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Autore: TheNaiker    11/06/2014    4 recensioni
Volete il solito protagonista allegro, pasticcione, simpatico, divertente? Scordatevelo. Certe persone non hanno molta stima verso il prossimo. Nessuno escluso.
Genere: Introspettivo, Satirico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Buongiorno, signore.”

“Buongiorno a lei.”

Ma vaffanculo, sfigato.

La salita sull'autobus era sempre un momento insidioso per lui. Da buon taciturno e solitario che era, odiava chiedere in continuazione permesso e farsi largo tra la ressa di gente che quasi ogni mattina si accalcava sopra i mezzi pubblici della sua città e che parevano fare apposta ad intralciargli la via. Ma fortunatamente quell'impresa non fu complicata, quella mattina. Il fatto che fosse ormai giunta l'estate si faceva chiaro anche da dettagli come questo, niente più mocciosi urlanti e imprecanti che saltavano sui sedili e lo urtavano facendolo ogni volta quasi cadere. I posti non mancavano quel giorno, così scelse quello che distava di più dalle altre persone. Voleva starsene tranquillo, l'ultima cosa che voleva era che a qualcuno degli altri presenti venisse in mente la brillante idea di attaccare bottone con lui.

Solo che il suo miraggio di quiete era stato disturbato dall'autista. Mentre saliva, quell'omaccione paffuto e sorridente si era permesso di rivolgergli il saluto, e lui aveva dovuto ricambiare. Dannazione, lui aveva ben altro a cui pensare, altro che dire banalità come “Buongiorno” a destra e manca. Lo aveva indispettito. Così si era messo a fissare il guidatore negli occhi, attraverso lo specchietto che si trovava sopra il malcapitato.

Dovevi venire proprio a rompermi le scatole, per una volta che possiamo stare tutti in pace, eh? Pensò. Buongiorno, buongiorno... Gnè, gnè, gnè, ma che bravo scolaretto. Chi sei, l'addetto ai saluti? Ma guardati, ciccione da far schifo, sto qua passerà tre quarti del proprio tempo libero a mangiare roba grassa davanti alla televisione e a battersi il pancione come fosse un tamburo. Ci scommetto la testa che non ha mai incontrato una donna in vita sua. Ma taci per una buona volta, sfigato.

Sentiva pulsare le proprie tempie per il nervosismo, avrebbe voluto pensare ad altro. Ma poi udì a quel punto una voce, e quindi distolse lo sguardo dal povero autista, che nemmeno immaginava quello che passava per la testa a lui.

Ora i suoi occhi erano focalizzati su di una donna, in piedi che stava discutendo con qualcuno con il cellulare. A giudicare dalle frasi, sembrava che stessero organizzando un ricevimento, o una festa.

E questa qui, invece? Un'anoressica della peggior specie, questo non è un essere umano, e uno scheletro che si muove. Certe persone mi fan vomitare, come si fa a ridursi così? Sta ragazza mangerà sì e no una foglia di insalata a pranzo e un bicchiere d'acqua a cena, e se sta in piedi su un mezzo semivuoto è perché vuole bruciare più calorie. E poi credono di essere fighe perché quando sono in bikini si vedono le loro costole sulla pancia. Tsk, povere illuse, il loro cervello si deve essere fuso a forza di rimanere a dieta, non riuscirebbero a stare due ore senza i loro ninnoli preferiti. Vorrei proprio vedere se quegli idioti dei loro ragazzi le corteggerebbero ancora, se le vedessero vomitare nel cesso ogni tre per due. Tutte oche senza un briciolo di personalità, quelle come lei.

Il pullman si arrestò, scese una persona, salirono due ragazzi. Un lui e una lei, avevano al massimo quindici-sedici anni, forse fidanzatini.

Ma guardali, come ridacchiano... Tutti e due a dire “Uh che bello che sei, che bella che sei, che bello che stiamo insieme, pucci pucci che bello, che bello”., magari poi mangiano un gelato, vanno a vedere un filmetto strappalacrime per cerebrolesi, disegnano cuoricini sui muri, attaccano i lucchetti sui lampioni... Ma andate a cagare. Alla prima litigata senza motivo vi separerete e vi odierete a morte, vi insulterete tutto il giorno, lui darà a lei della puttana, lei darà a lui del... Qualcosa. E che ne so, non sono mica una donna, ho ben altro a cui badare.

Altra fermata, altra persona che sale. Questa volta una vecchina, che si adagiò sul sedile in prima fila, quello più vicino all'autista, e che subito chiese a quest'ultimo di alzare un poco l'aria condizionata dell'autobus.

