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Autore: ScottLynch    10/06/2014    1 recensioni
Il Ragnarok è un'organizzazione terrestre fondata su un patto tra gli uomini e le entità del cielo. Gli angeli si impegnano a limitare le uscite dei demoni sulla terra e nel caso un demone dovesse sfuggire gli uomini dovevano eliminarlo. Dall'altro lato gli uomini devono concedere preghiere agli angeli per dargli la forza per continuare. Tyler è un ragazzo che all'apparenza sembrerebbe un metallaro cieco, ma andando oltre le apparenze si scopre che è forse il più formidabile agente che il Ragnarok possieda, infatti il minimo contatto con le sue mani può strappare di dosso l'anima. Ma un'oscuro passato che neanche lui sa di avere.
QUESTA FANFIC E' FRUTTO DI UNO STUDIO SULLA MITOLOGIA E SUL FOLKLORE MONDIALE, QUINDI E' POSSIBILE CHE IL CONTENUTO POSSA URTARE LA FEDE DI QUALCUNO.
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se siete arrabbiati, contate fino a quattro. Se siete molto arrabbiati, bestemmiate. - Mark Twain

Si sa che Dio creò la terrà in 7 giorni, e si conosce altrettanto che in quei 7 giorni l'ultimo lo usò per riposarsi. Sbagliato. Il settimo giorno Dio combattè con il suo opposto, usando una spada tagliò di netto gli occhi alla creatura nota come "Nulla" rendendola cieca e spaccando un frammento della spada che finì sulla terra incastonandosi in una roccia (Excalibur), usando questo vantaggio l'Onnipotente scagliò nel centro della terra l'Essenza del Vuoto e la intrappolò lì sigillandola, e facendo costudire l'entrata a 2 serafini. Ma qualcosa andò storto...
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-Tu mi stai dicendo che dovrei affidare il contratto d'omicidio di un Ghoul ad un ragazzino cieco ?- Esclamò Jason in preda alla rabbia e alla frustrazione derivata dal fatto di sentirsi onestamente preso per il culo. -Fidati, quel ragazzo... è speciale.- Asserì Bonny, voltandosi a guardare Tyler dalla vetrata d'ufficio, il ragazzo stava insegnando al suo corvo a 3 zampe come rubare lattine di birra dall'armadietto di Henk. Con scarso successo dovuto al fatto che la lattina pesava molto più di quanto il piccione fosse in grado di alzare. -E SENTIAMO !  Cosa avrebbe di speciale ?- domandò Jason sempre più irritato. -Vedi quei guanti sulle sue mani ?- indicò Bonny, gli occhi di Jason volarono verso le mani del ragazzo, che notò avere due spessi guanti di pelle nera con appesi delle catene che si arrampicavano strette intorno al braccia per finire in 2 grossi lucchetti appesi sulla parte schiena-spalla, impedendogli di togliere i guanti senza una chiave. Incuriosito Jason squadrò da capo a piedi il ragazzo. Tyler aveva dei lunghi capelli neri che gli scendevano fin sulla schiena, probabilmente lo faceva per nascondere i lucchetti, teneva costantemente degli occhiali da sole per celare la sua cecità, nonostante fosse cieco però riusciva a muoversi tranquillamente intorno a se, le labbra erano sottili e molto pallide, pallide al punto tale che si confondevano con la pelle chiara del ragazzo. Come vestiario indossava sempre, persino quando dorme, una t-shirt con il logo dei System Of A Down, la sua band preferita, la quale veniva coperta ogni tanto da una giacca rossa. Per gli arti inferiori prediligeva un paio di jeans e delle sneakers bianche e nere. La testa di Tyler si voltò verso Jason. Sembrava che lo fissasse, sentiva il pesante sguardo del ragazzo sulla sua schiena, quel tipo di sguardo che ti scava dentro e tira fuori la tua parte più marcia e vergognosa costringendoti ad affrontarla. Ma poi gli occhiali da sole gli caddero e notò che stava semplicemente dormendo. Senza volerlo tirò un sospiro di sollievo. -Senza quei guanti anche un solo tocco con lui, ti strapperebbe brutalmente l'anima di dosso. Una fine orribile e disumana.