Ossessione
Autore: Au-chan
Era un tranquillo pomeriggio estivo, le strade erano deserte per il troppo
caldo e la maggior parte delle case erano chiuse, ormai quasi tutti erano partiti
per le ferie ed era tutto così terribilmente vuoto e silenzioso che metteva
quasi paura.
Lei era a casa da sola…sua madre era partita per sfuggire al povero Oliver
che la perseguitava per la consegna del suo ultimo manoscritto, Robbie era fuori
città con Alyssa....finalmente si erano rimessi insieme per la quarta
volta e sembravano intenzionati a fare sul serio…stavano addirittura cercando
casa…mentre Patricia era stata invitata da sua sorella in campagna a trascorre
qualche giorno, visto che non si vedevano mai durante l'anno, probabilmente
sarebbe stata fuori per almeno un mese.
" Che pace..che silenzio…sembra di essere in un sogno…niente
impegni lavorativi, niente scuola di francese… niente Eric !"
Già…Eric…. Quand'era l' ultima volta che lo aveva visto? Probabilmente
circa un anno prima…e adesso le mancava terribilmente….tristi ricordi
le affollavano la mente:
" Ti ho detto di andartene…questa è casa mia e decido io chi
fare entrare o uscire….tu non sei più gradito qua…fuoriiiiiii
! - gli aveva aperto la porta con rabbia… gli allegri gridi dei bambini
che giocavano nel parco li accanto festeggiavano l'arrivo delle agogniate vacanze
mentre lei stava forse per liberarsi di un ossessione.
" Ma….Sana io….perché….perché Sana…possiamo
ric…."
" Sta zitto!!! Non voglio più ripetertelo Eric…o esci di qua
sulle tue gambe o ti sbatto fuori io a calci, cosa preferisci è???? -
paura, rabbia, odio…ecco cosa pensava in quel momento- fuoriii- urlò
ancora più forte e non appena lui varcò la soglia un sonoro SBAM
si sentì alle sue spalle con tanto di lucchetto che si chiude. Non un
pianto, non un gemito..nessun rumore che potesse fargli capire che anche lei
stava soffrendo solo..il vuoto.
Eric era sparito così dalla sua vita….per sempre. Dopo quel giorno
lei aveva fatto le valigie e si era trasferita lontana dal Giappone per un anno…adesso
erano ancora lì, per terra… accanto al suo letto le valigie…le
stesse che in fretta e furia aveva preparato quel giorno in pochissimo tempo…!
Era appena tornata…..aveva fatto appena in tempo a salutare sua madre che
era di nuovo sola…solo che ora era a casa e non più a Parigi.
Basta….doveva svagarsi, non lasciarsi andare ai ricordi in fondo..non era
lì per restare, si sarebbe riposata per qualche tempo e poi l' aspettava
il set di un nuovo film al suo rientro.
Driiiin….voleva restar sola, non voleva parlare con nessuno, non voleva
riprendere i contati con i vecchi amici, non voleva tornare a passato…non
voleva, non voleva…non voleva !
Un brivido aveva preso a salirle su per la schiena e il cuore si era come fermato
per un istante finche il telefono aveva smesso di squillare e il silenzio era
tornato a vigere.
" Mammina l'ho scampata proprio bella…ahahaa - il sorriso le si spense
sulle labbra quando sentì una presenza dietro di lei ormai familiare…si
voltò d scatto e vederlo lì immobile, che la scrutava con la sua
solita aria impenetrabile…le fece uno strano effetto.
" Non si usa più rispondere al telefono adesso? "
" Bene...vedo che sei solo, cos'è successo…Funny ti ha mollato?
Oh x caso è di fuori in macchina, oppure…è a casa che ti
aspetta…dove l'hai nascosta? " - al solito quando era nervosa non
poteva fare a meno di muoversi di continuo e fu Eric a bloccarla
" Niente di tutto questo..so che ti sarebbe piaciuto vederci insieme ma…dopo
la tua partenza se ne è tornata in america e non si è fatta più
sentire…esattamente come te amore mio "
Eric le si stava avvicinando sempre di più ed ora poteva perfino toccarlo
se avesse voluto, avrebbe potuto abbracciarlo e stringerlo forte a sé,
se lui…se Funny….non si fossero fatti sorprendere mezzi nudi nello
stesso letto…quello stesso letto che il giorno prima avevano comprato per
la loro casa.
