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Autore: Karrina    09/08/2008    4 recensioni
Festeggiamenti per la vittoria della guerra spingono anche le persone più controllate ad alzare il gomito. Se la persona interessata è il Golden Boy, finendo nella stanza sbagliata del Paiolo Magico, ci si potrebbe "approfittare" dell'ignara vittima addormentata. Lucius/Harry
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Potter, Lucius Malfoy
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: I personaggi, appartenenti alla J. K. Rowling, sono tutti maggiorenni. Essendo uno YAOI potete trovare relazione sentimentale o fisica BoyxBoy se vi risulta offensivo siete pregati di non leggere il seguito. Non è scritta a scopo di lucro.

NdA: Mi sono presa una licenza rispetto ai libri, Lucius è libero e non ad Ackzaban. Probabilmente si è schiarato dalla parte dei buoni all'ultimo. Ma è un fatto marginale. Era solo una precisazione. Buona lettura


IN VINO VERITAS

La coppia barcollò sbattendo di fianco contro il muro, un eccesso di risatine partirono dal moro dagli occhi verdi appeggiato di traverso sulla ragazza sbuffante.
Hermione: Prima Ron e ora tu, Vabbhè che abbiamo vinto la guerra ma ridursi in questo stato....
Harry: Nooon è stata colpa mia....erano quelli che continuavano a riempirmi il bicchiere....Herm...
Hermione: Cosa c'è Harry?
Harry: Lo sai che ti voglio tanto bene? Ma tanto tanto tanto? Ti amo. AMO TUTTI!
Hermione: Shhhhh, dico ma sei impazzito? è praticamente l'alba! Adesso non metterti a piangere....ok, ok, anch'io ti voglio bene! Adesso mi dici qual'è la tua stanza, abbiamo fatto avanti e indietro il corridoio tre volte, ti è venuto in mente?
Harry: Zsi! E' questa!
Indicò la porta a cui era appoggiato.
Hermione: Ne sei sicuro, Harry?
Harry: Zsi...vedi si apre!
In effetti la porta era aperta. Hermione era stanca, voleva solo andarsene a dormire. Lo abbandonò al suo destino.
Hermione: Va bene, buonanotte, vado a dormire per una settimana intera!

