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Autore: ehy_liam    13/06/2014    1 recensioni
Louis era seduto su uno scoglio, osservando il freddo mare d'autunno.
Egli era solito andare lì quando era solo e aveva qualcosa su cui riflettere, oppure, si ritrovava su quello stesso scoglio, quello su cui era seduto in quella fredda sera d'autunno, insieme al suo ragazzo.
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Il moro si accese un'altra sigaretta, l'ennesima di quella sera.
Guardò il cellulare: niente chiamate, niente messaggi.
Andò nella sezione 'rubrica', e cominciò a scorrerla, fino ad arrivare alla lettera L.
'Love', così aveva salvato il suo ragazzo nella rubrica.
LARRY
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Louis era seduto su uno scoglio, osservando il freddo mare d'autunno.

Egli era solito andare lì quando era solo e aveva qualcosa su cui riflettere, oppure, si ritrovava su quello stesso scoglio, quello su cui era seduto in quella fredda sera d'autunno, insieme al suo ragazzo.

Ma ora lui non era lì, e Louis sapeva che da lì a poco sarebbe arrivato, come faceva ogni volta che litigavano.

Le mani del ragazzo, screpolate a causa del freddo, si infilarono dentro le tasche della giacca nera che egli indossava, tirando fuori un pacchetto di sigarette.

Fumava raramente, lui.

Fumava solo quando era agitato o c'era qualcosa che non andava.

Come se il sapore secco della sigaretta potesse tranquillizzarlo in qualche modo.

Ma Louis sapeva che l'unica cosa che potesse veramente tranquillizzarlo era il fiato corto e ansimante che aveva il suo ragazzo, mentre facevano l'amore.

Ma lui non era lì, e il moro provò ad immaginare le mani di lui che percorrevano la sua schiena, e la bocca del suo fidanzato che lasciava umidi baci sulle sue clavicole troppo sporgenti, a causa dell'esagerata magrezza.

Provava a tranquillizarsi così, quando lui non c'era.

Il fatto è che a Louis non era mai capitato di doversi tranquillizzare da solo per molto tempo.

Ogni volta che litigavano, il suo ragazzo, dopo poche ore, se non minuti, si faceva trovare a casa del moro con in mano un boquet di fiori, e Louis continuava a fare il finto arrabbiato per farsi coccolare.

Ma ora che avevano litigato già da una settimana quasi, non era più sicuro di poterlo chiamare ancora fidanzato.

Dopo la loro pesante litigata, dovuta tutta a fatti di gelosia e possesso, Harry era uscito sbattendo la porta della loro casa. Perché sì, loro vivevano insieme, e quel giorno in cui Louis era abbandonato sullo scoglio, era il loro anniversario.

Dopo che il ragazzo fu uscito di casa, Louis si sedette sul divano, aspettandolo, perché sapeva che sarebbe arrivato, infondo vivevano insieme, doveva per forza tornare.

Passarono le ore e ancora il riccio non tornava, Louis si stava veramente preoccupando.

Provò a chiamarlo, ma il suo ragazzo non rispose.

Provò una, due, tre, quattro volte e molte di più, ma Harry continuava a rifiutare la chiamata.

Però, Louis sapeva che il ragazzo teneva a lui nonostante le litigate, infatti, dopo circa venti chiamate, Harry inviò un messaggio al moro, “Non torno a casa stanotte, va' pure a letto.”

Non un cuore, non un sorriso, non un “tuo, Harry” come era solito scrivere dopo ogni messaggio, niente di niente.

Però Louis era un ragazzo che cercava sempre di nascondere il lato negativo delle cose.

Infatti, anche dopo quel messaggio freddo e distaccato, il moro pensò che Harry lo avesse inviato per non farlo preoccupare.

Apparirono alla mente di Louis gli occhi lucidi e stremati di Harry, poco prima di uscire di casa.

Il ragazzo scosse la testa, come per riprendersi dal suo stato di trance.

Egli voleva sentire il calore emanato dal corpo di Harry accanto al suo.

Voleva sentire i mugolii prodotti dal suo fidanzato ogni qualvolta Louis gli toccava la massa di ricci cadente sulla fronte.

Voleva stringerlo a sé, e non lasciarlo più.

Ma lui non era lì, forse era ormai troppo tardi.

Louis si era sempre rivelato come un ragazzo bravo nel socializzare, simpatico e sicuro di sé, troppo sicuro di sé.

Ed era anche tanto orgoglioso, così tanto da non ammettere che la colpa era stata solo sua.

Era abituato alle scuse di Harry, anche quando lui non aveva fatto nulla.

“Si sarà stancato di essere sempre lui a doversi scusare e a dover prendersi la briga di comprarmi fiori e cioccolatini, mentre io sto ad aspettare il suo ritorno” pensò il moro.

In quel momento, se Louis avesse avuto davanti il suo ragazzo, gli avrebbe detto mille volte scusa, e altre mille volte lo avrebbe baciato.

Ma lui non era lì, e Louis si rese conto di quanto Harry fosse migliore di lui.

Il moro si accese un'altra sigaretta, l'ennesima di quella sera.

Guardò il cellulare: niente chiamate, niente messaggi.

Andò nella sezione 'rubrica', e cominciò a scorrerla, fino ad arrivare alla lettera L.

'Love', così aveva salvato il suo ragazzo nella rubrica.

Pensò che forse era meglio cambiarlo, ma si sa che quando viene cambiato radicalmente il nome di qualcuno nella rubrica, o inizia o finisce qualcosa.

E lui non aveva voglia di scrivere “Harry” e convincersi di aver posto fine alla loro storia d'amore.

Louis sapeva che l'amore è più forte dell'orgoglio, così ebbe il coraggio di cliccare il tasto di chiamata.

Portò il cellulare all'orecchio, e dopo aver ascoltato l'odiosa voce della Segreteria telefonica, il mondo gli crollò addosso.

Scoppiò in un pianto silenzioso, tanto silenzioso che il rumore delle onde del mare contro gli scogli lo coprivano.

Avrebbe voluto essere abbracciato e consolato dal suo ragazzo, essere portato a casa e avrebbe voluto fare l'amore con lui, e vederlo addormentarsi sul suo petto.

Ma lui non era lì, e le parole “il numero composto, è inesistente” gli fecero capire di averlo perso per sempre.



WRITER'S WALL.
Mi scuso con tutti voi per la costante assenza, ma credo che chiunque abbia gli esami, chi si terza media chi di maturità, potrà compatirmi.
Ho scritto la mia prima OS Larry, spero che l'apprezziate.
Io, personalmente, ho pianto scrivendola perché è abbastanza triste.
MI rendo conto che sia un po' corta, avrei potuto continuare a scrivere facendoli stare insieme questi due, ma sono proprio masochista, eeh.
Fatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni, vi prego.
Un bacio, 
Alex.

 

  
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