- specifiò Bonny, riportando l'attenzione di Jason sul contratto. Il contratto era una sorta di accordo tra il mondo degli umani e quello dei cieli. Le entità dei cieli si impegnavano a tenere a bada gli spiriti demoniaci, tipo : demoni, ghoul, vampiri, licantropi, blemme, arpie, kappa, oni ecc. che se nello sfortunato caso sfuggivano agli angeli e arrivavano sulla terra il problema diventava automaticamente degli umani, ma gli angeli si impegnavano a dare gli "attrezzi da lavoro" ai terresti, in particolar modo alla Ragnarok l'agenzia che si occupava principalmente di queste operazioni, in modo che rispedissero i demoni da dove sono venuti. -O...Okay, il contratto è suo.- asserì Jason ancora turbato dallo sguardo di Tyler. Bonny salutò il capo e se ne uscì da quell'ufficio nel quale l'aria aveva un'intenso aroma di caffè data l'incredibile quantità che il capo della  Ragnarok beveva per placare lo stress. -Alza il culo e prendi : un fucile da precisione e un spada lunga.- ordinò Bonny al suo protetto, Tyler si alzò ancora intorpidito dal brusco risveglio e raccolse da terra gli occhiali per rimetterseli sul naso -Si va a caccia ?- chiese con l'entusiasmo di un bambino alla vigilia di natale, Bonny si voltò a guardarlo -Si, l'obbiettivo è un Ghoul.- rispose Bonny sorridendo lievemente, e Tyler ricambiò mostrando un sorriso a sua volta. L'armadietto di Tyler era infondo allo spogliatoio, il ragazzo era alla ricerca della sua spada e della collana portafortuna, quando sentì un violento pugno in testa e una leggera fragranza femminile. -PERCHE' STAI FRUGANDO NEL MIO ARMADIETTO ?!- strillò la voce, Tyler si voltò e notò con piacere che si trattava di Maria. Maria era una ragazza della sua stessa età, aveva delle capacità atletiche straordinarie ed un'intelligenza fuori dal comune, e come se non bastasse era la figlia di Jason, il presidente della Ragnarok. -Questo non è il tuo armadietto !- si difese Tyler, Maria indicò il foglio attaccato alla porta dell'armadietto che recava la scritta "Armadietto di Maria" -Mi era sembrato strano trovare degli assorbenti nel mio armadietto...- prima che potesse finire si ritrovò un calcione dritto in faccia che lo fece rotolare fino al SUO armadietto -Se ti ritrovo a frugare nel mio armadietto ti ficcherò 5 proiettili in testa.- minacciò Maria, -Lo sai che i proiettili non hanno effetto su di me.- disse Tyler rialzandosi e aprendo il suo armadietto -Allora te ne ficcherò 10.- propose Maria sorridendo. Tyler aprì l'armadietto e ne tirò fuori sia la spada che la collana, la quale se la appese subito al collo. -Se indossi quella collana vuol dire che devi andare in missione.- notò Maria. -Già. Un Ghoul.- la informò Tyler. -Allora vengo anche io.- decise Maria. -Cosa ?! Ci sono deciene di documenti e scartoffie burocratiche da compilare e decidere! Non puoi decidere tu se venire o no !- Ma poteva ed era veramente fastidioso. 

