Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Miky Horan    11/06/2014    2 recensioni
amo quando mi guardi mangiare con due occhi sbarrati, insomma, diciamo che dopo tutto questo arrivo alla conclusione di essere proprio innamorato..- lo guardai mentre pronunciava quelle parole e sorrisi
- credo che siamo sulla stessa barca-i suoi occhi azzurri si sbarrarono e lo vidi sorridere come mai prima d'ora. Eppure era così..
- vuoi dire che anche tu.. ?- annuii arrossendo
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Televisione, televisione sempre e solo televisione
-Lea, puoi non guardare tutto il giorno cartoni animati?- implorai a mia sorella che ormai era diventata uno zombie a causa di quell'affare che trasmetteva più cretinate del solito quel giorno
-no mi piacciono-disse con la sua vocina stridula. Guardai mia mamma che alzò gli occhi al cielo e cercò di far ragionare Lea, ma fu tutto inutile, come sempre, e finirono per litigare
Andai in camera per non sentire le urla di mia madre, presi il mio libro preferito e lessi qualche pagina finché il mio cellulare non vibrò, segno che era arrivato un messaggio:
'hey Miky,
come stai? non ti ho visto oggi a scuola. Va tutto bene? Chiamami se hai bisogno di qualcosa!
Niall'
' ciao Niall, 
è tutto a posto non preoccuparti! Ho solo qualche problema.. come dire "tecnico" alla pancia e stamattina avevo anche qualche sbalzo d'umore. Domani comunque torno a scuola
grazie del pensiero
Miky'
Inviai il messaggio poi ricominciai a leggere, ma evidentemente non era destino, visto che il cellulare ricominciò a vibrare.
'ah capisco, hai fatto bene a stare a casa, quella di letteratura ha interrogato a tappeto! ti va di fare un giro nel pomeriggio? tanto domani c'è sciopero, niente studio oggi!'
Sorrisi
'perché no, mi farà bene fare un po' di movimento... e evitare le urla di mia madre verso mia sorella. Così puoi raccontarmi cos'è successo oggi'
Inviai di nuovo ma stavolta non ricominciai a leggere. Mi alzai e mi misi un paio di shorts neri per evitare macchie rosso fuoco e una maglietta azzurra con dei disegni strani sopra. Mentre mi infilavo le scarpe, il telefono vibrò
'certo, ti racconto tutto.. passo tra 10 minuti, va bene?'
Risposi poi mi finii di preparare. 15 minuti dopo non era ancora arrivato nessuno.. Che strano, Niall era sempre puntuale. Decisi di uscire in giardino per aspettarlo. Mi sedetti sul prato vicino alle rose e ai gerani e aspettai. Quella posizione però non era una delle migliori per la mia pancia così mi sdraiai e chiusi gli occhi per non essere accecata dal sole caldo di fine maggio!
-hey, raggio di sole, non credi che faccia troppo caldo per dormire sotto al sole?- mi alzai e vidi Niall appoggiato al cancello
-ciao Ni- mi alzai pulendomi i pantaloncini, schiacciai il pulsante per aprire il cancello e uscii richiudendomelo dietro
-allora? come stai?- mi chiese mentre passeggiavamo 
-a parte qualche fitta, tutto bene
-hai ancora gli sbalzi d'umore- il suo sguardo era un po' impaurito. Risi 
-Niall, tranquillo non è una cosa grave.. Al massimo posso ridere e subito dopo piangere, tranquillo- mi sorrise rassicurato mentre io ridevo al pensiero
-menomale che ho un fratello e non una sorella- disse ridendo anche lui
-pensa mio padre che ha tre donne in casa
-sarei fuggito!-scossi la testa divertita. 
Il resto del pomeriggio passò troppo velocemente. Quasi mi dimenticai del dolore al basso ventre.. QUASI!
-io ora devo andare, o Greg mi uccide per non aver messo a posto la camera, odia il disordine.. ti va se domani facciamo un giro ancora?- mi propose
-non pensavo fosse così maniaco del disordine tuo fratello.. comunque non lo so Niall.. domani è il secondo giorno e di solito è peggio del primo
-te lo faccio passare io, se vuoi- mi disse con quei suoi occhioni da cucciolo. Cavolo come potevo dirgli di no? 
-allora?- mi chiese quando vide che non rispondevo.. Ero troppo incantata a guardare quei pozzi blu che aveva al posto degli occhi.. troppo belli, per non catturare il mio sguardo 
-va bene- mi sorrise tutto contento e mi abbracciò poi, dopo avermi salutato, corse verso casa, evidentemente Greg lo aveva minacciato.

La parola che rappresentava quel mercoledì era CALDO! Ma perchè avevo detto di sì a Niall? in quel momento potevo essere a casa, davanti al mio amatissimo ventilatore
-Niall ti prego, sto morendo di caldo, quanto manca?
-poco poco!-era la settima volta che diceva quelle due parole, lo stavo per uccidere!
Finalmente arrivammo lungo i fiume. Quando vidi che stava salendo su una canoa mi immobilizzai. Io non sapevo nuotare e avevo il terrore dell'acqua
-che ti prende?
