Descrizione di una Pazza omicida
Mi sono sempre
chiesta il motivo per cui sono nata.
La risposta che mi
davo e che mi do tutt'ora è sempre la stessa: vivo per poter
vedere sorridere
gli altri.
Nonostante la mia età
vivo in una realtà che non mi si addice e che mi ha reso
incapace di sopportare
la gente comune.
Forse è meglio
così,
per un essere quale me è impossibile apprezzare
ciò che da assefazione alla
gente comune.
Io sono quella a cui
non piace passare inosservata
Devo avere ogni
minimo sguardo su di me, truce o gentile che sia.
Sono colei che parla
al vento consegnandogli parole da portare a chi ne ha bisogno.
Scrivo nell'ombra,
illuminata appena da dei miseri lampioni.
Scrivo aspettando la
mattina.
C'è qualcosa nella
notte che mi attrae...
La luce soffusa
il profumo che tira
su la brezza notturna
La luna e le sue
migliaia di stelle.
Ditemi non avete mai
conversato con il cielo?
Io si
io ho parlato alla
luna.
Ed è così
bella,
quando manca mi sembra che manchi qualcosa.
Mi affascinano i lupi
mannari e adesso che mi ci fate pensare un pò ci
assomiglio... Abbiamo delle
cose in comune io e i lupi, ma ciò non toglie la mia paura
nel vedere i loro
occhi luminosi nel buio.
La luna ci ascolta.
Sono un essere
attratto dal sangue
Il suo sapore
metallico
il colore macabro e
invitante...
Non tolgo che se la
mattina mi dassero un bicchiere di sangue al posto del latte, farei
salti di
gioia, o meglio mi spuntassero due bei canini farei strage di morti.
Considero il sangue
una droga.
Assaggiandolo non ne
puoi più fare a meno.
Se mi dessero la
facoltà di poter uccidere senza nessuna pena da scontare,
risparmierei molte
persone. Non c'è gusto a uccidere se poi non devi scappare.
Le armi mi affascinano
molto e suscitano in me una strana voglia di vendicare la razza umana
da quello
che loro chiamano Dio.
Una volta che lui
sarà in ginocchio a i miei piedi lo obbligherò a
chiedere perdono a vita.
L'unico dio in cui
credo è me stessa. Io sono dio. Dea di me stessa.
Una volta nati non si
muore più relamente, viviamo sempre la stessa vita,
cambiando epoca.
O forse ci
rincarniamo in altre persone
O magari viviamo
insieme, vivi e morti.
Non credo di temere
la morte, fa parte della vita.
Sono un'amante del
sesso.
Credo sia una cosa
rilevante nella vita di una persona.
Il piacere carnale in
tutte le sue forme completa il rapporto tra due persone. è
l'azione di perdersi
l'uno nell'altro.
Il sesso se servito
con lussuria e passione su un piatto di nuvole è cibo
squisito.
Venerò il corpo
femminile con i suoi contorni delicati e le forme curiose.
Il corpo di una donna
è qualcosa di perfetto che va conservato.
il corpo maschile è
molto più semplice. I contorni marcati e duri, il virile
pelo.
Sarebbe perfetto se
privato di quella sporgenza sul basso ventre. Quella per cui si sente
onnipotente.
Ritengo che se il pene
non ci fosse, l'uomo e la donna sarebbero pari, ma dico anche che
privare
l'uomo del proprio sesso è come privare del seno una donna.
E considerato che credo che la donna sia con il suo seno una delle migliori cose create dalla follia, lascerò l'uomo così.
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Questa descrizione è nata come mia. E effetivamente mi ci ritrovo.
Ma mi sembrava più idonea a una pazza omicida che a me.
Dettagli : il titolo richiama il rosso del sangue. La storia l'hopostata in nonsense perchè non ha un senso preciso come avrete letto.
*baci*