La stanza dei Henk era un'immensa stanza al piano 5 della agenzia, un'incredibile ammasso di fili e pezzi di computer in cui solo lui poteva muoversi o capirci qualcosa. Ma bisogna passarci per forza perché  è solo da lì che si raggiunge il San Cristoforo. Il San Cristoforo è molto simile ad una tomba bianca con tanti fili avvinghiati intorno ad essa, questa macchina divedeva molecola per molecola ogni parte del tuo corpo e ti ricomponeva ovunque Henk volesse. Le prime volte che la si usò Henk si proponeva come cavia vivente, e ne pagò le conseguenze perdendo per sempre le gambe che furono dislocate chissà dove. Ma ora la macchina funziona alla perfezione e Henk si abituò a usare le gambe robotiche che ogni tanto facevano le bizze. Henk è noto come "Nerd dell'agenzia", è una vera e proprio enciclopedia vivente, aveva un'eta che si aggirava intorno ai 40 anni e ma non si notavano mai i corti capelli bianchi a causa dell'oscurità della stanza di Henk. -Hey ragazzi !- salutò il nerd vedendo il ragazzo entrare nella stanza insieme a Bonny e a Maria. -Henk, prepara il San Cristoforo verso Londra.- ordinò Bonny, -.... Buongiorno anche a te Bonny, son felice che ti preoccupi della mia salute.- disse con sarcasmo il nerd, ricevendo un'affettuoso abbraccio da parte di Bonny -Lo sai che per me sei come un padre.- disse Bonny stringendo il vecchio cyborg che ricambiò l'abbraccio. Finito quel breve attimo di tenerezza, i 4 si diressero a fatica verso il San Cristoforo. Bonny aprì la porta della macchina e vi si distese all'interno poi Henk la richiuse sigillandola e spostandosi alla ricerca del proprio laptop, dopo una ricerca tra ammassi infiniti di fili tirò fuori un sottile computer portatile grigio nel quale digitò un paio di coordinate scritte su un post-it stropicciato. Un'incredibile flusso di energia pervase la macchina che iniziò a vibrare, all'interno del San Cristoforo si stava rompendo una delle leggi della fisica. Il processi continuò finché tutti e tre i membri del Ragnarok non furono sani e salvi a Londra. Il trio si trovava in un vicolo sporco e lurido di Londra, nell'aria si respirava un chiarissimo odore di alcool un chiaro segno che la notte precedente c'era stata una festa, ma ora nessuno era sveglio in quanto erano più o meno le 6 del mattino e il sole era appena sbucato dall'orizzonte. -Ottimo.- disse Bonny -Ora troviamo questo ghoul e finamo la missione il prima possibile.- continuò estraendo dalla tasca un rilevatore di anomalie, che scansionava una zona di 20 km in 5 secondi alla ricerca di una fonte di energia "sconosciuta" agli uomini. -Ghoul. I ghoul sono demoni delle credenze islamiche, si nutrono dei cadaveri e amano portare catastrofi ovunque possano.- informò Henk tramite auricolare -Sbrigatevi, prima che causi un terromoto o un tornado.- Bonny guardò il cellulare per poi incamminarsi uscendo dal vicolo seguita dai 2 giovani, Bonny camminava senza neanche guardare davanti a se ma facendosi semplicemente guidare dal cellulare, per sua fortuna non c'era praticamente nessuno sul marciapiede, fino a quando all'improvviso non si fermò facendo sbattere i due giovani sul suo sedere, alzò la testa e si voltò a sinistra, verso il Tamigi, attraversò la strada e raggiunse il bordo.  -E' laggiù.- asserì Bonny guardando i due come se aspettasse che uno di loro si togliesse i vestiti e si lanciasse nelle fredde acque mattutine del fiume. I due si guardarono a vicenda, e sorrisero a vicenda imbarazzati. -Prima le signore...- disse Tyler. Maria alzò un sopracciglio -Bel tentativo ma ora nuota.- gli rispose. -Io ?! IO DETESTO L'ACQUA ! MI FA ARRUGGINIRE LE CATENE !- disse di nuovo Tyler non trovando una scusa migliore. -Non mi interessa chi di voi due, ma qualcuno si lanci e tiri fuori quel dannato demone da laggiù !