‘’Il passaggio verso l’adolescenza non è mai facile, soprattutto se affrontato con persone, chiamate amici, che non ci degnano neanche di un saluto. Durante questo passaggio, la cosa che accomuna tutti gli adolescenti è una cosa sola: il sentirsi soli. Nessuno, neanche chi si è preparato per anni a questo cambiamento, riesce a sfuggire alla solitudine. E’ come un virus che, pian piano, colpisce tutti lasciando un vuoto incolmabile nella vita di tutti, vuoto che può essere riempito solo da una cosa, o meglio, da delle persone. Non sono scenziati che forniscono antidoti magici, bensì, sono amici.
Oggi vi racconterò una storia. Non sarà una storia fatta di principi o principesse, ma una storia fatta da due ragazze che si sono conosciute per caso su un sito di nome EFP. A detta di alcuni potrà essere anche noiosa, senza significato, poco coinvolgente, ma non importa, io ve la racconterò lo stesso.
Un giorno, una ragazza di nome Martina entrò su EFP notando che, una delle storie su cui aveva più dubbi, era stata aggiornata. Quella storia si chiamava ‘Don’t let me go’ ed era inserita nel fandom di Braccialetti Rossi, in cui c’erano poche fanfiction, alcune banali, ma quelle poche ancora incomplete lei le leggeva tutte, perché adorava leggere. Aprendo il capitolo, notò che era veramente bello, quindi decise di lasciare una recensione. L’autrice rispose contenta, e da quel giorno fecero amicizia tramite una domanda di Martina in cui le chiedeva di fare una fanfiction in comune. Si scambiarono l’amicizia su Facebook, chattavano, e Martina si sentì, in quei giorni, come se qualcosa di importante fosse arrivato dopo tanto; qualcosa di meraviglioso, qualcosa che tutti avrebbero dovuto provare almeno una volta. Si sentiva bene con lei, cominciarono anche a parlare al telefono. Ridevano, scherzavano, si aiutavano a vicenda, e un giorno Sara, dopo un’affermazione di Martina, disse una cosa che lasciò spiazzata ma felice quest’ultima.
-Io, sinceramente, non so se ho una migliore amica-
-Tu hai me-
Una di Roma e l’altra di Palermo.
Due migliori amiche a distanza, sarebbe funzionata la cosa?
Certo.
Se l’amicizia è vera, tutto è possibile. Martina, dopo tanto tempo, si sentì dinuovo completa, si sentì indistruttibile, come se niente potesse distruggerla. E’ questo che succede quando ci si sente amati.’’
-E’ bellissima mamma! Ma è una storia vera o l’hai inventata?-
-Certo che è una storia vera, tesoro. E’ la storia di come siamo diventate migliori amiche io e la zia Martina-

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