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Autore: JustMeCI    10/06/2014    1 recensioni
Con questa storia non ho intenzione di colpire nessuno.Scrivo solo perchè mi piace scrivere.Ho pensato che posatre una "storia" in questo sito avrei potuto far conoscere la mia lettura a tutti voi!Spero di non annoiarvi.Tutto questo è dedicato ad un'amica fantastica.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage
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Ero seduto nella panchina del cortile della scuola, a guardarmi intorno, a osservare il mondo che mi circonda: ragazzi che si salutano, professori che parlano, uccellini che cinguettano. E poi ci sono io, seduto su quella panchina, chiuso nel mio mondo e nei miei pensieri. Nessuno mi cerca, nessuno mi saluta, nessuno vuole giocare con me. Tutti mi prendono in giro: dicono che sono strano, mi chiamano l’escluso asociale. Ma se sono stati proprio loro a escludermi come faccio a fare amicizia? Non capisco. Perché il mondo è così crudele? Non lo capisco… Le mie giornate passano così monotone e prive di gioia di vivere, raramente parlo con qualcuno, ma le uniche volte nel quale lo faccio mi limito a chiede che ora sia. Poi, i miei genitori, non mi sono d’aiuto. Dicono che mi odiano, che sono inutile che non servo a niente. Non capiscono che tutto ciò mi fa star male. Da quanto mia madre non mi abbraccia. Lei preferisce picchiarmi. Dice che si diverte. A quanto pare su questo mondo sono l’unico che non si diverte. E ogni santo giorno finisce così: a piangere in camera e a sperare che qualcuno mi voglia bene. Penso ad una  vita felice piena di amici e persone che mi vogliono bene. Ma poi capisco che le fantasie non si realizzano. Non ce la faccio più. Ho bisogno che qualcuno mi aiuti. Spero che arrivi un Angelo a salvarmi.. I giorni passano e io mi sento sempre peggio quando un giorno, il 10 Novembre, ero seduto nella mia solita panchina quando ad un certo punto mi sento chiamare :- Ehi Lester!- (Lester è il nome che i miei genitori mi hanno dato, ma lo odio profondamente) :- Posso sedermi accanto a te?- Guardo e non rispondo; è una ragazza. Dice di chiamarsi Marta. :- Ehi Lester! Perché non raggiungi gli altri?- Sto qualche minuto in silenzio. Poi rispondo con un fil di voce :- Ma se sono stati proprio gli altri a isolarmi perché dovrei andare da loro? Li disturberei solament…- Non sono riuscito a finire la frase che Marta inizia a urlare :- CHE COSA?! ADESSO GLIELO DICIAMO NOI!FORZA ALZATI COSO!- :- Veramente mi chiamo Lester- :- Suvvia è la stessa cosa! Forza andiamo a dirgliene quattro!- Marta mi prende per la mano e inizia a correre come un toro impazzito portandomi con se. Avevo già sentito di lei. Il suo carattere e la alta media scolastica la hanno fatta diventare la star della scuola. Mi chiedo il perché ora sia con un tipo come me. Arrivati davanti ai ragazzi che mi avevano escluso inizia ad urlare :- EHI VOI!PER QUALE MOTIVO LO AVETE ESCLUSO!- poi si calma e continua dicendo – Vi piacerebbe se qualcuno vi scartasse da tutto? Non credo  Quindi chiedetegli immediatamente scusa- Dal gruppo di quei ragazzi il più forte e robusto si fa avanti e dice con tono minaccioso:- Ehi tu ragazzina se non vuoi finire male vai a piangere dalla mamma. AHAHAHAHA-.  Credo che Marzio  (il bullo) si pente ancora di quelle parole. Appena Marta udì quelle parole la sua faccia cambiò espressione e con uno scatto rapido butta a terra Marzio dicendo :- CHI VUOLE ESSERE IL PROSSIMO, TESORI MIEI –a quelle parole tutti scapparono, anche Marzio che ormai ridotto malissimo tentava di strisciare per scappare. Dopo tutto questo Marta mi guardò e mi disse :- Hai visto? Non c’è bisogno di restare la da solo! Ora hai degli amici. Sentite quelle parole scoppia a piangere e la abbracciai. Lei turbata :- Ehi che hai?! Ti senti poco bene?! Chiamo il medico? Io in realtà stavo benissimo. Finalmente avevo trovato una vera amica.
   
 
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