosse potuta sentire inizialmente.
-Sono quaranta tondi, tondi, signorina-
La voce tonante del tassista mi fece sobbalzare. Estrassi una banconota da cinquanta e gliela porsi.
-Tenga pure il resto- scesi prima che potesse rispondere con qualcosa come “non posso accettare più di quello che mi deve” e tirai la valigia pesante fuori dal portabagagli. Sbuffai e alzai gli occhi per osservare il cielo.
Quel giorno non avevo fatto altro che spostarmi da un mezzo di trasporto all’altro, per poter arrivare fin lì. Mi ero svegliata con la vista di un orizzonte scuro e pieno di nubi, così da non notare il passare del tempo. Ora il cielo era sgombro da ogni traccia di pioggia certa.
Notai il colore scuro e profondo, blu, e le stelle appariscenti e costantemente luminose.
Era notte, e ad illuminare il viale principale che portava ai dormitori non c’era neanche un lampione. Sbuffai sonoramente e sospinsi il cancello quel tanto che bastava per lasciarmi entrare. Il taxi si rimise in moto e sparì veloce.
Mi accorsi solo dopo pochi istanti che mi ero imbattuta in un bivio. Girai il volto verso la mia sinistra, lì si intravedeva l’ombra confusa della costruzione usata per le lezioni.
Sarei andata da quella parte, se solo fossi stata certa che ci fosse stato qualcuno…

Vediamo…se non sbaglio ci sono due sezioni…la Day Class e la Night Class…quest’ultima forse è a fare lezione. 

Eppure, decisi di girarmi verso il bivio, facendo mentalmente una conta veloce per decidere da che parte andare.
Alla fine, un po’ insicura mi diressi a sinistra.
La strada era alberata, con cespugli fitti che sporgevano ai lati e che al buio creavano ombre inquietanti.

Stai calma Sumiko…non c’è niente di cui aver paura…

Me lo ripetei abbastanza da poterci credere. Feci solamente dieci passi o giu di lì, prima di sentire un rumore dietro di me. Rimasi impietrita sul posto.

Oddio…fa che sia solo un animale…

Strinsi i pugni, solo per combattere contro l’istinto che mi diceva di prendermi a schiaffi. Odiavo sembrare vigliacca, persino davanti a me stessa.
Mi guardai intorno e facendo un piccolo passo avanti finii col piede destro su un bastone abbastanza grande e maneggevole, lo presi e lo tenni stretto con la mano libera dal peso del bagaglio. Mi trascinai per qualche altro metro e poi, il rumore smorzato di pochi attimi prima, si rifece vivo.
Stavolta mi voltai scattante e innalzai il bastone per difendermi.
Mi ritrovai a fissare due paia di occhi.
-Ehi, calma, veniamo in pace- il ragazzo col viso più vicino alla punta della mia umile arma era tremendamente bello.
Gli occhi di ghiaccio e i capelli biondi e scompigliati, perfetti a incorniciarne il viso dai tratti sottili. Sulle labbra un sorriso divertito e sicuro.
Osservai di sfuggita l’altro giovane, più alto e allampanato dell’altro, con i capelli di un arancione acceso. Notai una certa somiglianza tra i due.
Quando capii che potevo fidarmi, almeno un poco, abbassai la guardia. Subito sentii le mie guance imporporarsi.
-Oh…ehm…perdonate il mio gesto azzardato-
Il biondino sogghignò e poi disse –Tranquilla, ti perdono se mi dici il tuo nome-. La sua richiesta mi lasciò un attimo interdetta, ma non c’era motivo di rifiutare.
-Mi chiamo Itou Sumiko, ma tutti mi hanno sempre chiamato Sumi-chan…-
-Piacere di conoscerti, Sumi-chan, io sono Hanabusa Aido, le mie funs mi chiamano Idol-
Aggrottai la fronte confusa. Le sue funs? Era famoso per caso?
Aido sembrò notare la mia confusione, ma non ci badò e mi presentò l’altro ragazzo, che era rimasto in silenzio tutto il tempo, osservandomi ogni tanto senza mostrare nessuna emozione, a braccia conserte.
-E questo associale che vedi qui di fianco a me è mio cugino, Kain- non mi soffermai oltre sui volti perfetti dei due, sapendo finalmente il motivo dei loro tratti somatici molto simili.
Notai invece che indossavano un uniforme scolastica.
-Scusate, potreste accompagnarmi al dormitorio della Day Class? Sempre se non vi crea disturbo…-
Entrambi alzarono un sopracciglio e mi fissarono un istante-potrei dire troppo a lungo-.
Poi Kain parlò, lasciandomi di stucco –Dalla valigia che hai al tuo fianco potrei dire che sei nuova…-
Annuii sorridente e speranzosa di poter ottenere una mano a trasportarla.
Il biondino allora rise gioioso e mi disse –Certamente! Saremo lieti di farti strada, ma ti informo che dovremmo tornare indietro-
-Cosa?!- non potevo crederci…che figuraccia.
Lui rispose sereno –Questa è la via che porta dal dormitorio Luna all’edificio scolastico. In questo momento c’è un piccolo intervallo, ti accompagneremo fino a che non sarà ora di tornare a lezione…il capoclasse è inflessibile-
Il capoclasse…stavo per chiedere chi fosse –solo per pura curiosità- ma decisi di non fare altre domande. Kain allora si mosse dalla sua postazione e mi prese la valigia.
Mi sentii un po’ in colpa –Lasciala…riesco a portarla, non preoccuparti-
-Da come ti trascinavi prima, credo che faticassi un po’- detto questo allungò il passo.
Il cugino mi camminava a fianco osservandomi, quasi dandomi un voto.
-Mmh…sei molto carina, sai?- le sue parole mi colpirono bruscamente, facendomi arrossire.
-Posso chiederti…- Aido continuò, alzai gli occhi per osservarlo a mia volta -…qual è il tuo gruppo sanguigno?-

Fantastico. Devo preoccuparmi, forse?

   
 
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vampire Knight / Vai alla pagina dell'autore: Willow Whisper