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Autore: nihil no kami    12/06/2014    5 recensioni
Quando mio padre creò il mondo io fui il primo.
Emersi dall'oscurità del vuoto cosmico con ali nere di pece e occhi come stelle cremisi.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Quando mio padre creò il mondo io fui il primo.
Emersi dall'oscurità del vuoto cosmico con ali nere di pece e occhi come stelle cremisi.
In pochi istanti i miei fratelli apparvero al mio fianco. Il respiro dello spazio ed il battito del tempo.
Servi senza intelletto.
Con il suo aiuto tesserono gli ultimi dettagli nella maglia della realtà, prima che il creatore vi infondesse la vita. Io rimasi immobile.
Il loro lavoro fin da subito colse la mia attenzione, con la bellezza dei suoi dettagli, l'armonia delle forme, la vita serena dei suoi abitanti.
Mio padre giostrò le vite delle sue creazioni dall'alto della sua posizione, dalla nascita alla morte.
Loro, intrappolati in quella piccola realtà tridimensionale non ebbero mai la consapevolezza della loro natura di bambole prive di libero arbitrio.
Fino a quando io non immersi la punta delle mie ali nel mondo e feci loro il dono dell'oscurità:
Come si contorsero quando la malattia ed il dolore pervasero i loro corpi
Quando la paura e il dubbio si insinuarono nelle loro menti
Dubitarono ogni cosa.
Alzarono gli occhi al cielo e invocarono il nome di mio padre
Li accolsi con il mio sorriso purpureo.
Conobbero l'odio e il dolore
L'amore e la felicità divennero ancora più dolci.
Conobbero il mondo nella sua interezza, sia il bene che il male.
Così furono liberi.
Mio padre mi esiliò per il mio atto di ribellione.
Mi costrinse a osservare per tutta l'eternità quello che avevo fatto.
Vegliai sullo scorrere delle vite mortali da dietro le sbarre metafisiche della mia prigione.
Abbandonati a sé stessi dai loro dei, disgustati da un lavoro contaminato.
Quelli che prima erano giorni divennero anni, poi secoli ed infine millenni.
Non provai mai noia
Ne rimpianto.
Perché sin dall'inizio seppi che seppure intrappolato in questo mondo distorto
Senza tempo e senza spazio
Senza ordine e senza vita
Avrei sempre avuto coloro
Con cui condivisi il mio dono
Io, Giratina, sono libero. Così come i miei bambini.
  
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