11/06/2014
2 recensioniNoticina: Il prologo è in terza persona, gli altri capitoli in prima non so perchè, mi è uscita così :3 Ora se avete ancora voglia di leggere... A voi :)
_Black_Rainbow_
Oliver era lì, a un paio di passi da lei, forse meno, forse più. Non lo sapeva. Non sapeva più niente, neppure perché lui fosse in fin di vita ai suoi piedi.
Non si era nemmeno accorta delle lacrime che copiose le bagnavano le guance mentre guardava impotente l'uomo che amava soffrire.
Lei non poteva credere che stesse morendo. Quel termine non le era neppure passato per la mente eppure diventava ogni secondo più reale.
Le sembrava tutto al rallentatore, le sue gambe che credevano, le braccia che lo stringevano con disperazione, amore, speranza. Avrebbe voluto dargli un po' della sua vita cosí sarebbero stati pari. Se solo lui avesse saputo quanto gli era grata per averla salvata da sé stessa. Non aveva parole per dirlo.
-Oliver...
Una sua lacrima gli bagnó la guancia e si mischió alla terra ed alla polvere.
-Oliver...- Provó a chiamarlo ancora e ancora. -Ti prego, apri gli occhi. Adesso ti porto via.
Per un momento si permise di sperare, quando la sua mano strinse piano quella della ragazza lei non riuscì proprio a pensare che fosse un movimento involontario, uno spasmo muscolare.
Come un automa chiamò Diggle e insieme lo portarono alla base. Le sembrava tutto estraneo come se fosse qualcun altro a vivere quella tragedia.
Non poteva perdere Oliver.
Doveva dirgli che lo amava.
Dovevano combattere insieme il crimine di Starling City.
Erano sempre stati loro tre, insieme e senza di lui non sarebbero stati più nulla. Lui era il loro capo, la loro guida, il loro amico.
Non si era nemmeno accorta delle lacrime che copiose le bagnavano le guance mentre guardava impotente l'uomo che amava soffrire.
Lei non poteva credere che stesse morendo. Quel termine non le era neppure passato per la mente eppure diventava ogni secondo più reale.
Le sembrava tutto al rallentatore, le sue gambe che credevano, le braccia che lo stringevano con disperazione, amore, speranza. Avrebbe voluto dargli un po' della sua vita cosí sarebbero stati pari. Se solo lui avesse saputo quanto gli era grata per averla salvata da sé stessa. Non aveva parole per dirlo.
-Oliver...
Una sua lacrima gli bagnó la guancia e si mischió alla terra ed alla polvere.
-Oliver...- Provó a chiamarlo ancora e ancora. -Ti prego, apri gli occhi. Adesso ti porto via.
Per un momento si permise di sperare, quando la sua mano strinse piano quella della ragazza lei non riuscì proprio a pensare che fosse un movimento involontario, uno spasmo muscolare.
Come un automa chiamò Diggle e insieme lo portarono alla base. Le sembrava tutto estraneo come se fosse qualcun altro a vivere quella tragedia.
Non poteva perdere Oliver.
Doveva dirgli che lo amava.
Dovevano combattere insieme il crimine di Starling City.
Erano sempre stati loro tre, insieme e senza di lui non sarebbero stati più nulla. Lui era il loro capo, la loro guida, il loro amico.