-ehm, ecco.. I-io.- balbettai
-hey.. guardami- alzai lo sguardo- ci sono io ok? non ti succederà niente- tese la mano verso di me e mi fece salire. mi sedetti di fronte a lui e solo in quel momento notai un cestino da pic nic in mezzo alla canoa
-e questo?
-ora vedrai!! prendi un remo che ti insegno a guidare questa bagnarola- risi al suo accento da marinaio. 
Dopo 20 minuti, finalmente arrivammo in un parco. Il braccio ormai non me lo sentivo più, si era immobilizzato! Decidemmo un posto all'ombra e iniziammo a fare il picnic
-certo che potevi dirmelo che volevi mangiare fuori, ti avrei portato un dolce
-tranquilla, la prossima volta mi porterai la tua famosa torta ai lamponi- arrossii al pensiero che se la ricordava ancora nonostante fossero passati 3 anni da quel compleanno in cui gliel'avevo preparata
Mangiammo, o meglio lui si riempì la pancia di duecento cose diverse mentre io mangiai il mio solito che, ovviamente, per lui sembrava niente
-ma sei sicura che mangi sempre così poco?- risi e annuii
-non tutti hanno il tuo stomaco, Ni!!

Tornammo a casa verso sera dopo aver passato un altro pomeriggio fantastico
-grazie per tutto!- dissi arrivando davanti a casa mia
- e di che? è stato un piacere- mi sorrise
-spero di ricambiare questi due favori
-scherzi? non sono debiti ne niente... anzi.. a me fa solo piacere passare del tempo con te- arrossì appena 
Seguirono secondi interminabili di silenzio
-ok ti lascio andare! Ci.. ci vediamo domani a scuola- dissi cercando di non balbettare più di tanto. Annuì ma non si mosse
-quando usciamo di nuovo?- mi chiese come se quello che gli avevo appena detto non lo avesse minimamente sentito
-non lo so.. Quando vuoi
-anche adesso?- aggrottai le sopracciglia per fargli capire che non avevo afferrato il suo ragionamento
-si insomma.. ecco.. mi piacerebbe stare ancora con te
-siamo ancora insieme, Ni.. non ci siamo ancora salutati- gli feci notare
-ah.. giusto..
-va tutto bene?
-eh? ah si.. credo..-disse grattandosi la nuca 
-vuoi entrare a bere un po' d'acqua?- gli chiesi.. Forse aveva preso un colpo di sole
-va bene, se non ti è di disturbo- scossi la testa e presi le chiavi dalla borsa poi entrammo. Andai in cucina e presi due bicchieri d'acqua gelata poi gliene porsi uno
-grazie- lo bevve tutto d'un fiato poi posò il bicchiere dietro di me sfiorandomi il braccio
-Ni cos'hai?-chiesi notando la sua espressione a quel piccolo contatto
-perchè continui a chiedermelo?
-sei strano.. non mi guardi mai negli occhi.. o se lo fai poi distogli subito lo sguardo
-non lo so.. non mi è mai successo!!- io invece avevo capito.. ma volevo che fosse lui ad arrivarci
-insomma-continuò- non so perchè non riesco a guardarti.. forse sei troppo bella e, magari c'è una forza divina che mi impedisce di farlo
-Ni, stai parlando a vanvera!
-lo so! però tu mi piaci e tanto.. non riesco a guardarti negli occhi senza perdermici dentro, senza rimanerne catturato.. è come se ci fosse una trappola dento alle tue iridi color cioccolato e devo stare attento a non caderci dentro se no è la mia fine.. non riesco non sentire un brivido che mi attraversa il corpo e sentire le farfalle volteggiare quando mi sorridi o mi parli.. amo quando arrossisci per qualcosa, magari un complimento e abbassi lo sguardo, amo dirti di guardarmi quando questo succede, amo quando ti mordi le labbra se non ti viene un esercizio, amo la tua risata così contagiosa, amo quando dici 'Ni', nessuno ha mai trovato un soprannome a causa della brevità del mio nome, amo quando mi guardi mangiare con due occhi sbarrati, insomma, diciamo che dopo tutto questo arrivo alla conclusione di essere proprio innamorato..- lo guardai mentre pronunciava quelle parole e sorrisi
- credo che siamo sulla stessa barca-i suoi occhi azzurri si sbarrarono e lo vidi sorridere come mai prima d'ora. Eppure era così.. 
- vuoi dire che anche tu.. ?- annuii arrossendo
-guardami!- sorrisi al pensiero di quello che mi aveva detto prima riguardo il fatto che amava chiamarmi per farmi incontrare i suoi occhi. Appena alzai la testa mi trovai le sua labbra che accarezzavano le mie, mentre le sue mani accarezzavano il mio viso. Quando mi lasciò per prendere ossigeno, gli sorrisi
- ti amo, Ni
-anche io!-mi ribaciò- domani usciamo?- risi appena
- certo.. ma stavolta porto io il dolce!!
-mettici tanti lamponi, però!!- guardai i suoi occhi pieni di luccichii strani e mi ci persi dentro, stavolta senza avere più paura di non riemergerci. Stavolta ero consapevole che quell'acqua non mi avrebbe fatto del male, in quell'aqua ero al sicuro come in nessun altro posto.. in quell'acqua ero sicura di non affogare!
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Miky Horan