Avete mai pensato
di poter incontrare la persona adatta a
voi nel posto più impensabile che possa venirvi in mente?
Sembra impossibile ma
succede, ed è proprio un incontro assurdo che da inizio alla
nostra storia.
Voglio evitare di descrivervi i personaggi, si presenteranno da soli
durante la
storia; alcuni li amerete, altri li odierete, ce ne saranno alcuni che
conoscerete, altri saranno del tutto nuovi, capiterà che
maledirete i buoni e
venererete i cattivi, in una storia capita di tutto, ma l'importante
è
dilettare la vostra mente.
Ed è proprio al vostro diletto che dedico la mia storia,
possa piacervi o no
questo non è nelle mie potenzialità. Il mio
lavoro è di cantastorie e questo
continuerò a fare, finché la bocca qualcuno mi
cucirà.
Concludo la mia presentazione con un augurio, e vi dirò che
questa storia
inizia da... un'esame...
Capitolo
1
Incontro X esame X esplosione
Un
ascensore si aprì al centro di una grotta ampia e profonda,
tre ragazzi
uscirono fuori da lì e iniziarono a guardarsi intorno.
“È questa la sede dell'esame? Non sembra un
granché” disse un ragazzo alto,
magro e con i capelli neri corti e gli occhiali da sole.
“Mai giudicare un libro dalla copertina, Leorio”
disse un altro ragazzo accanto
a lui: era di media altezza, i capelli a caschetto biondi e gli occhi
azzurri,
portava un orecchino all'orecchio sinistro.
“Questa grotta è gigantesca! Io faccio un giro ci
vediamo prima che inizia
l'esame” rispose il bambino che era entrato con loro: aveva i
capelli neri
corti e rialzati, gli occhi marroni e portava con se un'enorme zaino ed
una
canna da pesca.
Kurapika: “Stai attento Gon!” disse mentre il
ragazzo si allontanava.
Gon: “Si, si lo far...” appena pronunciò
quelle parole andò a sbattere contro
qualcosa e cadde a terra “cosa è
successo?”.
Leorio: “Gon! Tutto bene?” i due ragazzi corsero
verso di lui.
Gon: “Sì tutto bene, ma contro cosa sono andato a
sbattere?” si guardò intorno
e notò che aveva investito una ragazza: era alta, con i
capelli lunghi biondo
cenere e gli occhi grigi come il cielo durante una tempesta; si
massaggiava la
testa per la botta e subito dopo posò lo sguardo verso Gon:
Lilian: “Per essere piccolo hai la forza di un treno
ragazzino” disse cercando
di alzarsi.
Gon: “Mi dispiace, non l'ho vista, si è fatta male
signorina?” chiese alzandosi
da terra.
Lilian: “Tranquillo piccolo, non è successo nulla,
piuttosto tu stai bene? Ti
sei fatto qualcosa?”
Gon: “No sto bene” disse mentre la ragazza si
alzava da terra scrollandosi la
polvere dai vestiti “Scusateci non ci siamo presentati: il
mio nome è Gon, lui
è Leorio mentre lui è Kurapika” ed
indicò i ragazzi che erano accanto a lui.
Lilian: “Piacere di conoscervi, il mio nome è
Lilian” rispose lei stringendo la
mano ai ragazzi, il suo sguardo si fermò soprattutto su
Kurapika, non sapeva
per quale motivo ma trovava quel viso familiare.
Ad un tratto si sentì una voce che disse:
”Signori, signore vi do il benvenuto
all’esame per diventare Hunter, se volete seguirmi
prego” disse un uomo con i
capelli lilla e i baffi luoghi e arricciati, era in piedi al centro
della
grotta.
Lilian: “Bene, a quanto pare è arrivato il momento
di iniziare, spero di
rivedervi nell'ultima prova”
Gon, sorridendo: “Speriamo che anche lei arrivi all'ultima
prova signorina
Lilian”. Subito dopo iniziarono a camminare seguendo
l'esaminatore. Dopo circa
100 metri la sua andatura iniziò ad aumentare, non tutti
riuscirono a seguire
il passo e molti iniziarono persino a correre per riuscire a seguire il
gruppo.
“Perdonate
la mia insolenza. Mi chiamo Satotsu e sarò il responsabile
per la prima prova
d'esame, io vi condurrò nel luogo dove sosterrete la seconda
prova d'esame.
Dovreste seguirmi fino al luogo dove si terrà la
seconda.”
