Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Meli_mao    10/08/2008    13 recensioni
"Non so dove sia ora Ace, né cosa stia facendo,non lo sa nemmeno Rufy e sono sicura che ne soffre(...). E non chiederò nulla ne a lui ne a Zoro. Non voglio rovinare quello che c’è tra di noi.. in fondo sarò sempre la loro fanciulla indifesa. E rido da sola, mentre tutti mi guardano confusi, perché a quelle parole non credo più nemmeno io." Nami che riflette su alcni capitoli della sua vita e si fa chiarezza su quello che prova per tre ragazzi: Zoro/Rufy/Ace. commentateeeee!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Portuguese D. Ace, Roronoa Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ok…io amo sia le Zoro Nami, sia le Rufy Nami. Con questa fanfic mi sono riproposta di decidere definitivamente da che parte stare. Solo che l’ho riscritta almeno tre volte. Ho fatto una scelta, ma ancora lontana dall’essere quella definitiva. Perché mi pare scontato che lei si innamori di Zoro visto il gran tocco di ragazzo che è, però in fondo sarebbe più bello se amasse Rufy perché rappresenta l’amore più sincero e puro. Ve beh tanto sono illusioni.
Siccome mi sono sempre immaginata anche Nami con Ace, la mia testa bacata ha cercato di conciliare le tre cose. Ecco cosa ne è uscito: dei pensieri di Nami sulle sue avventure. Buona lettura.



Conobbi Portuguese D. Ace ad Alabasta. Un incontro come tanti altri. Niente di speciale. Lui era appoggiato sul bordo della nave nella sua solita posa che fa pressione sulle punte dei piedi, in ginocchio. Niente a che vedere col fratello pensai. Certo Rufy l’ho sempre ritenuto un giovane dai bei lineamenti se solo il suo cervello per certe cose non fosse limitato a quello di un bambino di 6 anni. Ace invece aveva il fascino di un ragazzo ma allo stesso tempo dai suoi movimenti, dalla sua camminata, dal suo atteggiamento si capiva che era molto più maturo di quello che voleva dimostrare, un uomo insomma.
Anche il suo essere narcolettico mi affascinò da subito.
Non vissi con lui la storia d’amore che una ragazza di meno di 20 anni sogna. Anzi, è stata una cosa senza conseguenza, tra me e lui soltanto.
Tutt’oggi…a distanza di anni… penso che se Rufy lo scoprisse si metterebbe a ridere e non ci crederebbe.
Tuttavia ho sempre ritenuto che io ed Ace fossimo molto più compatibili di quello che pensavamo.
Sono sempre stata accerchiata da ragazzi che sono molto affascinanti. Per molto sono stata la sola ragazza della ciurma. Eppure da loro non sono mai stata sfiorata nemmeno con un dito: mi hanno sempre visto o come la ragazzina indifesa da proteggere, o come la compagna per scappare e cercar denaro, o come una principessa o semplicemente come la navigatrice che li avrebbe salvati dai pericoli del mare. Niente di più di questo… non mi sono mai sentita molto donna. Certo Sanji non mi ha mai vista se non in quel senso, e anche Brook, per quanto morto, ha sempre sentito verso di me quel genere di impulsi.
Solo con Ace però, per la prima volta dopo tanto tempo, ho realizzato che era bella, desiderata, seducente e persino in grado di badare a me stessa. Sono forte, e lo so ora come al tempo, ma lui mi ha dato qualcosa in più.
Ripensandoci.. persino Zoro, con cui non avevo il ben che minimo rapporto confidenziale, mi lanciava certi sguardi.
Era un ragazzo…a quell’età gli ormoni si sentono, anche per uno duro come lui. Mi divertivo a provocarlo, uscendo dal bagno con un solo asciugamano all’altezza del seno che copriva tutto e niente, alzando apposta la gonna già forse troppo corta  di suo, quando passava. E poi trattenevo a stento le risate. Anche Robin si era accorta di questi dettagli. Abbiamo passato intere serate a parlare delle sue reazioni io e la sorellona. Se ora Zoro lo scoprisse ci farebbe a fettine.
Ha sempre finto indifferenza. Tuttavia gli farò confessare tutto prima che muoia.
Tornando a Ace… beh…successe tutto una sera, come tante, forse leggermente più fresca delle solite li ad Alabasta. L’ho incrociato in un bar dove io e Zoro avevamo deciso di farci una bevuta.
Solo che lui era stramazzato molto, molto prima di me. Ho sempre retto meglio di lui l’alcool.
Mentre aspettavo si riprendesse è arrivato Ace, col suo solito cappello e il torace ben messo nudo.
Li ho pensato fosse davvero Sexy. Non  che io non lo fossi. Quel completo tipico delle donne di li lasciava del mio corpo ben poco all’immaginazione.
Abbiamo parlato un po’, poi quello che è successo è successo. Cercavamo entrambi un’avventura e l’abbiamo trovata.
“Domani che fai?” mi ha chiesto quando eravamo stesi sul letto della sua camera d’hotel, io appoggiata al suo torace mentre disegnavo con le dita invisibili segni:
“Parto..” ho sussurrato con ovvietà. Lui ha riso.
“Certo… anche io..”
abbiamo dormito insieme e al sorgere del sole io sono tornata sulla Marry e lui ha preso il largo.
Nessuno mi ha mai chiesto dove avevo passato la notte. Nemmeno Sanji e mi sono sempre chiesta il perché. Che in fondo l’avessero sempre saputo? C’è da aspettarselo… rimango sempre una donna. Magari non pensano sia stato proprio con lui.
Ammetto che da quel giorno, le poche volte che abbiamo visto Ace, Zoro e Sanji non vi hanno parlato molto, lo guardavano poco convinti. Ma io e lui non abbiamo mai dato nessun segno di aver condiviso qualcosa.

