Era una tranquilla giornata estiva e Naruto e Sasuke erano, come al solito, ad allenarsi nel bosco. Questo era infatti un posto tranquillo, lontano dalla città e dai suoi abitanti. Nell’aria si respirava la fresca brezza che proveniva dal mare e si sentivano, in sottofondo, gli uccellini che cantavano e molti altri animali che vivevano lì. "Sei già stanco pivellino?" Disse Sasuke rivolgendosi a Naruto. "Per niente" rispose questo con aria seccata. Il tempo passò e intanto scese la notte. "Sarebbe meglio rientrare" disse Sasuke. "Tu intanto vai, io rest-" Naruto non ebbe il tempo di completare la frase che cadde a terra, svenuto.
Quando riprese conoscenza si ritrovò in una casa sconosciuta. Era la casa di Sasuke. "Finalmente ti sei svegliato!" disse una voce a lui familiare. Naruto si voltò e vide Sasuke . "Tieni" disse, porgendogli il bicchiere d’acqua che teneva in mano. Naruto si alzò a fatica e prese il bicchiere d’acqua. "Sai" continuò Sasuke "Non dovresti esagerare durante l’allenamento, così finirai con l’ammalarti". "Sto benissimo" rispose Naruto, seccato.  Ma quando fece per alzarsi, ecco che crollò sul pavimento. Sasuke non sapendo cosa fare lo portò da Tsunade che appena lo vide si accorse che stava molto male. Aveva la febbre molto alta e non sapeva se avrebbe superato la notte. Lo trasferirono con urgenza all’ospedale dove fu ricoverato. Sasuke e Sakura stettero lì  tutto il giorno ma giunta la notte, la stanchezza ebbe il sopravvento. Ad un certo punto però Sasuke fu svegliato da un brutto presentimento e si accorse che Naruto non respirava più. "Infermieri, infermieri" urlò Sasuke svegliando anche Sakura. "Il mio amico non  respira più, presto aiutatelo!" Subito una squadra di infermieri e dottori accorse. Farfugliavano fra di loro cose come codici o forse erano solo medicine, in ogni caso Sasuke e Sakura non capivano niente. Naruto venne portato d’urgenza in sala operatoria su una barella. Sasuke e Sakura la segiurono fin dentro la stanza dopo di che dovettero farsi da parte per far largo ai dottori.L’intervento durò sei ore. Quando i dottori uscirono dalla sala,  avevano un’aria decisamente triste. "Come sta Naruto?" disse Sasuke al primo dottore che vide. "Se vi sbrigate, avrete qualche minuto per digli addio". Nel sentire quelle parole Sasuke rimase sconvolto, entrò di corsa nella sala operatoria e lo vide, vide il corpo dell’amico su una barella: era ancora vivo ma respirava a mala pena. Gli corse incontro e scrollandolo disse "Svegliati testa quadra" ma niente. Sasuke iniziò a gridare cose senza senso a Naruto sperando nel suo risveglio, avrebbe voluto confessargli i suoi sentimenti ma orami era troppo tardi, si avvicinò e per un attimo le sue labbra vennero a contatto con quelle di Naruto. "L’ho sempre saputo" disse una vocina flebile. Veniva da Naruto che aveva ripreso conoscenza. "Anche io ti amo, Sasuke" continuò. Detto questo spirò definitivamente. Sasuke si abbandonò ad un pianto disperato, non gli importava di rendersi ridicolo, non gli importava del parere degli altri, non più ormai. Aveva perso Naruto, la cosa, per lui, più preziosa al mondo.