Kurapika: “Allora... È questa la prima
prova!” disse mentre correva per tenere
il passo.
Leorio: “Che cosa? Spero tu stia scherzando
Kurapika” disse mentre cercava di
seguire il gruppo.
Lilian: “Non credo stia scherzando Leorio, altrimenti non si
potrebbe spiegare
il perché molti dei concorrenti siano rimasti
così indietro, e poi la resistenza
è una dote fondamentale per un Hunter”
Gon: “Se è questa la prima prova, sarà
una bella sfida da superare”
“Sempre se arriviate alla meta” disse un uomo
basso, grasso e con i capelli
castani
Gon: “Ah Salve! Lei è...”
Tonpha : ”Il mio nome è Tonpha”
Lilian: “Bene signor Tonpha, sa per caso dove porta questo
tunnel?”
Tonpha :”No signorina, ma credo ci vorrà ancora
molta strada prima di
scoprirlo”
Leorio: “Quanto di preciso?”
Tonpha: “E chi lo sa, ormai corriamo da ore. Potrebbero
arrivare tra pochi minuti
come tra diverse ore”
Leorio: “Cosa? Ma ci vogliono morti?” disse urlando
per la disperazione
Kurapika: “Dai Leorio, correre fa bene” rispose
cercando di tirarlo su di
morale
Lilian: “Dovresti prenderla come un'abitudine, non ti farebbe
male”; Leorio
stava per prenderla a schiaffi quando improvvisamente videro un
ragazzino con i
capelli bianchi e gli occhi neri avvicinarsi a loro.
Leorio: “Chi diamine è quel ragazzino?”
“Salve” disse il ragazzo correndo con lo skateboard
Leorio: “Ehi, non si può usare lo skate!”
Kurapika: “Veramente le regole dicono che si può
portare qualunque oggetto si
voglia”
Leorio: “Non mi sembra giusto” allora il ragazzo
scese dallo
skate e iniziò a correre
Gon: “Ciao! Come ti chiami? Io Gon e tu?” chiese al
ragazzo e correva vicino a
lui
“Perché vuoi saperlo?” gli chiese il
ragazzo con tono di arroganza
Gon: “Perché voglio conoscerti!”
Killua: “Se è così... Il mio nome e
Killua”disse con tono di indifferenza,
mentre correvano Lilian inciampò e cadde a
terra.
Gon: “Signorina Lilian tutto bene, si è fatta
male?”
Lilian: “No sto bene, solo una sbucciatura nulla di
che” prese una striscia di
garza e la avvolse attorno al ginocchio, la fermò con un
pezzo di scotch di
carta e cercò di rialzarsi.
Kurapika: “Serve una mano?” lei alzò lo
sguardo e vide Kurapika che gli porgeva
la mano, la prese e si alzò.
Lilian: “Grazie, è un gesto davvero
gentile”, disse goffamente tenendo lo
sguardo verso il basso per non far notare il rossore sulle sue guance.
Kurapika: “Per così poco, andiamo prima che
perdiamo di vista gli altri”
Lilian: “Si, meglio andare” e
iniziarono
di nuovo a correre raggiungendo gli altri.
Percorsi un altro paio di chilometri Gon sentì uno strano
odore provenire da
una galleria
Gon:
”Uh? Cos'è questo odore dolciastro?”
Kurapika: “Hai detto qualcosa Gon?”
Gon: “Uh? No niente Kurapika, ma dov'è
Leorio?”
Kurapika: “Non saprei...” si girò di
scatto e vide Leorio dietro di loro, non
aveva più le forze per correre e cadde a terra stremato
“Leorio!” subito Gon si
voltò e raggiunse l'amico insieme agli altri, dopo qualche
secondo d'esitazione
anche Lilian lo seguì.
Lilian: “Cosa è successo?”
Kurapika: “È sfinito dalla corsa, dobbiamo trovare
il modo di riportarlo in
forze”
Lilian: “Aspetta, dovrei avere qualcosa”
aprì la borsa alla ricerca di qualche
medicinale “Niente, mi dispiace tanto”
Kurapika:
"Su Leorio! Devi alzarti!" disse mentre cercava di sollevare l'amico
da terra
Leorio:
"Lasciami qui Kurapika, tenterò l'anno prossimo l'esame, voi
continuate"
Lilian:
"Non pensarci neanche, non vorrai veramente arrenderti alla prima
difficoltà, credevo ci tenessi a diventare un Hunter" disse
mentre aiutava
Kurapika a sollevare l'amico; in quel momento si scambiarono uno
sguardo, lei
arrossì di colpo, ma lui non ci fece caso.