- ordinò Bonny. Tyler sfoderò il fucile da precisione lo puntò contro Bonny e sparò. Il tutto in meno di 5 secondi. Il proiettile vibrò e si spinse fuori dalla canna con molta energia sibilando appena a 2 centimetri dall'orecchio di Bonny e raggiungendo dritto in mezzo agli occhi il Ghoul, che aveva usato il tempo nel quale il trio stava litigando per risalire il muro del fiume e tentare un'attacco. Bonny si voltò appena in tempo per prendere il corpo del Ghoul prima che ricadesse nel fiume. Bonny rivolse uno sguardo che urlava "TI AMMAZZO SE LO RIFAI!". Il Ghoul sembrava un'essere umano dalla pelle rossa e senza capelli, aveva dei vitrei occhi bianchi simili a quelli di Tyler. La pelle del volto era molto rugosa e invece il resto del corpo era magrissimo, talmente secco che si riuscivano a intravedere le ossa. Bonny gettò il cadavere del ghoul tra i piedi di Maria e Tyler. -Ottimo. Possiamo considerare la missione completata.- disse Bonny rasserenata, senza accorgersi che il cadavere del ghoul sparì. -Teletrasporto.- Intui tristemente Maria. Un'urlo disumano si sentì alle spalle di Tyler. Tutti si voltarono e videro il ghoul urlare disperato sul tetto di una casa lì vicino, con un buco che gli attraversava la testa. -ANDIAMO !- ordinò Bonny. In pochi secondi Tyler, Maria e Bonny iniziarono a correre verso il ghoul, Maria mentre correva tirò fuori un mitra ad una mano cominciando a trivellare di proiettili in direzione del mostro, Bonny scomparì dal campo visivo di Maria e Tyler, quest'ultimo mise la mano nella tasca della sua giacca tirando fuori uno strano apparecchio quadrato simile ad un cellulare, poi lo alzò e premette il tasto centrale, avviando un programma che localizzò il ghoul e lo "agganciò". L'apparecchio era chiamato Tell (in onore di Guglielmo Tell, il famoso arciere) qualsiasi cosa veniva agganciata con il Tell non sfuggiva più all'apparecchio che segnalava automaticamente la posizione dell'oggetto agganciato. Tyler saltò sul cancello all'entrata della casa prendendo la spinta per spiccare un salto dritto verso il tetto davanti agli occhi sbalorditi di Maria, mentre si trovava a mezz'aria aprofitto per sfoderare la Altachiara, la leggendaria spada appartenuta a Carlo Magno, oltre ad essere una spada formidabile riusciva anche a tagliare ogni materiale conosciuto dall'uomo. Si presentava come una spada medievale dall'elsa ricamata in oro bianco. Tyler raggiunse il tetto e si lanciò all'attacco con un fendente inverso, ovvero un taglio che parte dal basso verso l'alto cercando di tagliare in due il ghoul, il quale si teletrasportò appena prima di far conoscenza con la leggendaria spada, il ghoul riapparì esattamente alle spalle di Tyler pronto a morderlo per staccargli di dosso la linfa vitale e trasformarlo istantenamente in un cadavere, ma Tyler non aveva fatto il fendente inverso con l'obbiettivo di colpire il ghoul ma bensì semplicente per prendere ancora più forza, infatti usò il colpo andato a vuoto per caricarlo con ancora più forza e voltarsi, ma il ghoul non era nella posizione perfetta per farsi tagliare, infatti si trovava più a sinistra di quanto si aspettase. Il taglio però staccò il braccio sinistro al ghoul come burro. L'arto del demone cadde a terra e non ci vollero più di 4 secondi prima che si seccasse e si polverizzò da solo. Era l'effetto Algos, un demone non poteva restare nel mondo umano per troppo tempo, disolito 24 ore, ma in quel lasso di tempo poteva creare danni tanto gravi da distruggere il pianeta. Un proiettile sparato da Maria sibilò nell'aria per infrangersi d'impatto contro il busto del ghoul attraversandogli la cassa toracica come un foglio di carta. Tyler non rimase a guardare, rialzò la spada e compì un attacco in orizzontale tagliando in due il corpo del mostro. A quel punto comparve Bonny che senza un'attimo di esitazione tirò fuori dalla tasca il Grave, l'apparecchio più potente che il Ragnarok abbia mai creato, assomigliava ad una specie di bacchetta, si puntava un'estremità verso l'obbiettivo e si urlava -VADE !