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Autore: ALECTREES_7    09/06/2014    2 recensioni
Cosa avrà pensato Johanna dopo aver saputo della 76 edizione degli Hunger Games?
Troverà il modo di vendicarsi di tutto quello che Snow le ha fatto passare?
Dal Testo:
- " Sa, mi viene in mente una frase che il mio compagno dei miei primi Hunger Games mi disse in punto di morte: OCCHIO PER OCCHIO,DENTE PER DENTE, SANGUE PER SANGUE, PARENTE PER PARENTE! " - .
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Johanna Mason, Presidente Snow
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il sole sorse su quella che un tempo era la splendida Capitol City,il Gioiello di Panem, come erano solita chiamarla i capitolini. Ormai del gioiello però non rimanevano che un cumulo di rovine, baccelli aperti che mostravano le loro orrende trappole e corpi di ambo gli schieramenti ad inondare le strade ed i vicoli.

Capitol City era caduta qualche giorno prima, tuttavia io sono arrivata qui solo oggi. 
Quegli stupidi dottori incompetenti alla fine mi hanno lasciata venire, non che avessero molta scelta, gli ho apertamente minacciati di fracassargli la testa a colpi di scure se non mi lasciavano partire.

Al mio arrivo mi hanno sistemata in un'ala della villa presidenziale, ma a me non basta stare qui. 
Il mio cuore non avrà pace se prima non regolerò i conti con l'uomo che per anni è stato la causa di tutte le mie sofferenze.

Manca esattamente un'ora alla pubblica esecuzione di Snow, quindi afferro la mia scure e mi dirigo verso la serra o, per meglio dire , le stanze che la Coin ha riservato a quel serpente dell'ormai ex presidente di Panem.

Non ci vuole molto tempo per raggiungere quella zona della villa, ma questo non mi importa, io so benissimo come vendicarmi di Snow, anche se paradossalmente è stata proprio la Coin ad aiutarmi più di tutti.

Raggiungo l'entrata della serra, che è sorvegliata da due guardie vestite di stracci.
Ovviamente sono miliziani reclutati da qualche Distretto, altrimenti indosserebbero quell'orribile uniforme grigia del Distretto 13.

Questo rende tutto più facile .
Mi faccio avanti e sto per aprire la porta, quando due fucili mi si incrociano davanti.
-" Mi spiace signorina, l'accesso a queste stanze è proibito a tutti salvo che agli autorizzati"- dice la guardia sulla destra, un tizio alto un metro e novanta, snello come un manico di scopa - " E lei certo non lo è "- aggiunge la guardia sulla sinistra, una donna scheletrica e alta uno e settanta con dei lunghi capelli rossi.
-" A me non interessa se ho o meno l'autorizzazione ad entrare qui! Io sono Johanna Mason, l'ultima vincitrice superstite del Distretto 7 e vi ordino di farmi passare! " - " Nemmeno per sogno, signorina Manson, lei non metterà piede qua dentro, a prescindere da quale sia il suo titolo! " - risponde imperiosa la donna-" Scommettiamo?"- Rispondo io - " Oh si " - fa l'uomo - " l'unico modo per entrare sarebbe passare sui nostri cadaveri e.... " - " Questo è fattibile " - lo interrompo io, e detto questo sfilo la scure dalla cintura e gliela pianto nel petto prima ancora che abbia il tempo di capire quello che sta succedendo.
Il suo corpo stramazza al suolo nel momento in cui mi avvento sulla compagna.
Lei ha assistito alla scena e ha avuto il tempo di organizzarsi, così ha caricato il fucile e melo sta puntando contro. - " Finisce qui Mason " - " Oh no cara,ti sbagli di grosso " - dico io e mi avvento su di lei strappandole il fucile di mano.
La colluttazione tra noi dura poco, lei è troppo scheletrica per opporre una resistenza degna di questo nome, tanto che alla fine mi ritrovo a sbattergli la testa contro l'angolo della parete.
Ci vogliono tre testate, ma alla fine lo spigolo le spacca la testa e la donna muore.
Mi guardo attorno, nessuno ha udito nulla, quindi sfilo la scure dal cadavere dell'uomo e la pulisco sui suoi "vestiti", dopodiché trascino entrambi i corpi verso la finestra e gli scaravento di sotto, tanto due in più non faranno certo  differenza.
Dopo aver eliminato i corpi mi avvicino alla porta, la spalanco con uno spintone ed entro nella serra.
L'aria qui è carica sia del nauseabondo odore delle rose ibride del presidente Snow, sia della fragranza delle altre cento varietà dello stesso fiore qui coltivate, probabilmente dal presidente stesso, quando le sue trame di potere glielo permettevano, ovviamente.