Dopo
qualche secondo arrivò Tompha.
Tonpha:
"Cosa è successo qui?"
Gon:
"Leorio è sfinito dalla corsa, lei conosce qualche rimedio
per riportarlo
in forze signor Tonpha!"
Tonpha:
"Beh... Esiste il cipresso della guarigione" disse mentendo, voleva
togliersi più concorrenti possibili prima dell'ultima prova.
Lilian e Gon: “Il cipresso della guarigione? Mai sentito
nominare”
Tonpha: “È un albero magico che cresce solo in
queste grotte, la sua linfa ha
il potere di riportare in forze chiunque ne esali l'odore”
Lilian, scettica: “Un albero che cresce al buio? Molto
strano... beh visto che
tu sai dove si trova perché non porti Leorio vicino agli
alberi?”
Tonpha: “Non ci sono problemi” si caricò
sulle spalle e portò Leorio dentro la
galleria più vicina, mentre gli altri continuarono a
guardare
Kurapika: “Lilian, non mi sembri tanto convinta”
Lilian: “Eh? Infatti non lo sono, non ho mai sentito parlare
del cipresso della
guarigione”
Kurapika: “Forse è un albero che conoscono solo
gli Hunter”
Lilian: “Può darsi, e ora che facciamo
continuiamo?”
Gon: “Non so voi ma io seguo il signor Tonpha, venite con
me?”
Kurapika: “Per me va bene, tu Lilian è meglio che
continui la corsa, ci vediamo
all'uscita” e si avviarono verso la galleria, lasciandola da
sola in mezzo al
nulla; lei sbuffò e iniziò a seguirli.
Lilian: “Volete tenervi tutto il divertimento per voi?
Neanche per scherzo,
voglio seguirvi”
Gon: “Non siete preoccupata per la bocciatura?”
Lilian: “No, altrimenti non vi seguirei”
Killua: “Non vi seguirei neanche io se fossi
preoccupato” disse mentre si
avvicinava a Gon
Gon: “Sei venuto anche tu, bene” corsero fino
all'entrata della grotta, da lì
usciva uno sgradevole odore dolciastro.
Lilian: “Questo odore è quasi
insopportabile” disse mettendosi un fazzoletto di
stoffa davanti alla bocca e avvicinandosi ad uno degli alberi
“Questi alberi
sembrano... morti, ma non lo sono, anzi è quasi incredibile
che siano riusciti
a crescere in un posto talmente oscuro”
Killua: “Ho già sentito questo odore... ma
dove?” d'un tratto si sentì un urlo
Gon: “Questo è Leorio!” corse subito
all'interno, e immediatamente Kurapika,
Killua e Lilian lo seguirono “Leorio! Leorio!”
Killua rimase a guardare gli
alberi intorno a lui per cercare di ricordare dove aveva sentito
quell'odore.
D'un tratto si sentì un altro urlo continuarono a correre
cercando
disperatamente Leorio, finché Kurapika non si
fermò di colpo guardando il vuoto
davanti a lui.
Lilian: “Kurapika, Kurapika cos'hai?”; gli occhi di
un color rosso scarlatto
spaventarono la ragazza, si avvicinò a lui cercando di farlo
riprendere mentre
continuava a pronunciare “Ragni... brigata...
Kuruta”; Killua si avvicinò a
Kurapika e gli diede un calcio in piena faccia che lo
scaraventò a terra a
qualche metro da loro.
Killua: “Non esiste un cipresso della guarigione... Questo
è... il cipresso del
tormento”
Lilian, girandosi verso Killua: “Cosa? Parli di quell'albero
usato dai
mercenari per torturare le loro vittime?” Killua
annuì e continuò a guardarsi
intorno cercando una via d'uscita mentre Kurapika cercava di rialzarsi
da terra
riprendendo i sensi.
Kurapika: “Dove sono?”
Lilian: “Ti sei ripreso, eri sotto l'effetto della resina del
cipresso del
tormento”
Kurapika, massaggiandosi il viso: “Che male, chi mi ha dato
un calcio?”
