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Autore: Kestler    12/06/2014    2 recensioni
Sembrerà strano, ma il maschiaccio era diventato una giovane donna. I lineamenti del viso si erano fatti più dolci, i capelli venivano raccolti in complicate acconciature, ed ora si azzardava a portare degli orecchini.
L’unica abitudine che non aveva perso era quella di andare a cavallo e portarsi dietro arco a frecce. La libertà consisteva in questo per lei, sentire il vento sfiorarle il viso, cullarsi nel profumo della foresta e delle cascate…
Stendersi sulla spiaggia ed osservare il tramonto…
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elinor, Fergus, Merida, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un bellissimo panorama si mostra ai nostri occhi, un castello arroccato su di una montagna, l’alba che tinge le nuvole con delicati giochi di colori, c’è ancora la luna che lentamente sta svanendo nella luce…è tutto estremamente tranquillo, segno che gli abitanti del castello avranno un dolce risveglio…
Ma…
-MAMMAAAAAAAAAAAAAA!-una vocina fastidiosa iniziò a urlare-
-Oddio Merida che cosa è successo?-Elinor e Fergus entrarono nella camera della bimba-
-Ho visto un…un…-frignò la bambina portandosi le mani sul viso-
-Avanti! Cosa c’è, parla!-
-UN DRAGO!!!- i genitori si guardarono stupiti. Sapevano dell’esistenza di quelle creature, ma i draghi volavano in alto, com’era possibile che fossero arrivati fino al castello? Per ora era meglio che Merida non ne sapesse niente…-
-Oh! Suvvia bambina, i draghi esistono solo nel libro delle Fiabe del Nord, quello che papà ti legge prima di andare a dormire! Nessun drago potrà mai arrivare nella tua cameretta amore! Ma ora alzati, andiamo a fare colazione!-
 
Merida ormai non ricordava più niente di quella strana mattina della sua ovattata infanzia, aveva creduto a mamma e papà. I draghi non esistevano. Ma era proprio lì che si sbagliava.
Ormai le cose erano cambiate, la mamma non era più così protettiva, e le lasciava quel poco di libertà di cui ogni sedicenne ha bisogno. Sembrerà strano, ma il maschiaccio era diventato una giovane donna. I lineamenti del viso si erano fatti più dolci, i capelli venivano raccolti in complicate acconciature, ed ora si azzardava a portare degli orecchini.
L’unica abitudine che non aveva perso era quella di andare a cavallo e portarsi dietro arco a frecce. La libertà consisteva in questo per lei, sentire il vento sfiorarle il viso, cullarsi nel profumo della foresta e delle cascate…
Stendersi sulla spiaggia ed osservare il tramonto…
-Se solo potesse essere sempre così, adoro le sfumature dell’arancio e del rosso. Ma alla fine il cielo non è una tela tinta dei raggi del sole e della luna? Uhm… sono proprio poetica oggi, eh? Quasi quasi, vediamo se trovo una bella e smielata descrizione per quel ragazzo che sta volando in sella a quel drago…CHEEEEEEE!-
Hiccup a sentire l’urlo si precipitò sulla spiaggia, dove la ragazza era appena svenuta. Intanto il sole era all’orizzonte, quindi si vedeva tanto poco che niente. Hiccup accese un fuoco con dei rami trovati qua e là e l’aiuto di Sdentato.
Quando Merida rinvenne cacciò un urlo peggio di prima…
Hiccup le coprì la bocca con una mano e si presentò.
-SHHHHHHHHH! Fai silenzio! Vuoi che mi scoprano?-disse sussurrando-
-Scoprano? Sei fuggito?-disse la ragazza con aria di approvazione-
-Nooooooooooooo! Il mio regno si trova oltre il mare, e mio padre non mi permette di andare fuori dal regno, se non per andare a fare la ronda notturna, fino all’alba.-
-Allora ci troviamo nella stessa situazione. Padre ultra protettivo, eh?-disse piegando la testa di lato-
-Ma io non mi sono ancora presentato!- il fuoco mascherava il rossore del giovane, come aveva potuto dimenticare di presentarsi a una giovane signorina?- Mi chiamo Hiccup, vengo dall’Isola di Berk e sono il primogenito del capo-villaggio.- disse con tono principesco esibendosi in un terribile inchino-
-Il piacere è tutto mio messere, io sono la principessa Merida, del clan Dun Broch- fece la principessa imitando il giovane-
-Si rimisero a sedere e iniziarono a parlare della luna e delle stelle, delle comete e dei pianeti…fu una serata meravigliosa. Quando si presentarono i primi timidi raggi del sole, Hiccup dovette andare, ma prima riaccompagnò la principessa al castello, facendola entrare dalla finestra. Si diedero appuntamento sulla spiaggia per la sera stessa e poi Merida andò a dormire.-
In questo modo passarono i giorni e le settimane, e le conversazioni tra i due sembravano non voler finire mai, tanto che ogni mattina era difficile salutarsi.
-Mi sa che mi sto affezionando troppo a quella ragazza…voglio dire, è sicuramente meravigliosa ma, mio padre non mi consentirà ancora per molto di venire qui…devo confessarle il mio amore immediatamente…-
-Infatti Hiccup non era lì per la ronda, ma perché aveva detto al padre che andava a trovare la ragazza che gli piaceva tanto… Il padre-e questo sembrò molto strano a Hiccup- aveva acconsentito e il giovane era libero di andare dove voleva, forse perché l’uomo sperava che il figlio avrebbe chiesto in moglie la ragazza.
Una sera Hiccup si vestì meglio che poté, infondo aveva promesso un ballo a Merida-
La fanciulla sembrava fosse stata vestita dall’oceano in persona, un abito verde acqua di un tessuto liscissimo le scivolava fino ai piedi, che erano nudi e piani di sabbia.
Hiccup dal canto suo aveva indossato- su consiglio di Astrid- una giacca morbida di colore verde, pantaloni blu e…non aveva indossato le scarpe- era sfuggito dalle grinfie di Astrid appena in tempo-
La sera risplendeva di luci, i clan erano ritornati per il fidanzamento di Merida e si stava festeggiando. A ritmo della musica i due giovani iniziarono a danzare…
-Sai Hiccup…questa musica è per il mio fidanzamento…ma io non voglio, a me piace un ragazzo e non mi danno la possibilità di amarlo…-
-Anche a me piace una ragazza, infatti il mio clan è venuto qui stasera perché io la possa chiedere in moglie- a sentire questo Merida abbracciò ancora più forte il ragazzo e gli disse…-
-Le ragazze di solito non si dovrebbero dichiarare, ma…- non fece in tempo a finire la frase che Hiccup si era inginocchiato e stringeva la mano di Merida-
-Mia cara principessa, il suo pretendente è qui oggi per dirle che la ama più della vita stessa e che gradirebbe passare questa con lei dato che la ama-
-Mio caro principe, non aspettavo altro!-
-Devo supporre che sia un si!-
-SI!!- e detto ciò gli diede un bacio, uno di quelli che Hiccup ricorda ancora, perché sarà per sempre indelebile nella sua mente.-
E vi lascio immaginare i festeggiamenti che ci furono dopo il fidanzamento! Avreste dovuto esserci!

 
Angolo autrice: 
Mi autocommisero per il nuovo "capolavoro"! Adesso avrei bisogno di alcune recensioni per sapere come scrivo e se faccio tanto schifo!
Grazie! 
Un bacione! La vostra Kestler
 
 
  
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