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Autore: eleanor89    10/08/2008    16 recensioni
SPOILER anche nell'introduzione.
«Suigetsu.» chiamò Sasuke a bassa voce, prima di uscire dall'acqua.
«Sì?»
«Qualunque cosa dobbiate fare per essere normali, fatela. Vi voglio tutti attenti.»
Suigetsu non si scompose. «Non so di cosa tu stia parlando, Sasuke.»
«Evitate i disaccordi seri. Karin mi serve.» disse infine prima di lasciare il fiume.
Suigetsu lo seguì con lo sguardo.
“Ti serve da mordere?” pensò, troppo amareggiato egli stesso per esserne divertito. E sprofondò sott'acqua.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Karin, Suigetsu
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ripeto: Spoiler

La primissima parte non è che il capitolo preso da Kishimoto, o meglio, la parte che mi interessava.
Il resto beh... l'occhiata depressa di Suigetsu era rivolta all'ottocode si, però io da brava ragazza ho preferito immaginare fosse per Karin XD






«Andiamo! Mordimi, Sasuke! Presto!»


[...]

«... Mi hai salvato, Karin.»

«Già...»”



Mordi e fuggi.





L'ottocode era stato eliminato, con tutte le difficoltà non previste che aveva comportato.

Suigetsu fissò Karin, inaspettatamente torvo.

«Così... succhiando il tuo chakra si può guarire. Perchè non ce l'hai detto prima?» domandò seccato. Avevano rischiato di morire più di una volta e lei aveva tirato fuori la sua arma segreta solo quando Sasuke ne aveva avuto bisogno.

Karin raddrizzò gli occhiali e lo fissò a sua volta con aria truce.

«Perchè avrei dovuto? E di certo non perdo il mio prezioso chakra con te!» rispose, voltando poi il viso, decisa ad ignorarlo. «Ora vai via, non voglio sprecare fiato con.... te.» concluse con disgusto per nulla celato dallo sguardo nauseato o dalla bocca piegata all'ingiù nella solita piega supponente.

Suigetsu decise di evitare di ucciderla - per il momento - e andò a controllare Juugo, calpestando le pietre con stizza.

“Te lo dico io cosa puoi succhiare...” pensò rabbiosamente.

«Tutto bene, sì?» chiese infine al compagno, seduto a terra.

Juugo levò lo sguardo su di lui, accarezzando un coniglio selvatico con una mano.

«Si era spaventato.» spiegò.

«Ah... certo.» tentennò Suigetsu. Restò a guardare il pericoloso mukenin accarezzare l'animaletto tremante, calmandolo.

«Non sorridi.» notò infine Juugo.

«Cosa?» si stupì lui.

«Non è da te.» continuò lui imperterrito

Suigetsu cominciò a pensare che forse fosse il caso di chiamare Sasuke e vedere se riusciva a smuoverlo lui da lì. Non si fidava tanto della parte migliore di Juugo. O meglio, di quella buona. Che fosse la migliore, Suigetsu aveva i suoi dubbi.

“Ma magari Sasuke è a mordere qualcuno e non può venire...” pensò sarcastico, ghignando tra sé e sé.

«Ah ecco... anzi no. Non è quello» si corresse Juugo.

«Ok...» Suigetsu si guardò attorno. «Capito... Sasuke! Vieni quì!»



Silenzio.

Quasi Sasuke non credeva alle sue orecchie.

Nessuno strillo isterico, nessuna risatina da far saltare il sistema nervoso e nessun borbottio, botta-e-risposta tutto da parte della stessa voce.

Ogni tanto l'Uchiha si guardava con finta distrazione indietro, chiedendosi a cosa dovesse quell'inaspettata fortuna; se reagivano in quel modo ad ogni incontro coi cercoteri, era deciso: avrebbe scovato ogni singolo demone rimasto.

Era abbastanza innaturale e non riusciva a fidarsene comunque, ma preferiva non interferire tentando di godersi la pace il più possibile per riflettere. Il giorno prima non era riuscito a sfruttarla perché aspettava un'esplosione da parte dei suoi compagni di viaggio da un momento all'altro, ma stavolta ne avrebbe approfittato.

Juugo sembrava della stessa opinione e per di più al momento non aveva fastidiosi problemi di personalità avverse che lottavano tra loro nella sua testa, quindi si impegnava a non chiedere nulla a Suigetsu, che gli era parso parecchio irascibile, cosa strana da parte sua.

Non che Suigetsu non avesse "momenti no", ma erano pressoché indistinguibili da quelli di buon umore, poiché celava qualsiasi emozione dietro al suo solito sorriso. Di solito.