Harry agitò la mano in segno di saluto e poi ridacchiando entrò nella stanza.
Decisamente aveva bevuto tanto si disse togliendosi con difficoltà la prima scarpa. Barcollò pericolosamente scatenando un altro eccesso di risatine. Studiando con concentrazione propria degli ubriachi il laccio della scarpa si tolse anche l'altra. e poi lanciò i calzini contro la porta.
Solo allora notò che nel letto c'era qualcuno.
Ancora con i pantaloni addosso l'uomo stava straiato sulla schiena un braccio ripiegato sotto la testa e l'altro ad accarezzare lo stomaco piatto.
Harry lo conosceva. Sapeva di conoscerlo. Com'è che si chiamava?
Salì gattonando sul letto, sopra l'addormentato ignaro.
Che bel viso! Inginocchiandosi allungò le mani per accarezzare quelle guance. Cercò di schiarirsi la testa ma ottenne solo di fare ondeggiare di più la sua visuale del mondo. Ha spalle muscolose e più ampie delle mie. Anche lì la pelle era morbida, sotto si sentiva la compattezza del muscolo, doveva essere forte, forse sottoponeva quei muscoli a ore di esercizio intensivo. I muscoli di Harry, invece, erano in sciopero e sentì le gambe cedergli lentamente. Finì seduto sullo stomaco dell'altro.
Scoppiò a ridacchaire ancora....decisamente aveva il sonno pesante, per non svegliarsi nemmeno con un estraneo seduto sulla pancia. Senza più freni grazie al vino bevuto si chinò fino ad avere il viso ad un soffio da quello dell'altro. Eppure io ti conosco, continuava a ripetersi.
Sei bello. Con questi lunghi capelli biondi. Sono morbidi come la tua pelle? E le tue labbra? Ho voglia di saperlo.
Harry accarezzò con le sue labbra quelle più grandi e adulte lievemente socchiuse.
Che buon odore. E' profumo? E' il tuo respiro?
Aveva chiuso gli occhi sopraffatto da tutte quelle sensazioni. Era diventato improvvisamente sensibile. Sentiva una strana eccitazione nel sangue, il cuore batteva a mille e desiderava strusciarsi contro quei muscoli.
Aprendo gli occhi si trovò a specchiarsi in due laghi color argento coronati da lunghissime ciglia. E allora un nome gli balzò in mente e fu normale conseguenza soffiarlo fuori dalle labbra. 
Harry: Lucius....
La voce resa roca e flebile da quel tumulto, dall'altro fu avvertita solo come cocktail sexy e proposta indecente.
Lucius: Che cosa fai qui, Harry?
Harry: Credo di aver sbagliato camera....
Il difetto del paiolo magico era di non avere i numeri sulle porte.
Harry: Sono morbidi come il resto?
Lucius: Che cosa?
Harry: I tuoi capelli....
Lucius appoggiò una mano sulla schiena di Harry all'altezza dei reni, e l'altra dietro sul suo collo, i visi ancora vicinissimi.
Con un colpo di addominali invertì le posizioni, finendo sopra Harry decisamente arrendevole.
I capelli biondi caddero come una cortina attorno al volto del bel moretto, i cui occhi risaltavano, splendendo come gemme, non essendo coperti dalle lenti degli occhiali, finiti chissà dove durante i festeggiamenti.
Lucius: Immergici le mani e scoprilo.
Le mani di Harry toccaono quei fili di seta dorati, rigirandoseli fra le dita. Bellissimo!
Forse fu Harry a tirare la testa di Lucius verso il basso, forse l'abbassò di sua volontà, l'unica certezza fu che le labbra più morbide che avesse mai baciato erano sulle sue. Una lingua calda e vellutata gli inumidì il labbro superiore, lambendolo dolcemente e dove passava la pelle iniziava a bruciare. Le labbra gli diventarono roventi, aprirle per far entrare un po' d'aria fresca gli venne naturale, ma non aveva considerato che quella lingua biricchina potesse infilarcisi. Come fece. Penetrò in profondità la sua bocca.
Sfidava la sua lingua a rispondere, che orgogliosa si mosse iniziando a dare battaglia in cui sarebbero uscite entrambe vincitrici.
Il bacio divenne umido e profondo, Lucius sembrava volerlo divorare. E in senso letterale! Chiuse i denti a mordere gentilmente la labbra gonfie del bel grifondoro. Poi scese dedicò tutta la sua attenzione a quella vena impazzita che batteva veloce sul collo. Nell'avvallamento della gola si soffermò ad assaporare il gusto della pelle bruna centimetro per centimetro. Succhiando.
Lucius gettò indietro i capelli allontanandosi e osservò la sua opera d'arte: le labbre gonfie, le gote accese di rossore, il fiato accelleraro e il collo costellato di tanti segni rossi. Eccitante.
Facendo scendere in una lunga carezza la mano aprì i lembi della camicia del Goldenboy.
Quand'è che me l'hai slacciata? avrebbe voluto chiedere, ma la testa bionda ridiscese senza dargliene tempo. La lingua passò sul suo capezzolo, una, due volte; lo accarezzò in modo circolare, poi le labbra e i denti aggiunsero carezza morbida e lieve dolore a quella ridda di sensazioni.
Harry sentì dei brividi squotergli la spina dorsale. Forse era anche colpa delle mani che  in quel momento gli stavano accarezzando il cavallo dei pantaloni se non ci capiva niente. Si decisamente era colpa di quelle mani se non riusciva a pensare. Erano prepotenti: rubavano tutta la sua attenzione a discapito di ogni altra cosa.
Harry gemette di piacere, diventando sempre più duro a ogni carezza. Protestò quando quelle mani si interruppero per andare a slacciargli la cintura.
Era teso. E non era l'unico. Il bacino di Lucius spingeva sulla sua gamba del ragazzo, l'erezione evidente anche con i pantaloni addosso.
Harry: ...caldo...
Lucius: allora togliamo questi vestiti!
Harry aiutò alzando il bacino, l'altro gli sfilò i pantaloni e la biancheria. Sentì l'aria accarezzargli la pelle nuda, dolce come la carezza di un amante.
Altre carezze oltre a quella dell'aria gli strapparono una serie di gemiti. Quelle mani così morbide erano avvolte attorno al suo pene e lo stavano facendo impazzire.
Lucius: Dimmi quello che vuoi.
Paralare? Non credeva di riuscire a fare nient'altro che respirare. Giusto respirare! Respira.
Le mani si fermarono.
Harry: ...No! continua!....mi piace...
Lucius: Così? o Cosi?
Scese con le labbra sull'inguine teso, prese a tormentarlo con la lingua, facendogli inarcare la schiena.
Harry: si...questo!
Immerse le mani nel torrente d'oro chiedendo di più.
Sorridendo biricchino lo incatenò con lo sguardo prendendolo in bocca godendo del piacere dipinto sul volto dell'altro.
Sentiva ondate di piacere annebbiargli la mente più di come aveva fatto il vino. Il bacino seguiva di spontanea volontà il movimento di quella bocca divina.
Ma Lucius non gli diede la soddisfazione finale.
Strisciò su quel corpo giovane scolpito dalle partite di quiddich e dalla guerra, unendo le labbra, facendogli guatare il suo stesso sapore.
Tolti anche i suoi pantaloni le due eccitazioni si scontravano e sfegavano fra i loro corpi tesi, provocando decine di deliziosi brividi.
Lucius portò la mano al sedere del Grifondoro sentendolo irrigidire all'accenno di penetrazione da parte delle dita.
Lucius: Lasciami fare, proverai piacere...
Riprese a toccarlo intimamente e a baciarlo. I muscoli iniziarono a rilassarsi. Malfoy usò un incantesimo per lubrificare non essendo attrezzato per una situazione del genere nella camera d'albergo e iniziò a penetrarlo lentamente ma in modo costante con le dita.
La senzazione di quelle dita era fastidiosa più che dolorosa, sommersa quasi completamente dal piacere della mano sui suoi genitali e della lingua che continuava a tittillargli i capezzoli.
All'aumento di dita nel suo retto ebbe un mugolio di protesta, ma un morso sulla pelle sensibile della gola gli fece pedere di vista cosa stava succedendo al piano inferiore. Quando Lucius lo considerò pronto gli alzò i fianchi.
Lucius: Sei incredibilmente sexy così aperto...
Appoggiò la punta del suo pene sul buchino vergine e spinse in modo deciso.
Harry inspirò per poi urlare a quella scomoda intrusione. Si sentiva posseduto, riempito, ma cazzo se faceva male.
Malfoy gli tenne fermi i fianchi impedendo di sottrarsi e spinse ancora fino ad averlo tutto dentro.
Lucius: Rilassati, Harry.
Gli massaggiò i glutei e gli addominali contratti sfiorando distrattamente l'erezione del ragazzo.
Con gli occhi umidi Harry si costrinse di respirare e sentì la tensione muscolare attorno a quell'intruso allentarsi. Lo avvertì anche Lucius che prese a uscire lentamente per poi riaffondargli nei fianchi di botto. Lentamente iniziava a sfilarlo e poi riaffondava con forza gemendo. Piccole gocce di sudore erano intrappolati fra i peletti biondi della fronte. Harry si concentrò su quelli per non urlare. Al terzo affondo però sentì una scossa percorrerlo tutto e questa volta urlò per il piacere.
Un ghigno soddisfatto si disegnò sul volto di Malfoy, lo ricolpì perfettamente nello stesso punto, scatenando la stessa reazione. Harry gettò indietro la testa facendo fatica a deglutire. I fianchi di Malfoy iniziarono ad andare avanti e idietro velocemente, Harry non la smetteva più di gemere, stava per scoppiare. Malfoy aveva trovato il punto per dargli piacere e continuò a stimolarlo sempre più forte, sempre più in fretta.
Infatti non resse a quelle stimolazioni e artigliando la schiena nivea venne in un getto di seme caldo. La coscienza completamente persa nella dimensione dell'estasi avvertì solo un calore innaturale dentro di se quando l'altro dopo aver perso ogni controllo si era lasciato andare dentro di lui.

