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Autore: lunette864    10/06/2014    0 recensioni
Sembriamo tutti molti sicuri di noi e non dobbiamo mai mostrarci insicuri, la società di oggi ci schiaccerebbe. Ma una persona sociofobica, per come corrono i tempi, come si sente realmente?
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono di nuovo chiusa in casa, guardo fuori dalla finestra e scruto gli altri ragazzi che camminano in gruppo trionfanti, felici di essere un gruppo unito e di essere tutti insieme. Io, invece, passo il tempo a nascondermi, guardare negli occhi la gente mi terrorizza. La mia migliore amica invece cammina sempre a testa alta ed è felice quando è al centro dell'attenzione. Sarà per questo che mi porta sempre insieme a lei, io passo per la ragazza fantasma, che nessuno calcolerebbe mai, mentre lei è la regina della scena. Lo sa quanto ci soffro, ma a lei non importa, non capisce. Nessuno capisce. Tutti si limitano a dire “Apriti! Sii te stessa, non essere timida!”, ma la mia non è una semplice timidezza. Con le persone con cui ho confidenza, come la mia famiglia, alcune mie compagne di classe, sono diversa: rido e scherzo come un comune ragazzo della mia età, anzi molto spesso sono io che metto allegria nel mio gruppo. Ma non appena si avvicina uno sconosciuto cambio, tremo, comincio a sudare, il mio respiro diventa più affannoso, il mio viso comincia ad arrossirsi, gli occhi diventano lucidi e mi stringo le braccia, come per difendermi e nascondermi dal mio “nemico”, non voglio avere a che fare con nessuno, a parte che con loro. Per anni mi hanno presa in giro, ero la stupida che non reagiva, che si teneva tutto dentro. E dire, che io sono una ragazza molto irascibile e impulsiva, che se deve dire una cosa la dice senza tanti complimenti. Eppure con loro ero terrorizzata, con tutti lo ero...e quando mi dicevano qualcosa, qualunque cosa, sia bella che brutta, io non avevo il coraggio di rispondere, mi limitavo a fare dei cenni con la testa e a rispondere a monosillabi. Mi hanno sempre preso per una stupida con degli handicap, una di quelle che può essere presa per il culo senza problemi. Ma non è così, se avessi il coraggio vi manderei tutti a fare in culo, se riuscissi a mostrare chi sono realmente non avreste minimamente il coraggio di prendermi in giro davanti come se niente fosse. Ma non è così, sono qui a fissare quei ragazzi, un po' invidiosa, perché loro sanno interagire con chiunque senza porsi problemi, perché fanno stronzate su cui ridere sopra senza vergognarsi, che cantano e ballano fregandosene del giudizio altrui, che si vestono come vogliono e che se vengono guardate si sentono ancora meglio del solito. Io mi metterei il burka per non farmi vedere in faccia, ma poi in effetti mi osserverebbero perché sarei diversa. In effetti lo sono, non sono come tutte quelle troiette che si scoprono anche a dieci gradi sotto zero, che fanno di tutto per essere al centro dell'attenzione, che la danno a cani e porci e che fumano canne, sigarette, si fanno spinelli e talvolta si tagliano per sentirsi fighe e importanti. Io mi copro il più possibile, estate compresa, al mare vado dove c'è meno gente, non ho nemmeno mai dato il primo bacio e che la cosa più trasgressiva che ho fatto è stata bere spumante a capodanno. Loro andrebbero in disco tutti i giorni, io preferisco stare in casa con una mega felpa, un caffè e un libro da divorare, oppure un videogioco con cui passare tutto il pomeriggio. Sono le uniche cose che mi fanno realmente sorridere. So, però, che in fondo al cuore non è così, che non mi basta solo quello. So che vorrei essere come tutti gli altri, che hanno amici a non finire, un ragazzo da amare e ottimi voti a scuola, vorrei solo questo in più dalla mia vita. Invece sono ridotta così, a nascondermi per ogni minima cosa, che ha paura di dire anche un buonasera in un supermercato, che respinge qualunque ragazzo cerchi di corteggiarla per paura dei suoi scopi reali, che fa una fatica del diavolo per avere degli amici veri e che viene giudicata come la povera stupida dagli altri coetanei. Ma arriverà quel giorno, sì, arriverà. Il giorno in cui tutto cambierà e io sarò veramente felice, in cui tutte le persone che mi hanno odiato e preso in giro avranno quello che si meriteranno e io realizzerò tutti i miei sogni e finalmente tornerò nuovamente a sorridere. Poi torno nuovamente a guardare fuori e rendermi conto che io ho molto, ma che è diverso da quello che hanno gli altri: so apprezzare anche le piccole cose, molti preferiscono ignorare la famiglia e avere più amici possibili. Per molti la famiglia serve solo quando servono soldi o quando, per mostrare al mondo che in effetti loro amano la propria famiglia, pubblicano le foto con loro su Facebook. Ricomincio a riflettere: fra poco questi pensieri ottimisti spariranno e io sarò nuovamente triste. Essere sociofobici è una delle cose peggiori del mondo e io, inoltre, sono anche lunatica. Non mi perdonerò mai per questo.
 
   
 
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