Faccio avanti ed indietro per il mio salotto tormentandomi le mani.

Gratto lo smalto che ricopre le mie unghie, le chiudo così forte da infilzarle nella carne, mi scrocchio le dita facendo quel rumore che mi ha sempre dato fastidio, ma ora lo devo fare per mantenere la calma.

Cazzo, non sono stato così nervoso neanche prima del mio primo concerto!

Dai, calmo Johnny! Tanto cosa devi fare di così spaventoso!?

Devi solo dichiarare il tuo amore. Non ci vuole molto infondo.

Miliardi di persone lo fanno no?

Si, è tanti di essi rimangono con il cuore spezzato.

Mi dice una vocina nella mia testa. Zitta! Altrimenti perdo il coraggio che ho faticato due mesi per trovare!

Improvvisamente suona il citofono.

Cazzo! Perché c’ha messo così poco!? Non poteva prendersela un po’ più con calma?!

Forse la telefonata che gli hai fatto dicendo, nervosamente che dovevi digli una cosa “fottutamente importante” lo ha messo in allarme.

Torna a dire sarcasticamente la mia vocina interiore.

Ok, forse ho un po’ esagerato. Ma ormai ogni volta che parlo con lui ho questa reazione!

Inizio a balbettare, alzo il tono della voce e ogni sera poi, mi devo ripassare lo smalto che puntualmente ingoio quando mi mangio le unghie.

Penso che morirò avvelenato una volta o l’altra.

Vado ad aprire e in men che non si dica è già sul mio pianerottolo.

Fanculo alle sue gambe fottutamente lunghe!

- Ehi Johnny…che c’è di così urgente? Va tutto bene? – mi chiede Jimmy preoccupato entrando in casa.

Ebbene si. Io Johnny Christ sono innamorato di Jimmy Sullivan....alias The Rev.

- No, cioè si. Cioè…niente di grave. – dico, incespicando ancora una volta. Lui ridacchia.

- Sei un po’ confuso a quanto vedo. – sisi, fai il simpatico tu! Vedrai tra poco come smetterai di ridere!

- Ci sediamo? Devo dirti una cosa. – dico, avvicinandomi al divano.

Lui mi segue e si siede. Io però rimango in piedi.

- Che fai non ti siedi? – mi chiede, alzando un sopracciglio.

- No, io preferisco rimanere in piedi. – dico, grattandomi nervosamente il palmo della mano.

Lui scoppia a ridere.

- Scusa, mi chiedi se ci possiamo sedere, poi io mi siedo e tu rimani in piedi? – chiede ironico.

Io ci penso su.

Beh, ecco a voi un’altra figuraccia.

Faccio un sorriso imbarazzato, ma rimango in silenzio. Lui sbuffa sorridendo e si rialza.

- Meglio in piedi tutte e due che non uno seduto ed uno in mezzo alla sala in piedi come un salame no? – dice, toccandomi una spalla.

Io, istintivamente indietreggio.

- Ehi, ma che hai? – mi chiede, aggrottando le sopracciglia. Io sospiro.

- Niente, scusami. – dico, scuotendo il capo.

- Senti, allora. Fammi parlare altrimenti non te lo dico più – lui annuisce con un espressione preoccupata rimanendo finalmente in silenzio. Quanto cavolo chiacchiera quest’uomo!

- Allora…- allora un cavolo, non so come dirglielo! – Cazzo! mi sono dimenticato di prepararmi il discorso – sussurro involontariamente. Io lo stavo solo pensando!

Nuova figuraccia.

- Discorso? Addirittura?! Dai Johnny, mi stai facendo preoccupare seriamente! – esclama.

Lo guardo nei suoi occhi azzurri e sento il coraggio scivolare piano via da me.

Cazzo! Lo sapevo!

- Senti…niente. Lasciamo perdere. Era una stupidaggine. – dico, girandomi e allontanandomi dal divano.

- Eh no, fermo qui! – dice, prendendomi per un braccio e facendomi girare verso di lui - Ora mi dici quello per cui mi hai chiamato! Non farmi arrabbiare eh? –

Io deglutisco. Poi faccio un profondo respiro.

Ok, forse ho trovato un modo per dirglielo.

Forza Johnny! Puoi farcela! Lui è qui di fronte a te! Esci le palle e fai l’uomo!

- Jim, una nostra canzone dice di cogliere l’attimo…io di attimi me ne sono fatti scappare a decine…e mi sono stancato di farlo…- dico con tono deciso.

Poi mi alzo sulle punte e posandogli una mano dietro alla nuca lo faccio abbassare alla mia altezza, congiungendo poi le nostre labbra.

Le tocco per due secondi, poi mi allontano, stringendo forte gli occhi, aspettandomi un pugno sul naso. Che però…non arriva.

Allora riapro gli occhi e lo vedo…sorridere?

Sta sorridendo?

Cazzo, io ho baciato Jimmy e lui…sorride?

Datemi un cuore di ricambio perché il mio sta minacciando di uscire dal petto!

Io cerco di respirare e mi accorgo di avere ancora la sua mano ferma e sicura sul mio avambraccio.

- Lo sai che adoro le nostre canzoni? – dice, sorridendo prima di tirarmi a se e questa volta a posare le sue labbra sulle mie.

Eggià…anche io adoro le nostre canzoni.

The End