UNA PARTE DI ME

-Testarossa, sono arrivata ora alla sede. Mangio qualcosa con gli altri cavalieri e poi torno a casa.-
-Okay Signum, ti aspetto.-

Sospiro per calmarmi.
Signum era partita quasi un mese fa per una missione alla ricerca di contrabbandieri.
Era da quasi un mese che non ci sentivamo.
Sentire la sua voce, anche solo per mezzo minuto, mi è bastato a capire che il vuoto che sentivo dentro era ben più grosso di quanto pensassi.
Alla fine della telefonata ci mancava poco che piangessi per la felicità.

Domani parto per una missione anche io, chissà se sentirà la mia mancanza almeno per un po'. Chissà se sarà triste e si annoierà a fare qualsiasi cosa, come me.

Il campanello mi distolse dai miei pensieri. Mi precipitai ad aprire la porta. Non feci in tempo ad aprirla tutta che mi ritrovai stretta in un abbraccio ferreo.
-Mi sei mancata tanto, Testarossa- disse alzandomi da terra e camminando fino ad arrivare dentro casa.
-Anche tu, Signum, anche tu- risposi quasi piangendo.
Chiuse la porta a chiave e mi riprese in braccio, diretta verso la camera da letto.

-Ti amo- le sussurrai, con il respiro alterato.
-Ti amo anche io, piccola mia- mi rispose facendo incontrare un'ultima volta le nostre labbra.
Ed ora ne ero certa: la sua voce mi era mancata molto di più di quanto credessi. Ma mi era mancato tutto di lei:la sua dolcezza, la sua tenerezza, il suo amore... mi era mancata lei.
Perché era diventata una parte di me.