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Autore: ciredefa    13/06/2014    3 recensioni
{ Dal testo }
Magnus ridacchiò, e si ritrovò a sorridere involontariamente. Si sporse su di lui, e gli prese il mento, "Qui c'è qualcuno che fa l'invidioso, eh?" lo provocò.
"Io non sono invidioso" affermò risoluto, spostando il viso dalle mani dello stregone. "Tsé, come se fossi invidioso di non avere un utero. Ricordo quando Isabelle ebbe il primo ciclo, le notti passati insonni a sentire i suoi lamenti non me le dimenticherò mai" ed ecco di nuovo, quella punta di disgusto.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Clarissa, Jace Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Matryoshka.
Fandom: Shadowhunters/The Mortal Instrumets.
Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Clary Fray e Jace Lightwood ( solo citati ).
Coppie: Malec, clace ( accennata ).
Genere: Slice of life, slash.
Parole: 802 ( ftw ).
Note: Credo che per scrivere questa breve OS avrei dovuto aspettare CoHF, però ehi, non ho saputo resistere alla tentazione di buttare giù qualcosa su questi due. Senza troppe pretese, qualcosa di carino sulla mia otp e nient'altro. Ovviamente è un post!CoHF, un po' tanto post. Inoltre, volevo provare questo nuovo stile di html, che un'altra autrice mi ha gentilmente spiegato come editarlo. E niente, buona lettura!

 

 

Coccarde Rosa

 


"E' disgustoso".
Magnus alzò un sopracciglio, guardando di sbieco il suo ragazzo, che era disteso sul suo letto. Era da un paio di giorni che Alec aveva questa aria austera che gli aleggiava intorno alla testa, ma ormai lo stregone non si faceva più domande su cosa passasse per quella sua testolina. Si era limitato a fare spallucce, e ad aspettare che cominciasse lui ad introdurre l'argomento, senza forzarlo.
Con la pelle ancora umida per via della doccia, Magnus si sedette sul bordo del letto, allungando una mano per carezzare la guancia liscia di Alec. "Cosa è disgustoso?" gli chiese, assecondandolo.
"Quello che sta succedendo all'Istituto" rispose, rimanendo a fissare un punto indefinito del soffito della camera.
Lo stregone, ancora più confuso, si chiese perché Alec a volte era così criptico, tanto da dovergli cavare le parole di bocca.
Preso un profondo respiro, "Cosa sta succedendo all'Istituto?" chiese di nuovo, canzonando un po' la domanda. 
"Tutti i corridoi sono invasi da coccarde rosa da dare il voltastomaco" articolò il nephilim, con un punta di serio disgusto nella voce.
Ora più che confuso, Magnus era curioso. "Coccarde rosa? Beh, di certo non è un colore che dona a voi nephilim" constatò con ironia lo stregone, provocando uno sbuffo sommesso da Alec.
"Aspetta" borbottò quest'ultimo, alzandosi a guardare il suo ragazzo "Tu non lo sai ancora, vero?" disse quasi con sorpresa.
"Cosa non so ancora?" lo stregone era diventato parecchio curioso, e la sua sete di pettegolezzo si faceva si sentire. Lo incitò ad andare avanti.
"Ah, Clary è incinta" esclamò con poco entusiasmo Alec, lasciandosi cadere a peso morto di nuovo sul letto. 
Dalle labbra di Magnus uscì un sonoro 'gasp', a prova della sua totale sorpresa. Anche se, dovette notare, l'ultima volta che aveva visto Clary aveva notato un qualcosa di strano nel suo atteggiamento, oltre al vecchissimo maglione - per di più enorme, tanto da coprirla fino a metà coscia - che portava a fine Maggio.
Lo stregone sorrise, e tornò a rivolgersi al suo nephilim, "Beh, non è una buona notizia? Insomma, il tuo parabatai sta per diventare padre, quindi tu diventerai un specie di zio" si mise una mano sul mento con fare pensieroso "Effettivamente non hai mai capito come funzionasse" concluse.
Alec fece una smorfia di disappunto, "Certo che sono felice, ovviamente lo sono, però sono così insopportabili tutte queste attenzioni improvvise" sottolineò le ultime due parole. Magnus stette in silenzio, aspettando un continuo della storia.
"Da un giorno all'altro l'Istituto si è riempito di persone. Amici di vecchia data, parenti, tutti venuti direttamente da Idris solo per questo evento. Non puoi immaginare tutte le persone che sono venute a bussare alla mia porta per sapere dove fosse la coppietta. Anche nel pieno della notte!" l'ultima frase fu strascicata in un lamento, e a prova di quello che aveva detto c'erano le pesanti mezzelune grigiastre sotto gli occhi del nephilim, che facevano un netto contrasto con la sua pelle diafana.
Sospirò e riprese il suo discorso "E sopratutto non mi sono mai sentito così tagliato fuori da una situazione. Tutto per un bambino. Vorrei dire, una bambino che per giunta non è nemmeno ancora nato, è diventato un celebrità. Io davvero non capisco."
Magnus ridacchiò, e si ritrovò a sorridere involontariamente. Si sporse su di lui, e gli prese il mento, "Qui c'è qualcuno che fa l'invidioso, eh?" lo provocò.
"Io non sono invidioso" affermò risoluto, spostando il viso dalle mani dello stregone. "Tsé, come se fossi invidioso di non avere un utero. Ricordo quando Isabelle ebbe il primo ciclo, le notti passati insonni a sentire i suoi lamenti non me le dimenticherò mai" ed ecco di nuovo, quella punta di disgusto.
Lo stregone rise di nuovo, e tornò a carezzargli il viso, come per consolarlo. "Allora qual'è il problema, hm?" gli chiese, inclinando la testa.
Alec ci mise qualche secondo a rispondere, " ... ho solo pensato che, se noi due avessimo mai un figlio, adottato o altro, nessuno verrebbe mai da Idris per dirci un 'congratulazioni'. Non riceveremmo nemmeno la metà di tutto l'affetto, o di tutti i regali, che stanno ricevendo Jace e Clary. Tutto qui." 
La sua voce sfumò in tristezza, e Magnus non poté non intenerirsi a quelle parole. Si accucciò vicino a lui,  e accogliendolo nelle sua braccia cominciò a cullarlo, mentre gli stampava qualche bacio sulla fronte.
"Sai, Alec"cominciò a voce tenue lo stregone "il vero affetto lo si ottiene da poche persone. Quelle più care, quelle più vicine a noi. Non servono tante persone, ne tanti regali per sentirsi apprezzati o amati, okay? Perché solo chi ti è stato vicino, chi ti ha visto soffrire può dirti in modo sincero 'sono davvero contento di vederti felice'".
Alec si strinse di più al suo petto, per poi alzare lo sguardo e sorridere, in un taciturno 'grazie'. Magnus gli sorrise di rimando e gli schioccò un lieve bacio a fior di labbra.

   
 
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