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Autore: Xecestel    12/06/2014    1 recensioni
Incredulo provò a guardare da dentro la fessura da cui sarebbe dovuta uscire la sua colazione e verificò suo malgrado ciò che già sapeva. In un impeto di nervosismo sbatté con forza il brik sul tavolo e appoggiò la testa su una mano. Chi voleva prendere in giro? Era nella più totale ansia.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che fatica, pensò alzandosi faticosamente dal letto.
Spense la sveglia e si stropicciò gli occhi, prima di guardare l'orario. Le 6:30 del mattino.
Si alzò in piedi e grattandosi la schiena si diresse con passo lento e pesante verso la cucina, per fare colazione. Il mio primo esame, si disse prendendo dei cereali e una ciotola, chissà cosa succederà. Pose tutto su un tavolo e aprì il frigo alla ricerca di un contenitore di latte. Era rimasto l'ultimo, pensò che la giornata cominciava col piede giusto, quantomeno. Tornò a sedere e capovolse il cartone sulla ciotola. Vuoto. Incredulo provò a guardare da dentro il buco da cui sarebbe dovuta uscire la sua colazione e verificò suo malgrado ciò che già sapeva. In un impeto di nervosismo sbatté con forza il cartone sul tavolo e appoggiò la testa su una mano. A chi voleva prendere in giro? Era in totale ansia.
Come sarebbe andata? Era la sua prima volta, e se avesse combinato qualche pasticcio cosa sarebbe successo? Mandò giù una manciata di cereali asciutti e si alzò dal tavolo dirigendosi in bagno. Ci sarebbero state persone che non aveva mai visto prima! Lo avrebbero tenuto d'occhio per tutto il tempo, ne era sicuro, e l'avrebbero giudicato per ogni piccolo errore commesso! Bagnò lo spazzolino da denti, pose su di esso il dentifricio e cominciò a lavarsi. Maledizione, l'ansia gli rendeva tutto così difficile, quasi tremava! Guardò l'orologio in bagno, erano già quasi le 7, era meglio sbrigarsi o non avrebbe fatto in tempo ad arrivare a scuola da dove si trovava!
Si sciacquò la bocca e tentando di trattenere i brividi si vestì più rapidamente che poté e recuperò tutto ciò che gli serviva: le chiavi, una penna, il cellulare e un libro da leggere nell'attesa dell'inizio dell'esame, che poi avrebbe lasciato sulla cattedra senza problemi. Corse fuori ed entrò in macchina. Come sempre accade quando si ha fretta, al primo tentativo l'auto si rifiutò di accendersi. Merda! Ti prego, se mi tradisci adesso sono finito! Pensò disperato rivolgendosi alla macchina. Al quinto tentativo, il motore si avviò e poté tirare un sospiro di sollievo.
A causa del traffico, arrivò a scuola alle 8 in punto, appena in tempo per l'anticipo necessario a far sistemare il tutto per l'esame. Distrattamente salutò la commissione si diresse al piano che gli era stato assegnato. Era sudatissimo, non aveva mai sentito tanto caldo in tutta la sua vita, probabilmente, anche se ovviamente era consapevole che l'ansia ci mettesse del suo. Pose il libro sulla cattedra e prese posto, gli altri erano già tutti seduti e aspettavano solo lui. Tirò un sospiro di sollievo e guardò per qualche secondo il soffitto senza dir nulla, cercando di sgomberare la mente e dimenticando dove si trovava. Proprio in quel momento, giunsero le fotocopie delle tracce del tema di italiano.

“Bene, ragazzi”, disse “Ora vi consegnerò le tracce del tema”.

   
 
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