Ma Suigetsu non sorrideva affatto, mentre procedevano alla ricerca di un luogo in cui passare la notte. Non sorrideva e soprattutto non stuzzicava Karin come a suo solito, tanto che la ragazza, prima sospettosa, era ormai sgomenta e a disagio, non sapendo come reagire. Era talmente abituata alle sue piccole battaglie giornaliere per emergere rispetto agli altri compagni agli occhi di Sasuke che ora che aveva il via libera non sapeva accettarlo.

Così, decise di dare a Suigetsu l'opportunità di provocarla.

«C'è troppo caldo!» sbuffò, interrompendo la quiete.

Sasuke sospirò. Lo sguardo di Juugo saettò a Suigetsu invece, che, stoico, non la degnava di uno sguardo.

«C'è veramente troppo, troppo caldo!» ripeté Karin sottolineando il tutto spingendo indietro i capelli rossi.

«E allora?» fece Sasuke in tono annoiato.

Karin fu presa alla sprovvista e per un attimo ammutolì, spalancando gli occhi. Aveva fatto una figuraccia davanti a Sasuke ed era conscia del fatto che Suigetsu ancora non parlava, Juugo la fissava, e l'oggetto dei suoi desideri probabilmente la stava prendendo definitivamente per cretina.

Mortificata, gettò un'occhiataccia all'indirizzo di Suigetsu, il colpevole di tutto.

«Scommetto che tu hai acqua fresca, eh, Suigetsu? Dammela!»

Stavolta Sasuke si costrinse a contare, aspettando la fine della tanto sospirata pace. Ma non avvertì nulla e si voltò a guardare indietro. Mentre camminava Suigetsu aveva preso a frugare tra le tasche del proprio mantello e infine aveva estratto una bottiglietta, passata poi a Karin senza una parola.

Un campanello d'allarme scattò nella testa dell'Uchiha, che si fermò.

«Riposiamo.» decise, senza dare spiegazioni.

Karin mantenne la bottiglietta in mano senza azzardarsi a bere o a metterla giù, stringendo spasmodicamente il tappo con le dita e osservando, stavolta con apprensione, i movimenti del ragazzo che non le rivolgeva più la parola. Non l'aveva mai guardato a lungo e non sapeva dire se vi fosse qualcosa di diverso nel suo modo di fare.

Sasuke si inoltrò tra gli alberi in quel momento e lei come sempre decise di seguirlo, se non altro per distrarsi. Mentre camminava dietro di lui si accorse che il brusio che sentiva costantemente era il rumore di acqua che scorreva lì vicino. Si ritrovò a guardare un fiume, spaesata, mentre Sasuke entrava in acqua per pulire le proprie vesti dal sangue della battaglia; in normali condizioni lo avrebbe seguito e avrebbe accennato qualche doppiosenso ma ora era troppo sconvolta all'idea di non essersi resa conto che l'acqua era a pochi metri di distanza facendo la figura dell'idiota. Stavolta però non riuscì a dare la colpa a Suigetsu, colpita dal fatto che lui le avesse passato la propria indispensabile acqua senza una parola pur di non rivolgersi a lei.

«L'acqua è molto pulita.» constatò Juugo, comparendo alle sue spalle e passandole davanti.

«Vero.» confermò Suigetsu seguendolo.

Una sgradevole fitta allo stomaco la colpì. Karin odiava essere ignorata a quel modo e si era appena resa conto che Suigetsu riservava il trattamento del silenzio soltanto a lei.

«Ehi, tu. Riprenditi la bottiglietta.» chiamò con tono di sfida.

Suigetsu si voltò e gliela portò via con aria indifferente.

«Perchè cavolo me l'hai data se il fiume era a due passi?» chiese brusca.

«Non mi andava di fartelo notare.» rispose lui senza l'ombra di un sorriso; a Karin cominciavano a mancare quei sorrisi di scherno sempre diretti a lei.

Non erano ghigni di superiorità come quelli di Sasuke, erano di puro divertimento.

«Come sarebbe?»

«Non mi andava di parlare con te.»

Karin in quel momento capì che avrebbe preferito il silenzio a quella frase e non parlo più. Suigetsu andò a raggiungere gli altri e si tuffò, nuotando velocissimo dall'altra parte del corso d'acqua. Lei invece, non avendo combattuto, non aveva bisogno di lavare i propri abiti e si sedette sconsolatamente a riva tracciando disegni invisibili nella terra bagnata; naturalmente il suo abbattimento era visibile solo dal suo sguardo rivolto al terreno, mentre le spalle dritte e il giaccone malamente gettato a terra segnalavano la sua combattività irriducibile.

«Suigetsu.» chiamò Sasuke a bassa voce, prima di uscire dall'acqua.

«Sì?»

«Qualunque cosa dobbiate fare per essere normali, fatela. Vi voglio tutti attenti.»

