10/06/2014
2 recensioniNote: Gli Xandria ispirano un casino. Punto. Nient'altro da aggiungere, solo leggete la noticina post-lettura alla fine, please!
Tell the wind I will survive
-Non può dire una cosa del genere, Decimo!- Hayato Gokudera sbatté con forza le mani sul tavolo, alzandosi di scatto dalla sedia e fissando preoccupato il suo boss.
-Ha ragione, Tsuna!- si unì al rimprovero Yamamoto –Non puoi andare da solo all’incontro con Byakuran! Ti ucciderà, sicuro come la morte!-
Tsunayoshi non parlò. Tenne gli occhi chiusi tutto il tempo, aspettando che i suoi due guardiani si calmassero.
-Boss… - mormorò Chrome.
-Sawada… - sussurrò Ryohei.
-Tsuna… - piagnucolò Lambo.
Il Decimo aprì gli occhi osservando I suoi guardiani uno a uno.
Il suo sguardo si fermò sulla sua Nuvola, appoggiato allo stipite della porta in disparte come sempre. Hibari ricambiò lo sguardo.
-Tornerò. State tranquilli- proferì rassicurante, per poi alzarsi e andarsene.
Si avvicinò a Hibari e sussurrò un semplice:
-Addio-
Kyoya non rispose. Ma sapeva che non sarebbe tornato.
-Come puoi dire una cosa del genere, Primo!- sbraitò G.
-Ha ragione! Riccardo ti ucciderà- aggiunse Asari.
Giotto non parlò. Attese che i due guardiani si calmassero con gli occhi chiusi, la testa piena di altri pensieri.
-Primo… - il piagnucolio di Lampo gli fece spalancare gli occhi.
Giotto gli sorrise. Sorrise anche a Knuckle, Asari e G. Anche ad Alaude, appoggiato allo stipite della porta.
Si alzò e si diresse verso la porta.
Quando fu vicino ad Alaude, sussurrò un lieve:
-Au revoir-
che, per chi non conoscesse la Nuvola, fu bellamente ignorato.
-Non preoccupatevi: tornerò- pronunciò con un sorriso rassicurante, prima di uscire dalla sala.
Alaude non aveva risposto perché sapeva che non sarebbe tornato.
-Ha ragione! Riccardo ti ucciderà- aggiunse Asari.
Giotto non parlò. Attese che i due guardiani si calmassero con gli occhi chiusi, la testa piena di altri pensieri.
-Primo… - il piagnucolio di Lampo gli fece spalancare gli occhi.
Giotto gli sorrise. Sorrise anche a Knuckle, Asari e G. Anche ad Alaude, appoggiato allo stipite della porta.
Si alzò e si diresse verso la porta.
Quando fu vicino ad Alaude, sussurrò un lieve:
-Au revoir-
che, per chi non conoscesse la Nuvola, fu bellamente ignorato.
-Non preoccupatevi: tornerò- pronunciò con un sorriso rassicurante, prima di uscire dalla sala.
Alaude non aveva risposto perché sapeva che non sarebbe tornato.
L’incontro era iniziato da ormai tre ore e ancora nessuno si faceva vivo.
Gokudera e Yamamoto –anche contro la volontà di Tsuna- si trovavano fuori dalla sala, schiena contro schiena e nervi a fior di pelle, pronti a intervenire per difendere il loro boss.
Quando le porte dalla stanza di aprirono, i due scattarono quasi sull’attenti per poi rilassarsi quando videro il Decimo dei Vongola sano e salvo.
La loro felicità, tuttavia, durò poco.
BANG!
Uno sparo lacerò l’aria, facendo sobbalzare tutti i presenti.
-Decimo!-
-Tsuna!-
Un proiettile l’aveva colpito. Poi un altro e un altro ancora.
Tsunayoshi Sawada cadde a terra, privo di vita, pochi istanti dopo.
La disfatta dei Vongola era iniziata.
Giotto era entrato nella villa di Riccardo da circa due ore.
Asari e G. –che l’avevano seguito- stavano camminando davanti all’ingresso come due militari, la pazienza ormai al limite.
Il portone si spalancò e la Tempesta e la Pioggia si bloccarono sul posto. Si rilassarono solo quando videro il dolce sorriso di Giotto.
La loro felicità, tuttavia, durò poco.
BANG!
Un proiettile fendette l’aria, colpendo Giotto dritto al cuore.
-Primo!-
Ma ormai non potevano fare più nulla.
L’era di Giotto era tramontata.
Asari e G. –che l’avevano seguito- stavano camminando davanti all’ingresso come due militari, la pazienza ormai al limite.
Il portone si spalancò e la Tempesta e la Pioggia si bloccarono sul posto. Si rilassarono solo quando videro il dolce sorriso di Giotto.
La loro felicità, tuttavia, durò poco.
