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Autore: Anna_mad    13/06/2014    0 recensioni
Anastasia è una ragazza di 14 anni che vive a Milano. Sua madre, di origine americana, la costringe a trasferirsi a New York dove vuole che frequenti lì il liceo. Ana non è contenta, perciò userà, quello che prima era un comunissimo diario vecchio e con le pagine ingiallite, una fonte di sfogo ai problemi che dovrà affrontare a New York.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Diario,

Mi chiamo Anastasia Anderson, sono nata 14 anni fa, e nonostante mia madre sia americana, vivo in Italia.

Mia madre, Abbie Anderson, è la migliore mamma al mondo, con lei mi sfogo sempre, non mi giudica, e mi porta sempre qualche strano e vecchio oggetto che trova divertente dal suo negozio d'antiquariato (ad esempio tu, sei solo un pezzo di pelle vecchia con le pagine ingiallite, ma io ti trovo fantastico). E' di origine americana, precisamente di New York, ci siamo trasferite a Milano quando mio padre è morto.

Mio padre si chiamava Alexander Anderson, è morto di leucemia quando avevo cinque anni. E' stato il peggior periodo della mia vita, questo mi ha fatto smettere di credere in Dio, anche se la mia famiglia (mia madre, mia nonna, mio nonno e il restante) creda fermamente in Dio. La domanda che pongo sempre a loro quando mi dicono che devo andare in Chiesa è “Ma se Dio esiste, perché ci distrugge solo la vita? Perché il male vince sempre sul bene?” Non sanno mai cosa rispondere.

Ma dopo la notizia di ieri sera, avrei preferito entrare in una Chiesa e pregare per un'intera notte.

Mamma vuole tornare a New York.

Certo, per ogni ragazza italiana è un sogno, ma per me, è solo un incubo.

New York è dove è morto mio padre, e poi qua a Milano ho i miei amici, mi trovo bene e non voglio assolutamente cambiare casa.

Ma ovviamente mia madre non la pensa così. Lei pensa che cambiare aria ci farebbe bene, che devo frequentare le superiori lì, e affrontare il passato e dimenticare la morte di papà, ovviamente la morte e basta, non si azzarderebbe mai a dirmi di dimenticare papà, per me lui era un'eroe e per lei..beh, l'amore della sua vita.

Ma lei non lo sa, ma io l'ho già fatto..attraverso la musica. Suono la batteria di nascosto nel garage (a lei piace solo musica classica, per cui prova un certo disprezzo per uno strumento come la batteria) del mio migliore amico, Luca, riesco a sfogarmi e a pensare a cose positive, come lui.

Ho una cotta per Luca dalla terza elementare, ma ovviamente sono solo la sua migliore amica e lui stesso me lo dice più volte, come se leggesse la mia mente completamente rilassata quando sto con lui.

Devi scusarmi, devo scappare da mia madre, altrimenti è capace di venirmi a prendere per i capelli.

Sai, forse sarai utile come dice mamma, anche se sono molto scettica.

A presto,

Ana.

 

  
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