Suigetsu non si scompose. «Non so di cosa tu stia parlando, Sasuke.»

«Evitate i disaccordi seri. Karin mi serve.» disse infine prima di lasciare il fiume. Suigetsu lo seguì con lo sguardo.

“Ti serve da mordere?” pensò, troppo amareggiato egli stesso per esserne divertito. E sprofondò sott'acqua.



Era notte fonda e Karin si rigirava nel proprio giaciglio senza riuscire a prendere sonno. Era ancora troppo sbalestrata dopo la dura giornata trascorsa e quell'idiota di Suigetsu aveva finito di minare la sua integrità mentale già instabile.

“E' assurdamente... assurdo che io stia a rigirarmi qui mentre tutti dormono per colpa di quel mezzopesce!” pensò furiosa. Per confermare la sua tesi volse la testa e scorse Sasuke dormire, certa che al minimo rumore avrebbe spalancato gli occhi, forse del colore della pece, più probabilmente del colore del sangue.

Occhi che lei trovava molto fighi, comunque. Ma il punto era che dormiva.

E Juugo riposava a sua volta poco più in la', seduto con la schiena poggiata contro un tronco. Karin si chiese se fosse capace di dormire in altre posizioni dopo anni trascorsi seduto.

Questo non era per niente figo.

Ma quello meno figo di tutti era Suigetsu, che comunque non era nel suo futon.

Non era lì.

Karin saltò a sedere, cercando a tentoni gli occhiali per esserne certa, quando un fruscio davanti a lei la fece sobbalzare. “Sono morta, e per colpa di Suigetsu!” pensò in una frazione di secondo, certa di trovarsi faccia a faccia con un nemico.

Alla luce della luna i capelli di Suigetsu sembravano argentati ed i suoi occhi brillavano più del solito. Era fradicio, segno che era andato a fare una nuotata nel suo elemento, e si era spostato a quattro zampe verso il proprio cappotto per coprirsi silenziosamente.

«Che cavolo stai facendo?» non riuscì a trattenersi dal chiedere Suigetsu vedendola così, sorridendo appena. Poi ricordò tutto e i denti scomparvero dietro le labbra serrate con disprezzo.

A Karin mancò il fiato.

Non solo non le parlava e se lo faceva sembrava la brutta copia di Sasuke arrabbiato, ma non le concedeva neppure i suoi ghigni rabbiosi.

Tutto questo era troppo oltraggioso.

«Si può sapere tu che cavolo stai facendo tu?» rigirò la domanda, con tono troppo stridulo.

Sasuke aprì un occhio e poi lo richiuse. Non aveva lasciato Konoha per ritrovare lo spirito troppo emotivo di quella lì da tutt'altra parte e scelse di non intromettersi ancora una volta.

Anche Suigetsu strinse appena le palpebre, per via del suono troppo forte inaspettato. Indicò con un cenno il fiume e si gettò il mantello sulla schiena.

«Non parlo di quello.» sibilò la ragazza ferocemente. Congiunse le braccia sotto il seno nella posa che a Suigetsu ricordò quella di una moglie minacciosa. “E' impazzita del tutto?” si chiese.

«Ero nel fiume, ora mi sto coprendo. Poi dormo.» disse, parlando molto lentamente e scandendo le parole.

Gli occhi di Karin lampeggiarono di furore. «Che ti prende in questi giorni? Perchè mi stai ignorando?»

Vide Suigetsu aprire la bocca, corrugando la fronte, e chiuderla nuovamente; la sua testa scattò appena indietro e lui batté le palpebre, confuso, mentre cercava una risposta da darle.

«Cioè... Mi stai facendo il terzo grado perchè... non ti parlo?» tentò di comprendere.

Karin arrossì imbarazzata. «Che cavolo dici!»

«Allora non capisco.» ammise lui.

«Voglio sapere cos'hai!» ripeté lei, senza badare a contraddizioni o al suo sguardo sconsolato. «Rispondi e basta!» ordinò.

Suigetsu inclinò la testa di lato per osservarla meglio; Karin pensò stesse cercando ancora una volta le parole adatte ma in realtà lui la stava semplicemente fissando. Non era da tutti poterla vedere senza occhiali, che probabilmente toglieva solo per dormire e per sedurre Sasuke. Al pensiero gli spuntò una smorfia a metà tra la commiserazione e il divertimento.

«Ma non avevi detto che non vuoi sprecare fiato con... me?» azzardò infine lui, copiando il tono che la ragazza aveva usato per sputare fuori quel pronome pieno di disgusto. Se Karin lo avesse guardato negli occhi con attenzione, cosa che non faceva mai, forse avrebbe notato quanto fosse compiaciuto.

