Una stanza vuota,un materasso buttato li al centro della stanza,senza nessuna cura,senza aver paura di sporcarlo,senza nessun riguardo. Come quella ragazza che fissa il soffitto. Sono le 7:30AM e lei non prende sonno dalle 4:00AM. Vicino a lei,solo un pacco di sigarette. Un monolocale vuoto,come il suo cuore. Ne ha passate tante,ha provato così tante emozioni nella sua breve vita che ora non riesce più a provare nulla. Solo una grande solitudine interna. Come se fosse stata svuotata da ogni singolo organo. Fredda come il ghiaccio,dura come una roccia. Impassibile. Si alza dal letto,poggia il corpo freddo,vestito solo da due leggeri pezzi di stoffa,sul davanzale. Prende l'ennesima sigaretta dal pacchetto e l'accompagna tra le labbra,quelle labbra che non ricordano più cos'è un bacio. Gira la rotellina e con un movimento veloce porta la fiamma all'estremità della sigaretta. Aspira. Subito sente il fumo bruciarle la gola,scendere per tutta la lunghezza,arrivare ai polmoni per poi ripercorrere a ritroso tutto il percorso. Sorride. È l'unica cosa da fare,l'unica cosa che la fa sentire ancora viva. Non ha più nulla da perdere,non arriverà il bellissimo principe sul cavallo bianco a salvarla come nelle favole che leggeva da bambina. No,era sola,abbandonata dal destino,abbandonata da se stessa. Buttò la sigaretta ormai finita. Guardó giù,aveva sempre voluto saper volare. Voleva provare l'ebbrezza del vento tra i capelli e sentire il corpo leggero. Chiuse gli occhi. Poggió i piedi sul freddo marmo e scoprì com'era sentirsi libera,senza catene. Un tonfo. Tante persone intorno. Sangue. Urla. Pianti. E lei era li. Guardava quel corpo a terra,senza anima,privo di ogni espressione. E lei sorrideva,era veramente felice adesso. Da lontano si sentiva la sirena di un'ambulanza. Ma era troppo tardi. Buio. Era forse questa la sua felicità? Si. La morte.