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Autore: Iria    10/06/2014    4 recensioni
Wild Tiger è un adulto, dovrebbe essere consapevole dei propri sentimenti, riuscire a mitigare e a calibrare ogni reazione, però alle volte lo coglie una spontaneità, anzi un'ingenuità che è quasi infantile.
[Kotetsu x Barnaby]
Spero sia di vostro gradimento, buona lettura!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Barnaby Brooks Jr., Wild Tiger
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Tre minuti

Barnaby lo guarda e Kotetsu resta immobile.
Deglutisce, tenta di puntare gli occhi nei suoi belli e verdi, ma non riesce a reggerli del tutto, quindi per un istante distoglie lo sguardo e sente il viso andare in fiamme.
Wild Tiger è un adulto, dovrebbe essere consapevole dei propri sentimenti, riuscire a mitigare e a calibrare ogni reazione, però alle volte lo coglie una spontaneità, anzi un'ingenuità che è quasi infantile.
Non che lo faccia di proposito: Barnaby alla fine ha capito che è un uomo dalle abitudini semplici, ma tremendamente difficile da comprendere in quelle azioni in cui mescola l'esperienza alla testardaggine o, ancor peggio, all'azzardo impulsivo.
Il giovane eroe gli prende una mano, gioca col bracciale di perline lasciandolo scivolare silenzioso sul materasso e gli sfila alla stessa maniera l'orologio.
Brooks è silenzioso, non pronuncia una sola parola.
Sa che potrebbe rovinare tutto, sa che Kotetsu, per quanto deciso, potrebbe vacillare per un qualche stupido dubbio.
È giusto per Barnaby?
È giusto per me?