BANG!
Un proiettile fendette l’aria, colpendo Giotto dritto al cuore.
-Primo!-
Ma ormai non potevano fare più nulla.
L’era di Giotto era tramontata.
Hibari sedeva da solo nel centro del dojo mentre Hibird svolazzava tranquillo intorno a lui.
Erano passati pochi giorni dall’uccisione di Tsunayoshi Sawada, decimo boss dei Vongola, per mano dei Millefiore.
Alcuni decretavano già la sconfitta della potente Famiglia.
Ma la Speranza, come si suol dire, è l’ultima a morire. E Hibari Kyoya lo sapeva.
Sapeva chi portava l’ultima Speranza dei Vongola: il Bazooka dei Dieci Anni di quello stupido Bovino sarebbe stata la loro salvezza.
Alaude fissava l’immenso oceano di fronte a sé.
Era passato poco più di un mese dall’uccisione di Giotto, primo boss dei Vongola, per mano di Riccardo.
I Vongola che tutti avevano conosciuto erano morti con lui: Riccardo avrebbe portato soltanto terrore e distruzione.
Ma la Speranza non era morta con Giotto. Alaude lo sapeva.
Sapeva che tutta la speranza della Famiglia era caricata sulle fragili spalle di un bambino di cui nessuno sapeva l’esistenza, bambino che il boss aveva avuto da una donna giapponese.
Ed era lì che quella nave stava conducendo il Guardiano della Nuvola: in Giappone.
Doveva trovare a tutti i costi quel bambino e inserirlo nell’albero genealogico della famiglia.
“Ma il Giappone è grande” si disse.
Non importava: avrebbe rivoltato l’isola come un calzino, pur di trovarlo.
E avrebbe iniziato dal paese d’origine del Guardiano della Pioggia: Namimori.
Era passato poco più di un mese dall’uccisione di Giotto, primo boss dei Vongola, per mano di Riccardo.
I Vongola che tutti avevano conosciuto erano morti con lui: Riccardo avrebbe portato soltanto terrore e distruzione.
Ma la Speranza non era morta con Giotto. Alaude lo sapeva.
Sapeva che tutta la speranza della Famiglia era caricata sulle fragili spalle di un bambino di cui nessuno sapeva l’esistenza, bambino che il boss aveva avuto da una donna giapponese.
Ed era lì che quella nave stava conducendo il Guardiano della Nuvola: in Giappone.
Doveva trovare a tutti i costi quel bambino e inserirlo nell’albero genealogico della famiglia.
“Ma il Giappone è grande” si disse.
Non importava: avrebbe rivoltato l’isola come un calzino, pur di trovarlo.
E avrebbe iniziato dal paese d’origine del Guardiano della Pioggia: Namimori.
Noticina post-lettura: Ho pensato che, visto che Hibachin *evita tonfa volante* sapeva tutto il piano di Tsuna TYL, anche Alaude magari sapeva qualcosa che nessun altro sapeva. Boh, non so spiegarlo in modo più semplice di così ^^"
Maki: Tell the wind... I'll survive... just to feel you again...
Tsuna: Cosa sta cantando?
Giotto: Non lo so, ma almeno è intonata ^^
Maki:I will fight 'till the end... to lay my promised love... Forever in your hands... !
G: Aspettate, ma non è il titolo di questa cosa?
Gokudera: Eh già. La canzone si chiama... *sfoglia lista di titoli*
Maki: A thousand Letters degli Xandria. u.u
Gokudera: E non ha niente a che vedere con la fic u.u *sistema gli occhiali* Oh, sei tornata in vita?
Maki: -____- Grazie, Gokkun. E' sempre un piacere vedere quanto affetto dimostri nei miei confronti...
Gokudera: Tch!
Maki: Oh, giusto! *prende la rincorsa* Tsuna! Giotto! Perdonatemi, non volevo farvi tutto questo! *salta addosso ai due boss* Vi prego, perdonatemi! TT^TT *piange disperata*
G.: Sta allagando lo studio...
Gokudera: Me ne sono accorto *investito in pieno dal fiume di lacrime*
Tsuna: *pat-pat sulla testolina della Maki* Su, su... va tutto bene...
Giotto: *coccola* Dai, basta piangere...
Maki: UUEEEEEEE! *continua a piangere*
G.: -.-"
Gokudera: Sa', chiudiamo noi, altrimenti qui non finiamo più. *si schiarisce la voce* Arrivederci alla prossima. Lasciate un commento e rendereste quella sottospecie di autrice *indica una Maki piangente* felicissima u.u
G.: Evitate di recensire, altrimenti si monta la testa u.u
Maki: *tra i singhiozzi* Vi ho sentiti! Sappiate che mi vendicherò! ç_ç E attendete il capitolo 3 di Death has got Green Eyes!