Il campo mezzo sangue era illuminato dalla luce della luna piena, tutto era calmo e ognuno dei ragazzi era nella sua cabina.

Chirone si prese un minuto per ammirare le foglie muoversi leggere al vento e la luna lasciare una scia sull’acqua, prima di ritirarsi a dormire.

Tutto sembrava così calmo e pacifico, poi ci fu un colpo forte, come uno sparo di cannone, un tremolio simile ad un terremoto e poi delle urla, strazianti, una voce femminile che gridava parole incomprensibili.

I primi semidei incominciarono assonnati ad uscire dalle loro capanne e raggiunsero in poco tempo Chirone davanti all’entrata del campo.

Che succede? – chiese Piper Mclean, figlia di Afrodite, fu la prima ad arrivare seguita da alcuni ragazzi della casa di ares e Nico Di Angelo – Arpie. Stanno attaccando una ragazza, preparate le armi.

Non fecero in tempo nemmeno a voltarsi che un’arpia prese la ragazza e la fece volare contro la colonna dell’ingresso; le urla di dolore erano strazianti, dopo qualche secondo di stordimento la ragazza si trascinò in mezzo alle colonne per poi svenire.

Presto è una di noi soccorriamola! – gridò Chirone.

La massa di ragazzi si lanciò all’inseguimento dell’arpia mentre il centauro gridava – anche tu romano su dai una mano, basta stare imbambolato Grace! – il ragazzo prese la ragazza – portala in infermeria veloce! Annabeth, Clarisse e Piper voi tre cercate di capire come è arrivata qui.

In quel momento un satiro ferito comparve dalla barriera – è la ragazza Chirone, ho fatto del mio meglio – annunciò prima di cadere a terra senza vita.

Il campo si fermo in un religioso silenzio, il centauro levò il cappello da notte in segno di rispetto per poi portare il povero satiro nel bosco.

Nell’infermeria Jason Grace, figlio di Giove, appoggiò delicatamente la ragazza su una delle brandine, con una pezza bagnata levò delicatamente il sangue sul suo viso pallido, non aveva ancora ripreso conoscenza, aveva ferite molto profonde, respirava a fatica.

Rachel Dare entrò di corsa con il nettare – come sta? – chiese passandolo al romano – sembra stabile – poi fece una pausa – secondo te chi è? Insomma suo padre o sua madre, senti qualcosa?

Nulla – rispose – forse devo avere un contatto vitale o qualcosa, non so bene come funzioni.

La rossa accarezzò il viso della ragazza e si bloccò, parlava come se non fosse lei "le lacrime che laveranno via tutte le maledizioni o annegheranno il mondo porteranno la sirena al delirio che solo il fuoco potrà curare".

Jason la guardava sbalordito mentre lei riprendeva il controllo su se stessa – è stato strano.

Il suo sguardo si posò sulla ragazza, aveva lunghi capelli biondi, la pelle molto pallida, come se non avesse mai preso il sole in vita sua, le labbra erano carnose anche se smorte, era magrissima, come se non mangiasse da troppo tempo ma era tonica, muscolosa, quasi forgiata da più battaglie di quelle che una ragazza dovrebbe affrontare – se la caverà Jason? – chiese Rachel – speriamo.

La rossa uscì dall’infermeria per recarsi alla casa grande da Chirone ma lo trovò ancora prima intento a parlare con Annabeth e Piper – ho avuto una profezia, su quella ragazza – tutti si voltarono verso di lei che iniziò a pronunciare le parole "le lacrime che laveranno via tutte le maledizioni o annegheranno il mondo porteranno la sirena al delirio che solo il fuoco potrà curare" - che significa? Penso sia la più strana delle profezie che ho mai sentito – il centauro sembrava preoccupato – Chirone chi è questa ragazza? – chiese Annabeth.

Seguitemi – rispose il centauro andando verso la casa grande per poi farle accomodare nel suo ufficio.

Vedete, ragazze, era molto tempo che cercavamo quella semidea, ci è stato affidato il compito dal suo genitore divino che la credeva morta ma siamo riusciti a trovarla, il suo nome è Arianne, Arianne Jackson.

Il silenzio calò nella sala, Annabeth si portò le mani alla bocca – Jackson? Come Percy? Io non capisco.

Nessuno sa come sia possibile, quando Poseidone ci ha contattati ci ha riferito che qualcuno aveva cancellato la sua memoria e quella di Sally per poi portare via la bambina, lei è a tutti gli effetti la sorella maggiore di Perseus.

In quel momento in infermeria il simbolo di Poseidone fece capolino sulla testa della ragazza, ogni fontana, lavandino, il lago, la baia incominciarono ad impazzire come se ci fosse un uragano.

La ragazza aprì gli occhi; Jason ne rimase ammaliato, erano di un colore particolare, un misto tra il verde, il grigio e l’azzurro, profondi come l‘oceano; poi riprese a respirare, come se fosse stata in apnea fino a quel momento, ma subito delle macchie nere oscurarono la sua vista e ripiombò nel sonno.






Angolo autrice lol

Buongiorno semidei, mortali con particolare attrazione per le storie benvenuti alla mia nuova ff, spero di aver attiratò la vostra curiosità con questo capitolo, quindi se volete che continuo, se vi è piaciuta o se non avete nulla da fare vi prego di lasciare una recensione ne sarei molto felice!

Vi lascio vado a ingozzarmi di nutella e a scrivere con il sottofondo di ed sheeran 

@diangeloshug