- e l'obbiettivo, in questo caso il ghoul scomparve all'istante. O perlomeno questo è quello che ci si aspetta. Il ghoul non scomparve. Restò e urlo come un pazzo. Tyler seccato da quel fastidioso grido, ficcò la punta dell'Altachiara dritta in bocca al ghoul, al punto da farla passare fino ad uscire dalla nuca, ma nonostante quello il ghoul continuava indefferente a urlare come un forsennato. -Perché sta urlando ? Perché il Grave non ha funzionato ?- chiese Maria, Bonny rimase a guardare il Grave, in tanti anni di lavoro al Ragnarok quell'apparecchio non l'aveva mai tradita, riusciva a teletrasportare Minotauri, e giganti come se niente fosse, una volta fece scomparire addirittura  un intero branco di Each Usige (creature mezze uomo mezze cavallo marino del folklore irlandese) insieme a buona parte di quel mare. -N...Non lo so.- fu l'unica cosa che riuscì a dire Bonny. -Ragazze... io non esco molto ... ma ... è normale che il cielo diventi rosso ?- chiese Tyler indicando l'alto. Maria e Bonny alzarono la testa e videro che il tipico calmo cielo londinese mattutino si era trasformato in immenso mare rosso con una voragine che disegnava un pentacolo. I tuoni cominciarono a farsi sentire, la gente cominciò ad uscire, prima attirati dalle urla dei Ghoul. -I cavalieri .... I CAVALIERI DELL'APOCALISSE. - Urlò Bonny -IL GHOUL LI TA RICHIAMANDO !- Tyler tagliò di netto la testa al ghoul impedendogli di urlare, ma ormai era troppo tardi, 4 uomini a bordo di cavalli scesero dal cielo cavalcando l'aria fino a raggiungere il London Bridge. Il primo tra loro, il cavaliere bianco, il simbolo della vita, stringeva tra le mani un grande arco ricamato in oro, vestiva una lunga tunica di un bianca e dei lunghi capelli biondi, la personificazione della vita. I sui capelli volteggiavano accompagnati dalla brezza che iniziava sempre di più a intensificarsi. Il secondo cavaliere. Il cavallo rosso. Guerra. Un uomo dai lunghi capelli bianchi scendeva irruento dai cieli brandendo una spada immensa intrisa di un rosso sangue, la sua tunica era altrettanto rossa e sbrindellata come se fosse passata attraverso a mille combattimenti, la personificazione della rabbia e dell'odio. Il terzo cavaliere. Il cavallo grigio. Fame. Un uomo stavolta senza capelli, dalla pelle secca e dalla corpuratura mingherlina simile a quella del ghoul sendeva come un'ubriaco dai cieli brandendo un bastone, la sua tunica era marcia e la parte superiore era talmente malandata che si vedevano le ossa, la personificazione della fame e delle carestie. Il quarto cavaliere. Il cavallo nero. Morte. Un uomo dai lunghi capelli neri scendeva lentamente dai cieli tenendo fermamente in mano una falce, la sua tunica con cappuccio gli copriva il volto, la personificazione della fine e della morte. I 4 uomini toccarono terra e tutti insieme si misero a guardare verso il trio del Ragnarok. Bonny toccò l'auricolare e tentò di connettersi con Henk ma non c'era connessione. Erano più che fottuti. -Tyler.... vieni qua.- disse Bonny. Il ragazzo andò ma rimanendo comunque concentrato su quello che succedeva sul ponte. La donna andò alle spalle del ragazzo e inserì una chiave all'interno del lucchettò di sinistra. Tyler fu decisamente sorpreso da quello, in tutta la sua vita non aveva mai tolto i lucchetti. Il lucchetto cadde e la catena si sciolse, Tyler sfilò il guanto e guardò per la prima volta la sua mano sinistra. Un'assurdo insieme di cicatrici e tagli. Bonny ripeté la stessa azione con il lucchetto di destra. Anche quest'ultimo cadde ma la mano non presentava alcun taglio, anzi sembrava curatissima. Tyler si voltò verso Bonny tenendo le mani lontane da lei. La donna ricambiò e disse -Vai.-, Tyler non aspettava altro saltò giù dal tetto e raggiunse l'inizio del ponte. Può un ragazzino uccidere 4 angeli ?
   
 
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