Killua:
“Mi dispiace ma era necessario, serve un forte colpo per
annullare gli effetti
della resina”
Kurapika: “Grazie Killua, mi
hai
salvato”
Killua: “Figurati... Bene, ora che ti sei ripreso dobbiamo
trovare il Vecchio e
cercare di raggiungere gli altri, ed io ho un'idea che potrebbe
aiutarci” disse
mentre prendeva dalla tasca un piccolo tubicino di metallo. Tutti
iniziarono a
guardarlo incuriositi, Lilian sorrise intuendo le intenzioni del
ragazzo.
Gon: “Che cos'è?”
Killua: “È una bomba! Raggiungeremo gli altri
facendo saltare in aria il muro
che divide la galleria alla foresta”
Lilian: “Giri, con del tritolo in tasca? E io che pensavo che
erano solo i
membri della mia famiglia a portarlo con se durante le
imprese” disse, poi si
girò e vide Kurapika e Gon leggermente preoccupati
“Cosa c'è?”
Kurapika; “Anche tu giri con degli esplosivi nello
zaino?”
Lilian: “Ma per favore, io porto di tutto ma non gli
esplosivi... preferisco il
fuoco greco, è più efficace e pratico”;
disse mentre Killua sganciò la prima
bomba e fece saltare il muro che era davanti a loro, superata
l'apertura
trovarono Leorio con gli occhi persi nel vuoto e grondante di sudore
“Leorio! È
ancora sotto l'effetto della resina” subito Kurapika gli
diede un calcio dritto
in faccia “Potevi svegliarlo in modo meno traumatico non ti
pare?”
Kurapika: “Guarda prima dove ha le mani e poi dimmi tu se non
si meritava quel
calcio”
Lilian: “Uh? Che intendi?” si guardò
intorno e vide la mano destra di Leorio
poggiata sul suo sedere, appena Leorio si riprese gli diede uno
schiaffo dritto
in faccia
Leorio: “Ma insomma! Cosa ho fatto?” lo sguardo di
Lilian era pieno di rabbia
Lilian, urlandogli contro: “Prova di nuovo a toccarmi il
sedere e ti giuro che
non rivedrai mai più la luce del sole sono stata
chiara?” Leorio era spaventato
dalla ragazza, mentre Kurapika sembrava alquanto divertito.
Killua: “Ragazzi allontanatevi, ora farò saltare
l'altro muro” cerca delle
bombe nella tasca “Ma dove sono finite?”
Lilian: “Aspetta, faccio io” prese una piccola
sfera color bronzo dalla borsa e
la lanciò verso il muro che scomparve avvolto da una fiamma
verde e nera e
delle nubi scure. Dopo che le nubi si diradarono superarono l'apertura
raggiungendo il resto dei concorrenti che continuarono a correre come
se non
fosse successo nulla, solo l'esaminatore si voltò a
guardarli per qualche
secondo per poi tornare a fissare dritto davanti a lui.
Kurapika: “Sei davvero tosta, chi si immaginava che sotto
quegli occhi limpidi
si nascondesse una ragazza che gira con le bombe nella borsa”
Lilian: “L'abito non fa il monaco dovresti saperlo, in fondo
io non credevo che
tu fossi un Kuruta, ma il color rosso scarlatto dei tuoi occhi mi ha
fatto
pensare tutto il contrario”
Kurapika: “Cosa sai della mia gente?”
Lilian: “Non molto a parte il genocidio che avete
subito”
Kurapika abbassò lo sguardo arrabbiato e lei decide di non
prendere più
l'argomento, continuò a correre cercando di non
infastidirlo.
Leorio: “A quanto pare ti sei presa una bella cotta per
Kurapika o mi sbaglio?”
Lilian, leggermente rossa in viso: “Cosa? No ti sbagli di
grosso, ammiro
solamente la sua forza d'animo, nulla di più”
Leorio: “Come vuoi, su muoviti o rimarrai
indietro”; e si mise a correre
lasciandola indietro. Lei continuò a guardarli e sorrise,
non si aspettava di
incontrare persone del genere all'esame, figuriamoci trovare dei
compagni di
viaggio, e forse... qualcosa di più.
Dopo pochi minuti avevano raggiunto la fine del tunnel, ritrovandosi
davanti ad
una foresta circondata da una fitta nebbia. Dopo un'altra breve corsa
raggiunsero un grande magazzino circondato da alte mura.
I
nostri amici si sedettero sotto un albero per riposarsi, ma non
sapevano
ancora, che la seconda prova avrebbe avuto inizio adesso.
Fine
Capitolo 1