Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: _Ash    12/06/2014    1 recensioni
Stringeva in mano una lettera il Caporale Rivaille, lo sguardo sempre freddo di chi ha visto troppi compagni morire, troppi amici persi, mangiati vivi dai titani, ora nient'altro che cadaveri nei loro stomachi, ossa dimenticate dal tempo, nomi come tanti altri soldati dimenticati e mai pianti come si deve.
La vita va avanti.
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Eren, Jaeger, Petra, Ral
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Good Bye Heicho – Quella lettera mai consegnata


Petra X Levi X Eren



« Prima che mi veda, volevo parlarle. Mi ha spedito questa lettera.

Mi ha scritto che lei apprezza le sue abilità a tal punto da renderla un membro della sua squadra e che le sarebbe sempre stata devota.

Beh, credo sia ancora ingenua dal momento che non considera come si senta suo padre.

Ecco, io...credo sia ancora presto per il matrimonio...è molto giovane, ci sono ancora tante cose che deve imparare.»


Era una notte splendida, di quelle da condividere il cielo e i propri pensieri con qualcuno molto vicino a te.

Ma quella sera, era serata di lutto, poiché la 57esima spedizione fuori dalle mura, fu un disastro; ancora una volta i Titani avevano avuto la meglio sull'umanità, e quella piccola vittoria ottenuta poco tempo prima,ovvero la riconquista del Wall Maria, non era stata che una mera illusione, una piccola e insignificante vittoria.

Si ripartiva da zero.


Stringeva in mano una lettera il Caporale Rivaille, lo sguardo sempre freddo di chi ha visto troppi compagni morire, troppi amici persi, mangiati vivi dai titani, ora nient'altro che cadaveri nei loro stomachi, ossa dimenticate dal tempo, nomi come tanti altri soldati dimenticati e mai pianti come si deve.

La vita va avanti.


Già, ma quando capiterà a te? Qualcuno ti piangerà? Avranno il tempo di celebrare una funzione per te? Si dimenticheranno per sempre di te? Il tuo corpo diverrà cibo per quei fottuti titani? Morirai invano?


Aprì la busta contenente la lettere che il padre di Lei gli diede,emozionato e del tutto ignaro che sua figlia era morta, ormai sicuro che Lei era salva.

Quando apprese la notizia, probabilmente se avesse potuto,pensò Levi, lo avrebbe volentieri strozzato e gettato in pasto ai titani.

E come dargli torto?

I suoi occhi scorrevano quelle lettere e frasi, scritte dalla sua scrittura pulita ed ordinata, parole troppo gentili per uno come lui, ogni riga era una stilettata al cuore, lo facevano sentire uno schifo.

In fondo era colpa sua se Lei non c'era più...o forse no.

Non sai mai se le tue scelte erano giuste o sbagliate, come non sai mai se alla sera tornerai a casa vivo, oppure non vi farai più ritorno.

Semplicemente dovevi vivere il giorno come se fosse l'ultimo.


...Sarò sempre fedele al mio Caporale, e lo seguirò ovunque lui vada. Anche se dovesse morire, io lo seguirei, poiché sento che il mio posto è dove ci sarà lui.

Combatterò per Lui, per me stessa e per l'umanità. Ecco perché decisi di arruolarmi nella legione esplorativa e non ringrazierò mai abbastanza Rivaille per avermi fatto entrare nella sua squadra; per me fu un grandissimo onore che porterò sempre nel mio cuore, e se un giorno dovessi morire, allora saprò che sarà per una mia negligenza, ma non avrò rimpianti, poiché la strada che mi sono scelta comporta anche questo rischio.

Ammiro il Caporale, e per me è un esempio e anche una persona a me molto cara.

Spero di riuscire a dirglielo, un giorno...”



I singhiozzi si fecero sempre più forti, ma Levi se ne accorse solo allora, interrompendo la lettura e sentendo qualcuno accasciarsi e abbracciarlo da dietro.

A Rivaille montò una rabbia tale, che ebbe quasi voglia di prendere a calci quello che aveva avuto il coraggio di leggere di nascosto quella lettera indirizzata solo a lui; si sentì spogliarsi della sua privacy, della sua corazza costruita in tutti quegli anni. Poi però quell'abbraccio caldo e genuino lo fece rinsavire un po', gli fece sentire un calore che mai aveva sentito in vita sua, allora il prurito alle mani cessò e la rabbia scemò pian piano, lasciando spazio a un briciolo di compassione; in fondo per quel moccioso era solo l'inizio, doveva ancora abituarsi ad amici perduti, compagni scomparsi e col tempo ci avrebbe quasi fatto l'abitudine.

Così accarezzò la testa che riconobbe appartenere ad Eren la testa nascosta nella sua spalla, mentre lui continuò a leggere, sentendo ormai la camicia umida per via delle lacrime di Eren.

Forse aveva bisogno di qualcuno con cui condividere, a modo suo, un po' del suo dolore; Eren poteva capire in parte come si sentiva.

Quando Levi finì di leggere la lettera, continuò ad accarezzare la testa di Eren che continuava a piangere, sentendosi in colpa per aver fatto la scelta sbagliata.





Questa piccola shot (sensza senso, lo so) mi è venuta vedendo quell'immagine. So che Levi come minimo lo spedirebbe a calci grodante di sangue se mai Eren si permetesse di fare una cosa del genere, ma ho voluto far condividere il dolore della perdita della Lev squad. ai due...

<3 ERERI <3 

Spero vi sia piaciuta comunque >.<













   
 
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