Sono passati esattamente 10 anni da allora, e siamo ancora tutti in viaggio per mare. La ciurma di Cappello di Paglia è molto più famosa di quello che avessimo mai pensato. Ognuno ha una taglia.. Rufy ha raggiunto i 700 milioni…il mio capitano è cresciuto molto!
Ho rimosso dalla mia mente molti particolari del nostro viaggio, ma l’incontro con lui e gli altri rimarrà sempre nitido come se l’avessi vissuto ieri.
Ora salgo sul ponte a dare un’occhiata al cielo. È l’alba.
Trovo Zoro sveglio che fa da vedetta.
Mi avvicino…quale occasione migliore:
“Hai mai avuto una donna spadaccino?” domando con malizia.
“A te che importa..” mi risponde acido.
“Era solo per far conversazione..” rispondo indignata ma allo stesso tempo divertita.
“Dipende cosa intendi per avuto..” risponde.
“Intendo una donna con cui ti sei sentito coinvolto.. magari non c’hai mai fatto niente” insisto.. voglio che dica il mio nome…non so nemmeno io il perché.
“Allora….boh, forse” si tiene sul vago, dannato.
“Come forse?” chiedo ora con un tono di voce molto più duro.
“Forse è forse… diciamo che ce n’era una..” e mi lancia un’occhiata che mi prende alla sprovvista.
“Era??? Usi il passato…è morta?” chiedo.. sempre più curiosa.
“No… è semplicemente andata con un altro..” e riesce a spiazzarmi.
“Come lo sai tu?” e forse sono troppo coinvolta, credo che lui se ne sia accorto.
“Un uomo certe cose le nota…!” Sbadiglia poi torna a fissarmi “ Ora è diventata più donna, al tempo era una ragazzina..”
mi sento troppo presa in causa che gli tiro un pugno senza sapere il perché.
“Ehi strega che ti prende…hai le tue cose?” dice lui massaggiandosi la testa dove l’ho colpito.
“Lascia stare..” sbuffo.
E lui ride, ride davvero divertito…si alza lentamente e si sistema le katane.
“Mocciosa…sei sempre la solita..” che forse non stesse parlando di me?
“Già…” ammetto a me stessa più che a lui.
Si avvicina al bordo dove sono io.
“Tuttavia  credo che se mi chiedi se ne sono innamorato ti risponderei di si!” divento rossa come i miei capelli, col tempo cresciuti fino a metà schiena.
“ Perché sei rossa?” mi chiede in modo malizioso. Si sta prendendo gioco di me e la cosa gli piace, idiota.
“Sei uno stupido stronzo lo sai?” dico seria. Lui ride ancora più forte.
“Sei divertente oggi…” poi si allontana a prima di farlo mi tira una ciocca di capelli così forte da farmi voltare.
“Stupido.” Dico, ma trovarmelo di fronte con quel suo fisico da urlo non mi aiuta a mantenere il controllo.
“Sai perché fra noi non c’è mai stato nulla?” mi chiede così serio come non lo avevo mai visto se non quando combatte. Riesco solo a dire di no con la testa e continuo a fissarlo, persa nel suo sguardo con la bocca leggermente aperta.
“Perché tu sei un bugiarda…” e sorride. Cosa sta dicendo?
“Bugiarda? Quando mai lo sarei stata..” mi riprendo.
“Beh in mille occasioni…i fatti più salienti?...mm…quando sei andata con Ace e non l’hai mai detto per esempio..”
sono arrabbiata ora, davvero molto.
“Primo: non ho mentito perché nessuno di voi mi ha mai chiesto apertamente se era accaduto
Secondo: ora mi pedinate?” sono rossa, per la rabbia però. Di fronte a lui con un pugno chiuso sul suo torace.
“Vero..allora c’è un altro motivo..” dice fingendosi pensieroso.
“E sarebbe?” lo esorto..
“Più di una persona qui a bordo ha una cotta per te da anni.” E ora sembra quasi seccato.
