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Autore: Tomii    13/06/2014    0 recensioni
Dopo tutti questi anni ho ancora paura del temporale.
Dopo tutto quello che è successo, ho ancora paura del temporale.
Lampi, tuoni, fulmini, sembra che la guerra sia ancora in corso, anche se è già finita da un pezzo.
E lì, dove cielo e mare si uniscono in un solo orizzonte, inizia la mia storia.
Genere: Drammatico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo tutti questi anni ho ancora paura del temporale.
Dopo tutto quello che è successo, ho ancora paura del temporale.
Lampi, tuoni, fulmini, sembra che la guerra sia ancora in corso, anche se è già finita da un pezzo.
E lì, dove cielo e mare si uniscono in un solo orizzonte, inizia la mia storia.


Era l’alba di una bellissima giornata di dicembre.
Io e Kasy stavamo tornando a casa da una delle solite notti in bianco, l’i-pod sparato al massimo nelle cuffiette che dividevamo.
Io con in mano una bottiglia di Jack Daniel’s e lei con un pacchetto di Malboro e un accendino, ne accende una e me la passa, poi ne sfila un’altra dal pacchetto, la accende e inizia a gustarsela come fosse l’ultima.
-  Sai, dovremmo smetterla di ubriacarci e fumarci un pacchetto al giorno di sigarette, sai com’è, quella storia del cancro ai polmoni- le dico.
- Smettila di sparare cazzate, Christopher, tanto dobbiamo morire lo stesso, sigarette o no.-
- Beh, in effetti hai ragione, ma vorrei vivere un po’ di più di te, quindi da domani niente sigarette per me, voglio dire, non troppe almeno! E non chiamarmi Christopher, lo sai che non lo sopporto.-
Ride. – Sì, ok, Chris, con questo sono cinque volte che lo dici, anzi sei! E’ sempre la stessa storia: fumi, dici di smettere, smetti e poi ricominci. Prova a incantare qualcun altro!
Come darle torto, è la pura verità, ma questa volta sono motivato a cambiare, non so nemmeno io il perché.
– Ti ho detto – dico scandendo bene ogni singola parola – Che questa volta smetto, non più dieci al giorno, solo tre: mattina, dopo pranzo e dopo cena. Non so perché, ma mi sento molto motivato questa volta, chissà, saranno gli spiriti indiani che lo vogliono! -
Ride di nuovo. – Ma se gli indiani fumavano come degli ossessi quell’aggeggio della pace! -
- “L’aggeggio della pace”, oddio, vorrai dire il calumet?-
- Esattamente quello -
- Beh, ecco, io ne fumerò tre...per la mia pace! – dico sottolineando “mia” e ridacchiando.
- Comunque, oggi niente scuola, eh Chris? – mi chiede.
- Ti pare? Sono le sei del mattino, siamo in spiaggia, mezzi ubriachi, tutti sfatti, con delle borse sotto gli occhi che tra un po’ calpesto con le scarpe e tu, Kasy mi chiedi se andiamo a scuola? Ragiona! Oggi facciamo uno strappo, come ieri d’altronde, e l’altro ieri, e il giorno prima ancora, ma da Lunedì meno fumo, meno alcol, meno notti in bianco e più scuola. – affermo convinto.
- E come mai tutto questo interesse improvviso verso la scuola? Hai bisogno di cioccolato? Soldi? Favori? – Chiede. Mi conosce troppo bene.
- Tutte e tre le cose, ma devo anche passare il primo quadrimestre con la sufficienza almeno, altrimenti volano le ciabattate a casa mia, e pure a casa tua. -

Gli studenti della scuola superiore più scartata della città vedevano Kasy e me come due divinità, come se dovessero fare tutto quello che desideriamo. Forse perché lei ed io eravamo gli unici “diversi” dalla massa in quella scuola: io, l’unico con i capelli biondo cenere fino alle spalle alla emo, pieno di tatuaggi e piercing, con l’aggiunta che andavo in giro sempre con due strisce nere su ogni guancia a mo’ di indiano in battaglia e lei, l’unica con i capelli rosso fuoco fino a sotto le spalle, coperta da un impasto di cipria, fondotinta e fard che la rendevano ancora più bella e gli occhi neri come un panda.
Bastava chiedere un piccolo prestito e tutti mi offrivano dei soldi, le ragazze portavano puntualmente del cioccolato per me nel caso mi facessi vedere a scuola perché chissà come mai si era sparsa la voce che io adorassi il cioccolato, quello al latte per intenderci e poi c’erano sempre i soliti sfigati che volevano entrare nella mia lista di amici e quindi erano pronti a fare qualunque cosa per me.
Forse avrei dovuto dire che la mia lista di amici comprendeva me, Kasy e ancora me, ma era troppo bello approfittarsene, avere soldi, cioccolato e favori gratis, quindi lasciai correre.
Arrivammo a casa quasi investendo il vicino con le ruote del motorino. Kasy continuava a tracannare senza pietà il Jack Daniel’s rimasto nella bottiglia, facendola sembrare più ubriaca di quello che era agli occhi del vicino quasi investito.
Entrato in casa stappai il biglietto con scritto su “Dormo da Kasy, niente paura, ritorno dopo scuola, Chris :)”e sperai che ci avessero abboccato come sempre.
Non potevo essere scoperto: era sabato e avevo promesso a me stesso e a Kasy di andare a scuola da lunedì fino alla sufficienza in tutte le materie, non potevo essere scoperto e sorbirmi una ramanzina alla Sandy Cohen di O.C. , il mio telefilm preferito, anzi, avrei fatto bene ad andare subito a dormire per svegliarmi per le 14.45, giusto il tempo per un caffè e poi uno spuntino davanti alla tv per vedere le repliche delle repliche di O.C. .
Dissi a quella specie di ornitorinco addormentato sul mio letto che una volta arrivati i miei genitori a casa avrebbe dovuto seguire quello che dicevo e assecondarmi. Rispose un mezzo si e borbottò un “Lasciami dormire coglione” che accolsi come un “Buonanotte, ci vediamo alle tre di oggi pomeriggio”.
Mi accasciai vicino a lei sul letto ed entrai in un coma profondo.


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*Tan-tan-taaaaaaan!*

Rieccomi! Sono ancora vivo!
Ogni tanto scompaio per qualche mese, ma poi risorgo!

Giusto due appuntini per voi <3
- se dovete proprio commentare la storia (FATELO. <--notate il punto fermo. u.u) almeno fatelo con un commento decente e non con "Bellissimaaaaaa" o "Fai schfoooooo" che poi mi arrivano come messaggi e non appaiono come recensioni! Sforzatevi di scrivere due paroline e fate una critica sufficiente! :D

- Visto che anche se lo ripeto a valanga quando rispondo nei messaggi voi lo ignorate, lo scrivo qua: IO SONO UN UOMO.
anche se ormai c'è il dogma che su EFP ci siano solo ragazze, io annullo il dogma ripetendolo per la millesima volta: non sono una ragazza.

Grazie per aver letto fino a qua!
Al prossimo capitolo!
  
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