“Catherine e Michael  stavano facendo l’amore,per la prima  volta dopo 2 anni di relazione e rispettivamente dopo 16 e 17 anni.
Tutto era cominciato alle una di quel giorno di Maggio,quando,dopo un mese che non si erano potuti vedere per non più di un’ora a settimana,avevano cominciato a baciarsi.  Dalle loro lingue e lacrime stava uscendo tutta la loro passione e desiderio che avevano represso per due anni,sempre con la scusa di non essere pronti a far l’amore.
Ma adesso tutti e due erano pronti,e non servivano parole o permessi dall’altro,bastò solamente uno sguardo d’intesa e un attimo dopo erano  sul letto di Michael che si stavano spogliando,attenti a non farsi sfuggire nessun dettaglio del corpo dell’altro,perdendosi nelle loro pelli e nei loro occhi.
Entrambi volevano costruire al meglio quel ricordo che , sapevano, si sarebbero portati nel cuore per il resto della loro vita e che li avrebbe fatti emozionare e sorridere come quel giorno.
Michael e Catherine si stavano spogliando con un desiderio ed eccitazione mai provati prima.”
CATHERINE
Michael si stava spogliando davanti a me e per tutta la giornata che fummo insieme non riuscivo a non osservare e ‘archiviare’ nella mia mente ogni angolo della sua pelle poco abbronzata,ogni particolare dei suoi occhi verdi che nascondevano un velo di tristezza,così uguali e allo stesso tempo diversi dai miei e tutte le volte che quando mi guardava gli si formavano due fossette sulle guance così dolci che le avrei consumate di baci e carezze.
I nostri corpi sembravano fatti apposta per essere incastonati tra loro,le nostre dita per essere intrecciate  e le nostre bocche per essere alimentate dal nostro amore.
Sentivo il desiderio e l’amore crescere ad ogni carezza e bacio sempre di più,e anche quando finalmente entrò dentro di me non feci quasi nemmeno caso al dolore.
I nostri corpi scivolavano uno sopra l’altro,creando la più perfetta armonia, finchè ,stanchi,non ci addormentammo abbracciati e nudi con ancora sulla nostra pelle l’odore della passione e del nostro amore.
 
La mattina mi svegliai verso le dieci e notai che Michael era in doccia. Lo aspettai e cominciai ad osservare la sua stanza. Non era una stanza molto grande, ma era molto ordinata  ( cosa strana per un ragazzo di 17 anni,pensai),aveva alcuni poster attaccati alle pareti con squadre di calcio e sopra il letto aveva legato con dei fili nostre foto,che quasi riempivano metà del muro. Presi a guardarle e riassaporai i ricordi che ritornavano in mente foto dopo foto.
Mi ricordai di quella volta che venne a Natale a casa mia a mangiare, quando andammo al festival di Leeds accompagnati da Louis ,Alex e Niall l’anno scorso, quando andammo a Bath io e lui insieme con il treno, quando visitammo Londra con la scuola, quando venne in Italia e lo feci conoscere ai miei parenti, quella volta in cui sua madre mi invitò a Pasqua e non la finivamo più di chiacchierare,il nostro primo giorno di scuola di quest’anno, i vari concorsi d’arte a cui avevamo preso parte insieme, le varie  feste e serate insieme. C’erano anche foto fatte, così alla cazzo,ma dolci uguali.
Ero così tanto presa da quelle foto che non mi accorsi che Michael era sulla soglia della porta di camera sua con un asciugamano stretto in vita che mi stava osservando sorridendo da non so quanto tempo.
Rimasi ad osservare quell’accenno di tartaruga sul petto perfetta fino più in giù e arrossii. Dovevo ancora rendermi conto che io e lui il pomeriggio prima avevamo fatto l’amore,e che tutti e due avevamo abbandonato la nostra verginità per sempre.
“Buongiorno amore!” mi disse,rivolgendomi un sorriso  per il quale mi sciolsi.
“Buongiorno!” gli risposi.
Si sedette accanto a me e mi baciò. Sentii le farfalle nello stomaco. Lo abbracciai e lui mi strinse più forte e rimanemmo così per un po’ di tempo,corpo contro corpo,come se volessimo che i nostri cuori si incontrassero un’altra volta, a sussurrarci dolci parole nell’orecchio,  finchè  l’atmosfera non fu interrotta dal mio telefono che cominciò a squillare.
Era Louis,mio fratello.
“ Ma dove cazzo sei andata a finire Cat? Eh?!? Sono incazzato e la mamma era preoccupata,ho provato a chiamarti altre 4 volte ma non mi hai mai risposto. E come mai non sei neanche a scuola??” era alquanto incazzato e dal tono di voce si capiva che non era riuscito a chiudere occhio dalla preoccupazione.
“ Tranquillo Boo,sto bene. Sono rimasta a dormire da Michael e sono troppo stanca per andare a scuola oggi. Fra mezz’ora torno a casa,ok? “ gli risposi.
“ Ook. A dopo allora sorellina.”
Andai in doccia e dopodichè Michael mi accompagnò a casa,dove c’era Louis che mi aspettava spaventato e un po’ scocciato. Buongiorno dolcezze :) mi chiamo Francesca e vi ringrazio che siate arrivate fino qua a leggere,significa che avete letto il mio primo capitolo <3 Beh,che dire,sono molto affezionata a questa storia ed è da un po' che mi gira in mente,così oggi pomeriggio ho cominciato a scrivere,e non vedo l'ora di leggere le vostre recensioni! Come avete visto all'inizio c'era una parte tra virgolette,infatti ho usato la tecnica del 'narratore esterno'. Questa fanfiction per me è un campo di prova ( diciamo così ;) ), infatti mi piacerebbe usare sia la tecnica del 'narratore esterno' che quella del 'io narratore' attraverso i vari personaggi,per darvi una visione sia oggettiva che soggettiva di ciò che accade. Cercherò anche di usare come titoli dei vari capitoli i nomi di alcune canzoni inerenti a ciò che accade nel capitolo. Detto questo,dedico questo capitolo a Michele,che me ne ha fatte passare di tutti i colori quando stavamo insieme,ma non nego che furono i mesi più belli di sempre :) Concludo il papiro ringraziandovi mille volte mille se lasciaste una recensione .<3 Un bacio e al prossimo capitolo :) F.xx