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Autore: _Giuls17_    13/06/2014    4 recensioni
" Tris è morta e lui è vivo.
Tris è morta mentre lui può ancora bearsi della luce del sole e del vento che gli scompiglia i capelli.
Tris è morta e lui è morto con lei quel giorno."
[Spoiler per chi non ha letto Allegiant ]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Four/Quattro (Tobias), Tris
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Si sveglia di notte urlando, Tobias, i cui incubi lo accompagnano ogni notte, da tre anni a questa parte.
Si sveglia e avvicina le gambe al petto per calmare i battiti del suo cuore che vanno troppo veloci, anche per un ex Intrepido, chiude gli occhi e lascia uscire l’aria e anche una lacrima.
Ogni sera Tobias sogna Tris, i suoi capelli che da lunghi erano diventati corti nell’ultimo periodo, i suoi occhi pieni di vita, e il corpo minuto.
La sogna ma ogni volta crede di averla davanti a se, crede che sia ancora con lui a fargli compagnia nel percorso che molti chiamano vita, ma Tobias non ha ancora capito che Tris non tornerà più.
La sua Tris è morta per salvare il fratello, la sua Tris ha sacrificato la vita per un bene più grande, per il bene di tutti.
Ma questo Tobias non riesce ad accettarlo ed allora stringe i pugni fino a sentire dolore, fino a sentire le unghie conficcarsi nella carne e il sangue scendere lento, inesorabile.
Quella è l’unica medicina che si concede, l’unica che gli ricorda che il viso di Tris non è reale, perché lei è morta e lui non potrà più abbracciarla o baciarla. Non potrà più dirle quanto l’amava e litigare con lei, perché lei è morta e lo ha lasciato solo.
È questo che Tobias non riesce a sopportare: Tris lo ha lasciato solo.
Nonostante lo scorrere del tempo non è mai riuscito a dimenticarla, nonostante fossero passati tre anni a Tobias sembra invece che sia ieri il giorno che l’ha vista sdraiata in quel lettino, fredda e pallida, come la morte.
Perché lei è morta e lui ha dovuto spargere le sue ceneri, per lei, per il loro amore, ma questo non l’ha aiutato a stare meglio, ha contribuito a creare quel muro che adesso circonda ciò che rimane del suo cuore.
Tobias alza gli occhi verso la finestra e vede che la luna è alta nel cielo, la stessa luna che era con loro sulla ruota panoramica o quella sera che avevano abbandonato la recinzione, la stessa luna che li ha assistiti la sera cui si sono detti addio.
Ma per lui era un arrivederci, perché per lui Tris non sarebbe dovuta morire, non per un fratello che non l’amava come l’amava lui, non avrebbe dovuto lasciarlo solo.
Stringe ancora i pugni e chiude gli occhi, quel mondo senza lei gli fa troppo male, e sente il suo cuore soffrire, cadere in pezzi ogni giorno, tutti i giorni.
Tris è morta e lui è vivo.
Tris è morta mentre lui può ancora bearsi della luce del sole e del vento che gli scompiglia i capelli.
Tris è morta e lui è morto con lei quel giorno.
Tobias non è mai sopravvissuto a quel giorno, se lo ripete ogni giorno ma sa che sta mentendo, sa bene che lui è vivo e può ancora vivere se solo lo volesse.
Se solo volesse potrebbe riprendere in mano la sua vita e rendersi utile per la nuova società, ma Tobias non vuole tutto quello. Non vuole una casa nuova, una macchina, un ufficio o una madre se Tris non può stare con lui, se non può bearsi anche lei di quella vita.
Tobias vuole Tris, Quattro vuole Tris, più della sua stessa vita.
Rilassa i pugni e vede il lenzuolo macchiato, non gli importa, non quella notte almeno, e forse neanche per quelle successive.
Si alza dal letto ed esce dal suo alloggio, quello che aveva negli Intrepidi, lo stesso alloggio dove hanno dormito assieme, dove lui ha portato Tris per farla sentire al sicuro, ma anche quel posto per lui non ha più alcun significato è freddo come il suo cuore.
Perché Tris è morta e lui no.
Così senza neanche pensarci arriva nel posto dove si sono dati quel primo bacio, quel bacio che appare nella sua mente come un ricordo sbiadito e poco chiaro, ma che penetra nel cuore, perché lui ricorda.
Ricorda com’era il sapore delle lebbra di Tris, ricorda la loro morbidezza e consistenza, ricorda come lei schiude le labbra per permettere alle loro lingue di trovarsi e di come il suo corpo combacia bene col suo, anche quella sera che hanno fatto l’amore.
Quell’unica sera che hanno lasciato da parte il mondo.
Tobias lo ricorda bene perché riesce ancora a sentire quel dolore, perché lui è vivo, ma solo a metà. Tris si è portata via il resto e lui non può più vivere così, non riesce più a vivere in un mondo dove lei è morta.
Guarda la strada che ha percorso dal Pozzo per arrivare alla fine dello strapiombo e riesce quasi a vedere lui e Tris che camminano mano per la mano fino al posto dove lui è adesso, riesce quasi a sentire la sua mano stringere quella di Tris, il suo respiro e il suo della sua voce.
No, quello lo sta dimenticando.
Dopo tre anni, Quattro, non ricorda bene il suono della sua voce, quello con cui lei gli sussurrava di amarlo o quando lo alzava per litigare con lui, non ricorda neanche se le mani gli sudavano quando stringeva quelle di Tris, non la ricorda più.
Perché Tris ha deciso di lasciarlo ed è morta.
“Basta.”
È questa l’unica parola che esce dalla sua bocca, basta a una vita di solitudine, basta a una vita di ricordi, basta a una vita senza Tris.
Un passo, manca un solo passo per poi chiudere gli occhi e riabbracciare Tris e solo allora, Quattro, sorride.
Sorride perché sa che rivedrà la sua Tris, la vedrà di nuovo felice, sorridente e piena di vita, sa che potrà di nuovo amarla e farla sentire a casa, sa che potrà di nuovo amare.
Perché una vita senza Tris per lui non valeva niente, perché anche lui era morto, perché Tris l’ha lasciato solo.
Un passo per Quattro, un passo per Tobias, fa quel passo, sente la terra mancare sotto i suoi piedi, sente il vuoto e poi l’acqua lo avvolge e molto presto tutto diventa buio.

 
Non so esattamente cosa sia uscito dalla mia mente,
so solo che era la serata giusta per scrivere su di loro.
Ci pensavo da molto e la fine di Allegiant, mi ha 
lasciato l'amaro in bocca e non ho avuto il coraggio di scrivere su
Tris, fino ad oggi.
La sua morte è l'unica cosa che non abbia accettato, l'unica
che speravo potesse essere evitata.
Mala la Roth ha deciso il contrario, non giudicatrmi per questo finale
veramente trsite, sentivo che doveva andare cosi.
XOXO
   
 
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