Megere della malora... Gente che si mette davanti alle file delle poste e dei supermercati senza degnarti di una parola, credendo di avere diritto a tutto solo perché sono vecchie decrepite. Magari sono io quello che ha fretta, dove vorrebbero andare loro, a sentire Radio Maria a tutto volume mentre si barricano in casa? E se non cedi loro il posto si arrabbiano pure, dicendo a tutti che sei uno screanzato ed un incivile. Però sono sicuro che quando erano giovani mandavano a quel paese tutti gli anziani, vero? Le persone che si lamentano di più e che fanno la voce grossa sono quelle trattate meglio, purtroppo. Arroganti.

Ormai non la smetteva più, i suoi occhi passavano da un poveraccio ad un altro.

Un uomo con giacca, cravatta e ventiquattrore. La moglie lo tradisce, sicuro. Questo compare deve essere uno di quelli che fanno il serioso tutto il tempo, e la consorte si deve essere stancata al punto di accettare le avance del primo allegro buontempone che passava. Me li vedo, mentre si danno alla pazza gioia con in sottofondo le note del Pulcino Pio... E magari il marito si chiederà anche cosa ha fatto di male per meritarselo, quando scoprirà di avere due corna grandi così. Ma fatti un esame di coscienza...

Una donna sulla quarantina, con le occhiaie. Dura lavorare giorno e notte per dei figli ignoranti e che fanno la bella vita alle tue spalle, eh? Ti ritrovi i bamboccioni in casa, e il tuo orgoglio si rifiuta di pensare che farebbero meglio a lasciarti e ad avere una vita loro. Tu vorresti tenerteli sempre in casa, e arriverai ad avere due cinquantenni semirimbambiti che non riescono ad essere indipendenti da una vecchia decrepita. Che bel destino che vi attende.

Un'altra donna, con la carrozzina. Non potevi prenderlo in braccio, quel tuo marmocchio frignante? Avevi paura di fare un po' di esercizio? Ti farebbe bene, con quelle braccia rammollite che ti ritrovi. Occupi mezzo pullman con quell'accrocchio, come fanno le persone per bene a scendere? Certe manie di protagonismo non le sopporto, ogni volta che fa la sua comparsa un passeggino tutto il pullman ne rimane coinvolto, rampe che si devono aprire, passeggeri che si devono spostare... La prossima volta portati un camion con rimorchio, già che ci sei.

Un pensionato che guardava dalla finestra. A che pensi, a come hai buttato la tua vita facendo lavori che non ti piacevano? E stai su un po', che sennò arriva un ladro e ti frega il portafoglio senza che tu te ne accorga. Ti starebbe proprio bene, è inutile frignare e lamentarsi dopo. Se la Banda Bassotti esistesse davvero farebbe una fortuna sui mezzi pubblici.

In parte al pensionato, un giovane con una moto sportiva che sfreccia a lato del pullman. Oh, giusto, ecco chi mancava all'appello. Il tamarro della situazione. Uno che accende il mutuo e si indebita fino al collo per comprarsi una moto truccata, che probabilmente usa una volta al mese perché ha il terrore di graffiarla. Hanno paura di avercelo piccolo, ed allora ricorrono a delle moto grosse come carri armati che cavalcano come se... Lasciamo stare, è meglio.

Il controllore che arriva e gli chiede il biglietto. Che lavoro di merda che svolgi, vero, amico mio? Non era questo quello che sognavi da piccolo. Volevi fare lo scrittore, vero? O il calciatore? O l'astronauta? Ti sarai fatto male, quando sei dovuto tornare coi piedi per terra... Ma ti sei dovuto adattare, altrimenti saresti morto di fame circondato dai tuoi sogni. Che bello quando certi esaltati si sgonfiano come palloncini...

Gli calano gli occhi, arrossati, e incrocia un altro sguardo. E questo? Il peggiore di tutti. Mamma mia, come si è ridotto. Questa faccia da disperato, le sue giornate devono fare davvero pena, se si ritrova con questo muso da pesce lesso. Non avrà nessun amico, nessuno con cui passare un momento di felicità. Quando sarà alla fine della propria vita si accorgerà di essere stato un idiota per tutto il tempo, ma sarà tardi per piangere e gridare “Vi prego, datemi un'altra possibilità!” Non lo invidio proprio, sto poveraccio...

Ma a quel punto guardò meglio cosa aveva appena descritto, e trasalì, conscio di averla fatta grossa.

Aveva visto la propria foto, ritratta sul tesserino dell'abbonamento.

  
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