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Autore: _E r i s_    10/06/2014    8 recensioni
Dall'ultimo capitolo (23): "Obito! Sei in ritardo! Lo sai da quant'è che aspetto?!"
Una voce melodiosa risuonò in un posto che Obito non seppe immediatamente descrivere, ma al suono di quella voce sentì il cuore più leggero.
"Già, sono sempre lo stesso. Scusa il ritardo...Rin"
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Kakashi Hatake, Minato Namikaze, Obito Uchiha
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Si guardò attorno.
Era un posto così malinconico.
Era da giorni li, e non se ne poteva andare.
''Sei tra la vita e la morte.''
Quelle parole risuonavano nella sua mente continuamente.
Non aveva paura di morire.
Ormai era fuori pericolo.
Ma forse per lui il vero pericolo era rimanere in vita.
Obito odiava soffrire, ma ancor di più veder soffrire i suoi amici, e non poter fare nulla.
Non sapeva cosa sarebbe successo, una volta andato via da quel posto.
Ripensava a Kakashi e Rin.
Rin non sarebbe morta, era insieme a Kakashi.
Lui glielo aveva promesso.
Non sarebbe successo nulla a Rin.
Poteva pensare solo questo.
Tutto stava prendendo una brutta piega.
Non sapeva se poteva veramente fidarsi di quello che gli aveva detto Kakashi.
Se gli avesse mentito, non avrebbe più avuto motivo vivere.
Poi si aggiunse quel ''Dio della morte'', Madara Uchiha.
Si sentiva ancor più solo  di quanto fosse.
Tornare al villaggio era la sua unica preoccupazione.
Però se fosse successo qualcosa a Kakashi, cosa sarebbe toccato a Rin?
Non poteva non pensare anche questo.
Quando finalmente potè uscire, Madara Uchiha lo intimò che sarebbe tornato.
Lui pensava che fosse uno sciocco.
Ma Madara, purtroppo, aveva ragione.
La scena che si ritrovò davanti gli fece cadere il mondo addosso.
Lui era immobile, mentre la sua amata moriva e il suo amico la uccideva.
Non era più un suo amico ormai.
Traffitta dal mille falchi  di quel traditore, la ragazza cadde a terra, seguita dall'altro, privo di sensi.
Kakashi glielo aveva promesso.
Non poteva essere vero.
Eppure non stava sognando.
L'aveva uccisa lui stesso.
Forse era meglio che moriva, quel giorno.
Sotto le macerie.
Invece il suo destino era continuare a soffrire, patire le pene dell'inferno, finchè la pace non si sarebbe acquisita.
Ma la pace è un sogno impossibile.
''Questo mondo è pieno di cose che non vanno come vorremmo. Più a lungo vivi, più ti accorgi che la realtà è fatta solo da dolore, sofferenza e vuoto. In questo mondo, ovunque ci sia una luce c'è anche un'ombra. Finché il concetto di "vincente" esisterà, ci sarà anche quello di "perdente". L'egoistico desiderio di mantenere la pace scatena le guerre. E nasce l'odio per proteggere l'amore''
Infondo, Madara aveva ragione.
L'Uchiha si avvicinò al corpo della giovane.
''Creerò un mondo di soli vincitori, senza odio e senza perdenti. Un mondo di solo amore e pace. Di cui farai parte anche tu, Rin.''
Si alzò.
Riguardò il corposenza vita.
Alzò lo sguardo alla luna rossosangue.
''Mi trovo all'inferno.''
 
  
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