- " Oh, ma guarda chi è venuto a trovarmi. Prego signorina Mason entri, la accolgo nella mia umile dimora. " - dice beffardo Snow - " Ho capito subito che era lei sa, pochi avrebbero fatto tutto quel trambusto per entrare in questa stanza. " - continua.
- " Probabilmente ha ragione " - dico io - " ma sa benissimo che le buone maniere non sono mai state il mio forte " -.
Snow è seduto su una poltroncina di vimini rossa, accanto ad un gigantesco arbusto di rose bianche, le Sue rose bianche, e mi fissa con quei suoi occhi da serpente.
- " Bhe questo è certo " - dice Snow - " una tazza di thè con qualche biscotto? " - " Sa dove può infilarseli i biscotti e il thè?! " - sbotto io stufa di questo buonismo gratuito che non si addice per nulla alla situazione - " Non sono certo venuta qui e ho ammazzato due persone solo per prendere il thè con lei. Sono venuta per parlarle in faccia caro Snow e dirle finalmente ciò che penso di lei! " -.
Snow non si lascia cogliere di sorpresa, prende una tazza di thè e ci rigira, ozioso, il cucchiaino, poi afferra due biscotti e una strana boccetta di vetro rosso che contiene uno strano liquido verde brillante e rovescia tutto nella tazza.
- " Alla sua " - signorina Mason,dice portando la tazza nella mia direzione, poi ne ingolla tutto il contenuto.
Lo odio! Sto per aprire bocca e sputargli in viso quel che penso di lui, quando Snow inizia a tossire così forte che penso gli parta un polmone.
La crisi dura circa un minuto e mezzo, dopodiché Snow si asciuga con un fazzoletto di seta bianca il sangue che gli cola dalle labbra.
- " Sto morendo,signorina Mason, la mia esecuzione non farà altro che accelerare l'inesorabile processo che va avanti da anni nel mio corpo. Non c'è bisogno che mi dica ciò che pensa di me, io lo so già, lo ha reso benissimo, durante gli ultimi Hunger Games " - dice Snow, probabilmente riferendosi a quando l'ho mandato a fanculo davanti a tutta Panem.
- " Si fidi, quello non è nemmeno una frazione di quel che penso di lei, viscida serpe " - dico io.
Snow mi guarda, poi dice - " Allora parli signorina Mason, la ascolto " - " Lei è una viscida serpe, un miserabile verme che si dimena nel fango per non annegare, un uomo privo di ogni moralità! Sono stati suoi assurdi Giochi a trasformare me e molti altri vincitori in assassini provetti solo per lo svago dei capitolini, sono stati i suoi Giochi a provocare più di mille morti di bambini, che lei rinchiudeva in una scatola perché si scannassero l'un l'altro e sono sempre stati i suoi Giochi a provocare l'immane distruzione che c'è per tutta Panem! " - sbotto io - " Si credeva forte è, si credeva al sicuro nel suo gioiellino è, credeva di aver il potere su tutto e su tutti, bhè non è stato così, e grazie a Dio da oggi nessuno dovrà pur soffrire come hanno sofferto gli abitanti dei Distretti in questi anni " - " Come hanno sofferto gli abitanti dei vari Distretti o come ha sofferto LEI? " - domanda Snow in tono odioso - " Sa, la sua famiglia e i suo cari potevano essere ancora in vita, se a suo tempo si fosse comportata con giudizio, è stata una terribile esplosione quella che ha distrutto la sua famiglia, ma nessuno poteva prevedere che quelle tubature del gas fossero così vecchie e .... " - " Stia zitto! " - lo interrompo io puntandogli la scure alla gola - " Non è stata una fuga di gas! È stato lei a dare ordine di far saltare per aria la casa e tutti quelli che ci abitavano dentro! Lei è una serpe! Per colpa sua io ho perso tutti coloro che amavo! " - esplodo, con le lacrime che mi premono per uscire dagli occhi. 