Lucius steso sul suo petto continuò a coccolarlo e ad accarezzarlo fino a che entrambi non cedettero alla stanchezza addormentandosi l'uno fra le braccia dell'altro.

Parecchie ore dopo, Hermione armata di tazza e bricco di caffè aprì la porta della camera, risbattendola subito avendo visto la schiena (nuda) e lunghi capelli biondi di un uomo. Sicuramente non Harry. Però la porta del corridoio era giusta che avesse sbagliato piano? No ne era sicura. E allora chi era nel letto di Harry?
Riaprì la porta e si fece forza guardando verso il letto. Il bricco del caffè le scivolò fra le dita andando a schiantarsi per terra mentre il suo urlo andava a svegliare qualunque cosa viva e non, nel raggio di trenta miglia.

EPILOGO
Con pozioni tranquillanti e qualche incantesimo Confundus Hermione venne portata al San Mungo per farsi curare allucinazioni da sbronza magica, e un mese dopo il tic all'occhio che le veniva vedendo Lucius Malfoy era quasi impercettibile. Risultato magnifico!
Per qunto riguarda i due diretti interessati dopo quello che è successo all'unica persona venuta a conoscenza della loro relazione, decisero di mantenere il segreto. Per il bene della sanità mentale pubblica! Ovvio!
Ciò non ha impedito loro di darci dentro come ricci! Anzi! Essendo entrambi schifosamente ricchi e non avendo più nessuna guarra da combattere, passano tutto il tempo a letto nella occupazione più gratificante: il sesso!

  
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