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Autore: ely91    30/12/2004    2 recensioni
E’ il tuo cuore che devi ascoltare Anche se gli anni hanno Già parlato per te Perché niente è concluso davvero Se tutto questo non lo vuoi tu...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-vieni dallo zio, Sirius

To understand the love: a sweet torture.

 

-Vieni dallo zio, Sirius!-

il piccolo bambino che correva felice per il giardino, affondò tra le braccia di suo zio Harry. Aveva solo 23 anni, eppure si sentiva tanto vecchio…

in effetti Ron aveva trovato l’amore con Hermione, si erano sposati, avevano avuto un figlio…ma lui? Lui che fine aveva fatto? Era ancora un giovane scapolo eppure sentiva il bisogno di trovare l’amore…

-Harry!-

il ragazzo si voltò di scatto; a guardarlo c’era una scapigliata Ginny che teneva in equilibrio tre vassoi pieni di tramezzini.

-che ne diresti di darmi una mano?- chiese sarcastica lei, quando vide che Harry la osservava sorpreso. Il ragazzo si riscosse dai suoi pensieri e corse ad aiutare Ginny. In un angolo, Ron ed Hermione si stavano baciando. Basta, ora era davvero troppo!

-potreste smetterla di amoreggiare e potreste per favore darmi una mano?- borbottò Harry, cupo.

Hermione arrossì, ma accettò la proposta.

Sirius correva su e già con in mano la bacchetta di suo padre. Aveva solo due anni quel piccoletto…

 

Ginny era stufa di essere la serva di suo fratello. Ogni qual volta c’era una riunione di famiglia lei era sempre quella che prestava la casa, cucinava e preparava. Lei! Solo perché era single, cosa di cui il fratello ancora si compiaceva, tutti credevano che non avesse mai nulla da fare! Eh, già, magari fra un po’ avrebbe dovuto fare anche da baby-sitter al piccolo!

Finita Hogwarts si era laureata come Medimaga e aveva anche i turni all’ospedale, a volte. Senza contare i suoi problemi di cuore: ragazzi decenti? Neanche a pagare! Certo, c’era ancora…ma tanto aveva perso le speranze da un bel po’ di anni.

-cosa fai Ginny!- la rimproverò il fratello Ron, che seduto sull’erba osservava la sorella correre su e giù come una dannata per preparare il pranzo. Neanche si era accorta che aveva rovesciato un vassoio…

 

Harry venne richiamato dall’urlo di Ron e si accorse che Ginny aveva mandato a benedire i sandwich al formaggio. Sospirò e accorse per aiutare la ragazza.

-Ehi, ci sei, Gin?!- fece Harry, muovendo la mano in direzione della ragazza.

-oh, si!- si smosse lei e cominciò a pulire. Harry si girò e sorprese Hermione in un atteggiamento materno. Aveva Sirius in braccio e lo coccolava, facendolo ridere. Non seppe perché, ma Harry provò un moto di malinconia. La sua vita non era tanto divertente. Certo, ora era un Auror e passava gran parte della giornata al Ministero, ma…poi tornava a casa e non aveva nessuno da salutare…nessuno da abbracciare, baciare… non si ricordava neanche con quante ragazze era stato, eppure nessuna pareva fatta per lui…

 

-Tuti maggiare!-

urlò Sirius quando intravide la tavola addobbata da una più che irritata Ginny.

Almeno uno di loro era contento…

Si sedettero al tavolo di legno, Ron ed Hermione che ignoravano completamente Harry e Ginny, avendo occhi solo per il loro bambino. Ginny prese posto accanto a Harry.

-Mi passi quel coso della maionese?- sbottò rivolgendosi a Harry e agitando la mano in direzione del barattolo.

-ok.- aveva mugugnato Harry, passandole la confezione.

-come…come va lì…al Ministero?- chiese Ginny, tanto per fare conversazione.

-oh…va. E all’ospedale?-

-Va.-

il silenzio calò su di loro. in lontananza si udivano le voci fuori campo di Hermione e di Ron che cercavano di sfamare Sirius.

 

Dio che imbarazzo! Avrebbe potuto benissimo decidere di starsene a casa, avrebbe potuto dire a Ron –no grazie- invece di accettare quell’invito.

Non bastava dover soffrire in silenzio, ora doveva anche partecipare a quelle imbarazzanti scenette di silenzio tipiche degli adolescenti. Guardò i capelli di Ginny svolazzare qua e la e poi vide gli occhi azzurri della ragazza scontrarsi con i suoi.

Fu un attimo.

- sei carina stamattina- sibilò Harry a Ginny.

 

La ragazza strabuzzò gli occhi. Ma cosa diavolo aveva detto quel bastardo?Dopo anni di nulla più completo ora, all’improvviso, gli ormoni di quel maledetto si erano risvegliati? Una risatina piena di rancore le scivolò dalle labbra quando guardò il ragazzo che fin da piccola aveva bramato…era ancora bellissimo!