- " Punto di vista interessante signorina Mason " - dice Snow in modo grave , poi mi porge una scatola azzurra intimandomi di aprirla.
Nonostante l'odio che nutro per lui eseguo quello che mi ha ordinato, ma non appena apro la scatola mi rendo subito conto che sarebbe stato meglio non farlo. Dentro la scatola c'è una corda da marinaio annodata e  insanguinata, la stessa che qualche giorno fa due mani forti e abbronzate annodavano con fare psicopatico - " È proprio sicura di aver perso TUTTI quelli che amava dopo gli Hunger Games? " - detto questo prorompe in una fragorosa, quanto diabolica, risata.
Le lacrime minacciano di scendermi giu per le guancie, ma non voglio che Snow abbia la soddisfazione di vedermi piangere. Sono venuta qui per vendicarmi, non per soffrire ancora! 
Raccolgo quel che resta della mia volontà e la alimento con l'odio che nutro verso di lui. Sento questo strano sentimento svilupparsi dentro di me, crescere e radicarsi, finché non mi rendo conto di doverlo liberare per non scoppiare.
La reazione che ne esce fuori sorprende anche me.
Se fino ad un minuto fa stavo per mettermi a piangere come una fontana, ora sto ridendo a squarciagola, e rido talmente forte da lasciare sbigottito lo stesso Snow.
- " Sa che esiste un proverbio che dice ride bene chi ride ultimo? " - dico io - " È davvero ironico come la sorte tessa le sue storie. L'uomo più potente di Panem ben presto si troverà a soffrire quanto gli abitanti dei Distretti! " - . Snow si acciglia e mi dice  - " Si spieghi meglio " - " Sto dicendo che la sorte sa essere ironica,  per 75 anni a Capitol City non si è morti altro che di vecchiaia, e in meno di un anno sono morte più persone che in tutti i Distretti " - " La guerra è la guerra, signorina Mason, ovvio che la presa di Capitol City ha portato più morti di quanti ne siano mai accadute. Non c'è nulla di strano in questo. E comunque anche molti altri hanno pagato un prezzo alto........ Annie per esempio. " - .  Questa è la goccia che fa traboccare il vaso.
- " No Snow, non intendo questo. Per ben 75 anni Capitol city ha campato sulle spalle dei Distretti, assorbendo le loro risorse e prendendosi i loro figli per farli ammazzare fra loro. Ora è giusto che sappia: ci sarà una 76° edizione degli Hunger Games, ma stavolta a parti invertite. Sarà Capitol City ha fornire i tributi e i Distretti a guardare. La informo però che le mietiture saranno truccate per fare in modo che siano sorteggiati i figli delle più alte cariche di Stato. E questo significa una cosa sola........ Nell'Arena scenderà anche sua nipote! " - .
Snow sbianca e nel suo sguardo passa una specie di ombra di terrore - " Co.... Coco.....Cos.......Cosa? " - balbetta - " Ha capito benissimo, la sua cara nipotina scenderà nell'Arena con altri 23 ragazzi di Capitol City. - " Giro sui tacchi, e sto per andarmene, ma poi mi volto nuovamente e lo guardo dritto negli occhi - " Sa, mi viene in mente una frase che il mio compagno dei miei primi Hunger Games mi disse in punto di morte: OCCHIO PER OCCHIO,DENTE PER DENTE, SANGUE PER SANGUE, PARENTE PER PARENTE! " - .
Snow sbianca ancora di più e io, soddisfatta della mia vendetta, giro sui tacchi e mi sprango la porta alle spalle.

La vendetta è un piatto che va servito freddo, e Snow adesso soffrirà quanto e più di me, perché non avrà la speranza di poter vedere sua nipote sopravvivere ed uscire dall'Arena.
Almeno in parte, ho regolato i conti , e per la prima volta dopo 6 anni non sento più quel peso opprimente sul cuore.
La mia vendetta è finalmente compiuta.
  
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