Forse i suoi pensieri andrebbero anche a Tomoe.
Ecco perché Barnaby, che non smette per un istante di guardarlo, non gli sfila anche la fede.
È rispetto, tenerezza verso quell'amore profondo che il partner ancora cova per la defunta compagna, e Brooks non può negare a se stesso di esserne appena geloso.
Ma è solo un attimo: sa che è stupido, sa che è inutile, sa che ora nel cuore di Kotetsu c'è spazio anche per lui.
Tomoe è il calore che nutre quell'anima e la spinge a vivere, ad amare ancora, perché Wild Tiger è uno stupido ed un pasticcione ed ha bisogno che gli venga ricordata ogni più piccola cosa... già, anche che tornare ad amare non è un reato, ma sintomo che un cuore è guarito e che vuole solo pulsare frenetico in un bacio.
Barnaby è sulle sue labbra.
Vi gioca, le bacia piano e sorride lievemente al solletico che la barba dell'altro gli provoca quando posa la bocca a sfiorargli il mento.
Il corpo nudo di Kotetsu è sotto le sue mani, teso.
C'è l'eccitazione, il respiro che gli scuote il torace, ma Barnaby lo guarda, lo guarda negli occhi e non bada alle cicatrici delle ferite, alle imperfezioni di un uomo non più giovanissimo.
Gli piace.
Gli piace il calore della sua pelle scura sotto le mani, il contrasto fra il colore della loro cute.
La sua carne è bianca, non ancora tinta dall'esperienza e dalla sofferenza come quella di Kotetsu: le sue cicatrici sono poche e superficiali, spariranno prima che possano aggiungersene delle altre, ma Barnaby è semplicemente catturato da quell'incontro fra i loro colori e bacia Kotetsu al centro del petto.
L'altro sospira.
Azzarda un movimento verso la mano del più giovane, ma è Barnaby a venirgli contro e a salvarlo da quell'insicurezza.
Allora Kotetsu intreccia le dita con le sue, allunga l'altra mano e sfiora con un sorriso il viso giovane di Barnaby.
Brooks si volta in quel gesto, bacia il palmo della mano del partner e poi si poggia ad essa, chiudendo gli occhi.
C'è amore, ma Barnaby non lo riconosce subito.
Sente l'affetto di un genitore, la complicità di un amico, poi ecco che diventa tutto un po' più confuso.
Nel suo petto si agita il desiderio di non lasciarsi andare, di osservare e comprendere quell'uomo tanto imprevedibile, sino a gridargli contro quanto sia stupido.
Sopraggiungono, infine, il dolore alla sola considerazione di non vederlo, di non poterlo più ascoltare; lo pervade la straziante fame della sua presenza e il bisogno insaziabile di guardare anche solo in quegli occhi tinti d'ambra per essere soddisfatto.
Quindi è il desiderio a pulsare in quella carezza sul suo volto.
"Kotetsu."
Barnaby lo sospira, portando le mani ad aggrapparsi alla testiera del letto, mentre si lascia scivolare sull'erezione di Tiger.
Stringe i denti, si morde un labbro, ma non chiude gli occhi e guarda solo e soltanto l'uomo sotto di sé.
È imbarazzato, come sempre, ma lo tiene con cura per i fianchi, in una dolcezza impacciata che si imprime contro la pelle di Barnaby assieme al tepore di quelle mani.
Il giovane eroe respira a fondo, ed ora ha chiuso gli occhi, che però spalanca di colpo quando Kotetsu lascia risalire le mani al suo viso e lo tiene con entrambe.
"Piccolo Bunny ~."
Sorride.
Sorride come un dannato ebete e Barnaby non può fare a meno di ricambiare con esasperazione.
Dannazione, odia quello stupido nomignolo.
Allora, lascia scivolare la presa dalla testiera del letto piano, tremante.
Kotetsu pulsa in lui, e Brooks si contrae attorno al pene dell'uomo che mugugna appena e continua a guardarlo.
A quel punto, Barnaby porta le mani su quelle del compagno.
Le prende nelle sue, le bacia, le accompagna ancora a tornare sui suoi fianchi e lì le tiene ferme, stringendole.
"Kotetsu..."
Lo sospira mentre inizia a muoversi, su e giù sotto gli occhi fissi e persi dell'eroe veterano e Barnaby si sente al sicuro, finalmente completo.
Il suo cuore batte, scalpita furioso, mentre le mani bianche scendono sul torace di Tiger e lì si soffermano.
Anche il petto dell'altro scalpita, e lo fa con lo stesso ritmo furioso di quello di Brooks.
È la sua vita che gli scorre sotto le dita, sono le sue labbra che articolano il nome del giovane in un mormorio roco e desideroso, i suoi occhi che osservano quel corpo tendersi, sciogliersi e vibrare ad ogni gemito voglioso.
Di più.
Più profondo.
Più veloce.
Fino a trapassargli il cuore.

Fino a riempirlo, a sciogliersi e a ricadere stretto e sudato e ansimante sul proprio amante che bacia, divora, assapora nell'assorbire ogni sfumatura di quelle labbra ora salate.
Poi pronuncia una sola parola, un respiro sulla bocca di Kotetsu, una richiesta che non ha bisogno di alcuna risposta.
"Resta."
In me.
Con me.
Per me.

E Wild Tiger lo abbraccia.
Lo porta sul letto con sé, lo tiene così stretto contro il petto che Barnaby sente quel calore incessante e tuttavia fragile bruciarlo e consumarlo: quasi si trasforma in fuoco e poi in fumo che si perde nell'aria solo per essere respirato da Kotetsu e in lui perdersi.
È felice.
Completo in quella stretta che non si allenta.
"Vorrei poterteli donare, sai, vecchio? Quei tre minuti della mia vita che hai sprecato, intendo."
 
Fine

Salve!
Questa one-shot è nata in un momento di pura ispirazione mentre vegetavo a letto questa mattina. XD
Beh, spero possa essere piaciuta, è da anni che desidero scrivere su questi due adorabili idioti. y_y
Grazie mille a chi letto e a chi lascerà un segno del proprio passaggio!
Iria.
   
 
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