Ginny non riuscì a rispondergli nulla. Si limitò a contraccambiare con un –Anche tu.- Chissà, forse con quella frase avrebbe potuto far nascere nuovi sensi nella mente del ragazzo…

 

Harry strabuzzò gli occhi al solo udire la risposta di Ginny. Stavano solo giocando a farsi male. O forse no. Era comunque troppo presto per dirlo. Fece un sorriso storto e si finse impegnato a trangugiare il suo panino, non potendo esimersi, però, dal lanciare maliziose occhiatine ad una Ginny visibilmente in imbarazzo. Però… tutto sommato era carina…che cretino che era! A pensare quelle cose sulla sorella del suo migliore amico. Eppure prima riuscivano a parlare liberamente…perché ora, all’improvviso era nato quel blocco? –Zio dami pane!- ordinò Sirius a Harry che sorrise e passò un pezzetto di pane al nipote.

 

Stessi occhi verdi, stessi capelli tremendamente sexy, stessa espressione da “bello e dannato”, con una barba appena accennata che non poteva non migliorare le cose. Vedendo che tutti i suoi “ospiti” avevano terminato di inghiottire tartine e panini Ginny si alzò sospirando, cominciando a sparecchiare. –Ti aiuto…- la voce di Harry le arrivò all’orecchio con un leggero ritardo. O gli piaceva farsi male, o lei era la solita illusionista destinata a collezionare delusioni. Lui si stava solo divertendo a provocarla. – Ok, prendi anche quella roba- gli ordinò fredda Ginny, giurando a se stessa di NON perdere il controllo.

Arrivarono in fretta nella silenziosa cucina e Ginny cominciò a prendere i piatti puliti con le mani che le tremavano, conscia della strana presenza di Harry che aleggiava dietro di lei.

 

Harry si era reso conto di stare agendo senza l’ausilio del suo cervello. Stava accedendo tutto così in fretta che dubitava sarebbe riuscito a fermarsi…e infatti…passarono pochi attimi che Harry prese Ginny per un polso e la fece girare richiamandola quasi violentemente a sé. Quando si ritrovarono l’uno di fronte all’altra, Harry baciò Ginny, così, d’istinto, e la ragazza non seppe opporsi. Fu un bacio lento, profondo, che ad ogni passo diveniva sempre più doloroso. Era come una tortura…una dolce tortura…a cui però nessuno di loro osava opporsi.

 

Ginny si faceva più audace ad ogni passo anche se ogni secondo le costava una fitta al cuore. Alla fine, la ragazza si scostò e abbassò lo sguardo, non osando però allontanarsi  da Harry. Il ragazzo sembrava aver perso l’uso della parola. Ginny, d’altro canto, non capiva più nulla. Avrebbe ripreso subito a baciarlo, ma un qualcosa la frenava, come se avesse avuto bisogno di un segnale, di un annuizione.

Harry ancora non parlava. E i secondi passavano.

 

Sentiva che era qualcosa che avrebbe dovuto fare da tempo. E ora l’aveva fatto. Eppure lo stupiva il fatto che si era accorto solo ora che Ginny era la ragazza che con un solo bacio gli aveva regalato le più varie sensazioni: dal piacere all’amore, dal rimorso al dolore, trascinandolo in un eccitante delirio…

E ora rimaneva zitto. Rimaneva zitto perché voleva essere ben cosciente di quello che aveva fatto e di quello che probabilmente stava per fare… 

 

Sai a volte il cuore ci parla meglio

Di qualsiasi altro cervello

È come un’antenna

Che capta tutte le vibrazioni del nostro animo

E le trasforma in azioni,

creando in noi le devastanti seppur magnifiche conseguenze.

Ma qualsiasi cosa ti capiti…

 

Harry si abbassò di qualche centimetro per raggiungere le labbra di Ginny. Fu così che nacque un nuovo bacio…ma stavolta non fu un bacio destinato a sprofondare nell’ abisso dei sensi di colpa, ma fu un bacio ricco di sentimenti intensi, puri e splendidamente piacevoli.

 

…Ma qualsiasi cosa ti capiti…

…ascolta sempre il tuo cuore…

 

L’inizio di una nuova vita. Di un nuovo amore.

Ginny abbracciò Harry e i suoi piedi li portarono nella camera da letto della ragazza dove sbocciò la rosa più bella…

 

E’ il tuo cuore che devi ascoltare

Anche se gli anni hanno

Già parlato per te

Perché niente è concluso davvero

Se tutto questo non lo vuoi tu.

 

 

FINE   

 

 

NDA: eccomi! Sn tornata! Qst fic è nata davvero x caso…spero vi piacerà…

Vi rimando alle mie due fic a chap:

Mistery

E

Harry Potter and the half blood prince di cui ho già una decina di chap che aspettano solo di essere inseriti… tutto dipenderà dalla vostra volontà di far muovere le manine sulla tastiera x commentare! Graaaaaaaaaazie!

 

  
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