Ma lei spalancò la bocca: «Sei offeso? Ti sei veramente offeso per quello?» domandò sinceramente allibita. Stavolta fu il turno di Suigetsu di sentirsi a disagio.

«Non eludere la mia domanda.» borbottò lui abbastanza imbarazzato, strofinandosi i capelli bagnati sulla nuca con una mano.

Karin batté le ciglia e poi ricordò chi lei fosse. Non una ipocrita falsa verginella, ma una ragazza che usava il suo fisico privo di imperfezioni senza alcun problema. Si piegò verso Suigetsu lasciandogli intravedere buona parte della propria scollatura e si portò un indice sulle labbra, in segno di riflessione.

«Sai che... noi due siamo fatti così. Non pensavo te la saresti presa davvero.» cominciò a dire. Da una parte stava conducendo un esperimento per saggiare la reazione di Suigetsu al suo modo provocatorio di fare, dall'altra sperava di distrarlo dalle parole imbarazzantemente troppo sentite che le erano uscite di bocca.

Suigetsu era vagamente ipnotizzato dal suo decolté, essendo comunque fatto di carne nonostante le apparenze, ma le parole lo avevano catturato troppo per non pensarci sopra. “Noi due siamo fatti così? Noi due?”

Si sforzò di guardare Karin in faccia, il che, se possibile, fu peggio. Karin era troppo carina senza occhiali e tutto questo per lui stava diventando allucinante.

Karin che si aspettava una risposta di qualsiasi tipo lo guardò dritto negli occhi, in attesa, e si rese conto che Suigetsu non era male.

Orribilmente, si rese conto che Suigetsu non era poi così poco figo.

Pericolosamente, si rese conto che Suigetsu non era affatto male o poco figo.

«Vorrei dormire.» disse Sasuke mantenendo gli occhi chiusi, «Vi spiace continuare domani?» chiese sarcastico.

«Scusa, Sasuke!» cinguettò Karin, lieta di essere stata interrotta. La situazione stava diventando anomala e a parer suo inquietante.

«Sì, domani...» concordò Suigetsu sollevato.

«E' così tenero quando ha sonno...» mormorò Karin, ma stavolta la nota ironica nella sua voce era palese. Suigetsu si voltò a guardarla sorpreso. Certo, Karin era visibilmente attratta da Sasuke, ma a volte aveva la leggera sensazione che lei amasse esasperare il suo lato frivolo per evitare problemi. Quella era una di quelle volte.

Sorrise sinceramente e Karin ricambiò spontanea lasciando cadere le braccia. Poi si rese conto di sorridere al nemico, e dopo un attimo di stupefazione cancellò ogni traccia di simpatia per fare spazio alla solita aria arrogante.

Mugugnò qualcosa come un “notte e non rompere più con le tue cazzate” tornando a distendersi, mentre Suigetsu sorrideva ancora, semmai più marcatamente.



«Suigetsu, passami l'acqua.» ordinò Karin, guardandosi attorno.

«Va' e gettati al fiume se hai tanto caldo.» suggerì dolcemente il ragazzo.

«Cos... Cos'hai detto?! Perchè non ti ci getti tu con una pietra legata al collo? Eh?!» si scaldò immediatamente lei sbattendo un piede a terra.

«Ti spunteranno le rughe se fai quelle facce orribili. No, forse ne hai già. Ah no, è proprio la tua faccia.» rifletté lui, indicandola sorridente. Neanche a dirlo, Karin gli piantò un pugno in pieno volto, che comunque si distorse quasi liquido prima di tornare alla normalità.

Sasuke e Juugo si scambiarono uno sguardo silenzioso di assenso prima di riprendere a camminare.

Tutto era tornato alla normalità.

Il sorriso di Suigetsu indugiò un secondo più del solito, e Karin si ritrovò a voltare il viso furente, soffocando una lamentela sul nascere, con una bottiglia d'acqua appena afferrata violentemente dalle mani del ragazzo ben stretta a sé.

«Ehi Karin, mi hai graffiato... posso morderti?» chiese con il sorriso che ora diveniva più malizioso del solito.

«Va' all'inferno, idiota!» si indignò lei tentando di colpirlo ancora.

Quasi tutto.








Ed eccomi quì.

Questi due io li amo. Come dice Akami c'è tensione sessuale nell'aria tra loro U_U Non so se sono IC o meno, ci ho provato ecco XD

Un'ultima nota per dire: ma solo io lo trovo carino Suigetsu? XD Ci sono immagini su deviantart dove è stupendo, accidenti! Più spazio per Suigetsu! *campagna più spazio per Suigetsu*

E comunque la divisa dell'Akatsuki dona a tutti, sisi.

Poichè word non mi funziona più, fatemi notare voi eventuali errori di ortografia.

Grazie dell'attenzione e fatemi sapere!



   
 
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