" Ma cosa credi…che venendo da me con questo tono terribilmente menefreghista
e cercando di fare il carino della serie " facciamo i gentili per un giorno
"…sia tutto chiarito? Credi che io… solo per questo possa anche
solo pensare di perdonarti per…per avere mandato a monte il matrimonio?
Il nostro matrimonio Eric.. il nostro !!! - si era accorta di essere esplosa,
aveva urlato così forte che probabilmente l'avevano sentita in tutto
l'isolato.
Le lacrime avevano preso a rigarle il volto e non aveva ne la forza ne la voglia
di asciugarsele, di botto si era trovata a desiderare che niente fosse successo….che
Eric non era lì davanti a lei in un odioso silenzio a fissarla, che sua
madre fosse piombata in mezzo alla casa per salvarla da quella situazione e
che avrebbe voluto somigliare a Funny sempre così fredda, crudele e distaccata.
" Adesso io - riprese cercando di mantenere la calma - vado a chiudere
le valige e voglio sperare, anche se ti amo e nonostante tutto ancora di più,
che tu non mi segua all' aeroporto e non cerchi di fermarmi..ero venuta qua
per starmene in pace ma..visto che non sembra possibile…beh è meglio
che me ne vada subito - poi aggiunse con fare perentorio - scansati ! "
" No !"
Come sarebbe a dire no… "scusa vuoi ripetere? "…si ritrovò
a dire senza accorgersene
" Certo..ho detto di no ! Almeno che tu non ripeta quella cosa del tipo….ti
amo ancora di più….o giù di lì "
" Tu sei pazzo…io non ho mai detto una cosa simile specie dopo che
per colpa tua mi si è spezzato il cuore Eric… - lo guardava con
aria interrogativa e non poteva fare a meno di chiedersi se davvero aveva detto
una cosa del genere e soprattutto…perché.
Non poteva credere che quel ragazzo facesse ancora tanto effetto su di lei…fino
a pochi istanti prima era assolutamente decisa a continuare a non vederlo, a
dimenticarlo…anche se non riusciva, a Parigi credeva di potercela fare
buttandosi sul lavoro ma niente, ad ogni suo rientro a casa se lo immaginava
davanti alla porta, in salotto o in cucina a riceverla con un sorriso. Invece….invece
non era stato così e la sua mancanza era tale da spingerla con una scusa
di nuovo in Giappone. Ora era lì davanti a lei e si ostinava a intralciarla,
a impedirle di partire….cominciava a chiedersi se davvero non fosse il
caso di ricominciare tutto…così come lui voleva lo scorso anno ma
come al solito non lo aveva lasciato parlare e ora si trovavano esattamente
allo stesso punto di dove si erano lasciati.
Che fosse destino?
Dal canto suo Eric non poteva più aspettare…si era stancato di assecondarla,
doveva agire.
Era come ipnotizzato dal suo sguardo, non riusciva a non fissarla, era più
forte di lui e sapeva che sarebbe stato così per tutta la vita; fin dal
primo loro incontro ne era rimasto rapito e nonostante fossero passati anni,
si ritrovava a 25 anni a provare le stesse identiche emozioni di allora.
" Mi sposeresti Sana? " - gli era uscito così…nemmeno
lui sapeva dove aveva trovato la forza per dirlo ed ora era diventato paonazzo
ma nonostante tutto si sforzò di fissarla negli occhi
" Tu? E tu Eric…sposeresti una ragazza petulante e iper gelosa come
me? "
" Lo..lo sai…io lo avrei già fatto anche un po' di tempo fa
ma tu…."
Ma che aveva capito….certo che per essere imbarazzato lo era davvero ma
quel suo modo di fare, per tenerglielo nascosto l'aveva sempre ammirato ed amato
" La mia non era affatto una risposta - si fermò per un breve istante…vederlo
con aria interrogativa e lasciarlo sulle spine era come una piccola vendetta
personale, per tutto quello che aveva passato a causa sua. Quando Eric iniziò
a bofficchiare qualcosa…...solo allora si decise a continuare - la mia
era una domanda !"
Il suo sorriso….così spontaneo la convinse ancora di più
che aveva fatto la scelta migliore e ne ebbe un ulteriore conferma quando lui
la attirò di colpo verso di sé e la baciò con estrema dolcezza.
" Eric…"
" Si dimmi amore !"
" …in fondo quel letto non mi piaceva poi così tanto! "
FINE