“Sanji..?”chiedo incerta.
“Quello boh..è talmente stupido quel cuoco, s’innamorerebbe anche di una medusa se avesse un seno e una bocca…lascia stare, non sono io che devo dirtelo.” Lentamente torna sui suoi passi.
Non so cosa mi prenda ma ho uno scatto e lo affianco afferrandogli il braccio, obbligando a togliere la mano dalla tasca.
“E’ Rufy vero?” lo sento sospirare, il suo viso ancora nascosto, voltato verso un’altra parte.
“Ace mi disse una frase una volta…credo di averlo capito li..” e poi lo lascio.
Non tradirebbe mai un amico, soprattutto il suo primo compagno e capitano, nemmeno per me.
Cado sotto il peso di questa verità. Non posso scegliere nessuno dei due perché per me non si separerebbero mai, piuttosto mi lascerebbero su un’isola e cercherebbero un altro navigatore.
“Nami..” mi chiama lui.. “se io lo facessi credo che mi ritroverei a combattere contro il mio migliore amico perché non rinuncerebbe mai a te. Rappresenti per lui molto di più di quello che pensi..”
e mi lascia spiazzata di nuovo. Allora pensavo male.
Lo vedo allontanarsi, più malinconico che mai: sa che lui è secondo dopo di me? È questo che ha tentato di dirmi?
Resto li ancora un po’, il vento nei capelli e il profumo di mare che mi invade le narici. Porto una mano sopra l’orecchia per tirare indietro le ciocche rosse e respiro a pieni polmoni l’aria mattutina.
E solo ora realizzo… mi piace lo spadaccino come mi può piacere un gran bel ragazzo che non conosco, perché a me il mistero affascina e lui lo è sempre stato, un intrigo di segreti. Ma non è amore.
Poco dopo la porta si apre.
“Namiiii” eccolo…si è svegliato.
“Capitano..” sorrido verso di lui. E so…che in fondo io sono innamorata del ragazzino che salvò la mia vita e quella del mio villaggio, proprio dal giorno in cui lo fece . Sono sicura ora che lui sappia più degli altri cosa c’è stato fra me e suo fratello, ma mi vuole così bene che ha sorvolato su tutto, o forse l’ha fatto perché non odierebbe mai un suo parente tanto stretto, ma resta il punto che io darei la mia vita per dimostrargli quanto è importante lui per me.
Mi avvicino a Rufy e gli do un bacio sulla guancia. Lui mi guarda in modo strano.. si sfiora il punto in cui l’ho toccato e poi si tiene il cappello che rischia di volare via al vento.
“Grazie… per quello che hai sempre fatto per me..” sussurro. Lui sorride nel  suo modo birichino e poi si toglie il cappello e lo mette sulla mia testa.
“Fa caldo oggi.. ti riparerà un po’ più dal sole” dice come se fosse normale. Ma non lo è..lui non darebbe il suo tesoro per questo semplice motivo. Ne ho la conferma, ma dedicandogli il mio sorriso più vero prendo quello con delicatezza fra le mani.
Non so dove sia ora Ace, né cosa stia facendo, non lo sa nemmeno Rufy e sono sicura che ne soffre, ma voglio che possa contare sempre su di me, anche per parlare del fratello senza che si fermi credendo che io provi ancora qualcosa per Ace. E non chiederò nulla ne a lui ne a Zoro.
Non voglio rovinare quello che c’è tra di noi.. in fondo sarò sempre la loro fanciulla indifesa. E rido da sola, mentre tutti mi guardano confusi, perché a quelle parole non credo più nemmeno io.


Siete in fondo ed è un buon segno…lasciatemi un commentino…


   
 
Leggi le 13 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Meli_mao