Il tulipano blu non poteva credere a quello che aveva sentito.

Le parole del tulipano rosa erano entrate nella sua mente come un ago sottile e appuntito.

Non poteva andarsene.

Che cosa aveva fatto? Lui si era semplicemente comportato come tutti gli altri tulipani blu. Adesso perchè lei protestava?

Era una follia quella che aveva in mente.

Quando mai si era visto un tulipano rosa che abbandona un tulipano blu?

Lui l'amava.

Adorava ogni suo singolo petalo.

Ma lei si stava lamentando.

Lui non la considerava. Non la trattava come la sua signora.

Lui la ignorava.

Lui la usava.

Che cosa c'era di sbagliato in fondo? Tutti i tulipani blu facevano così. Perchè lui avrebbe dovuto comportarsi in modo diverso?

Lei se ne stava andando.

Non poteva permetterlo.

Lei era di sua proprietà.

Adesso non sarà più di nessuno.



Il tulipano blu fissava il tulipano rosa.

I suoi petali erano avvizziti dal dolore.

Il suo stelo era stato spezzato dalla violenza.

Il tulipano blu non sapeva come comportarsi.

Andò in cerca dei suoi simili.

Trovò un tulipano blu che piangeva. Davanti a lui c'era un tulipano rosa immobile. Il tulipano blu ripeteva "Non sono stato io", "Non sono stato io", "Io l'amavo", "Non sono stato io".

Trovò un altro tulipano blu. Stava ridendo. Si era eretto sopra il tulipano rosa senza vita, come a testimoniare la sua impresa gloriosa.

Il tulipano blu si fermò ad osservare quelle due scene.

Divenne allegro.

In fondo facevano tutti così.

Perchè non avrebbe dovuto farlo anche lui?