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Autore: Sarah_00    13/06/2014    9 recensioni
Distesa su di un letto, con gli occhi gonfi, le guance bagnate e le mani ancora tremanti.
Avevo passato ore d’avanti allo specchio a rendermi conto di come tutte le mie stupide cose avevano compromesso la mia storia con il ragazzo che amavo.
Dopo essere stata scaricata brutalmente dal ragazzo che ritenevo quello giusto, mi ero fatta un esame di coscienza.
Mi ero tolta i vestiti e guardata allo specchio a lungo rendendomi conto di quante cose non andassero in me.
Le mie stupide lentiggini, lo stomaco e le cosce grosse, le rughe vicino gli occhi quando sorridevo, le fossette alla base della colonna vertebrale.
Tante piccole cose che avevano compromesso il mio rapporto con la persona perfetta.
Ero troppo brutta per lui e dopo qualche mese si era reso conto che poteva trovare di meglio.
Io non ero quello che meritava e non potevo mai diventarlo.
(...)
«Van, per me tu sei perfetta. Non trovo neanche un lato negativo in te. Sei una ragazza fantastica.» mi rispose accarezzandomi il braccio.
Alzai gli occhi ormai frustrata. Come poteva mentirmi spudoratamente su una cosa del genere?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Little things.

 



Distesa su di un letto, con gli occhi gonfi, le guance bagnate e le mani ancora tramanti.
Avevo passato ore d’avanti allo specchio a rendermi conto di come tutte le mie stupide cose avevano compromesso la mia storia con il ragazzo che amavo.
Dopo essere stata scaricata brutalmente dal ragazzo che ritenevo quello giusto, mi ero fatta un esame di coscienza.
Mi ero tolta i vestiti e guardata allo specchio a lungo rendendomi conto di quante cose non andassero in me.
Le mie stupide lentiggini, lo stomaco e le cosce grosse, le rughe vicino gli occhi quando sorridevo, le fossette alla base della colonna vertebrale.
Tante piccole cose che avevano compromesso il mio rapporto con la persona perfetta.
Ero troppo brutta per lui e dopo qualche mese si era reso conto che poteva trovare di meglio.
Io non ero quello che meritava e non potevo mai diventarlo.
Ero così grassa che non riuscivo a trovare il coraggio di pesarmi e avrei scommesso di avere una voce fastidiosa. Una volta l’avevo ascoltata in una registrazione e l’avevo considerata orrenda, solo in quel momento però pensai che potesse aver ostacolato maggiormente il mio ex a ripensarci.
Non potevo credere di aver perso una persona così meravigliosa per quelle piccole stupide cose.
Non sarei uscita più di casa, non potevo farmi vedere da qualcun altro con questo aspetto pietoso e la voce insopportabile.
Afferrai la mia tazza di tè dal comodino e ne bevvi ancora un sorso, lo facevo sempre prima di addormentarmi. Lui mi diceva che parlavo nel sonno e incolpai questa mia abitudine. Ecco un altro buon motivo per cui mi aveva lasciato. Chi vorrebbe una che parla nel sonno al suo fianco?
Mi asciugai nuovamente gli occhi e presi un grosso respiro.
Sprofondai sotto le coperte fino a coprirmi il capo e chiusi gli occhi pensando a tutto quello che avevo e che non potevo più riavere.
Sentii dei rumori lontani e poi il materasso cedere al peso di un corpo. Per un momento sperai che fosse lui tornato per dirmi che amava solo me e che non voleva lasciarmi davvero.

«Non dovresti lasciare la porta aperta.» mi disse la voce profonda e premurosa del mio migliore amico.
Tirai su col naso e mi accartocciai ancora di più tra le mie lenzuola.

«Vattene, Zayn.» mugugnai.
Sentii una pressione leggera e piacevole lungo le gambe che risaliva verso il fianco. Mi morsi il labbro e pensai a quando era lui a toccarmi così. Ad accarezzarmi e a sollevarmi il morale.

«Forza, Van, non farne una tragedia. È lui lo stupido che ci perde.» affermò facendomi sorridere con sarcasmo. Era lui a perderci? Certo, come no.
Afferrò le mie calde coperte e lo tolse dal mio viso facendomi lamentare. Mi voltai dal lato opposto al suo e gli diedi la schiena piegandomi su me stessa e stringendo le ginocchia al petto.

«Van, sono settimane che sei chiusa qui dentro e che ti piangi addosso nel letto. Adesso basta, è ora di reagire.» sentii i suoi passi sul parquet mentre arrivava alla finestra e spalancava le tende. Mi lamentai di nuovo percependo un raggio di luce sul volto e mi girai nuovamente verso la porta.

«Oggi andiamo a pranzo insieme. Andiamo a mangiare nel ristorante indiano che ti piace tanto e poi facciamo un giro per i negozi. Lunedì devi tornare a lezione ed a lavorare. Se vuoi ti accompagno io se non hai più un passaggio.» disse mentre continuava a camminare e pensai fosse andato in bagno in quanto sentii il rumore del rubinetto della vasca.
Mi grattai la testa ricoperta di capelli rossi arruffati e mi stropicciai gli occhi senza avere il coraggio di lasciare quella comoda posizione.

«Svestiti, forza, ti ho preparato la vasca e ora vedrò qualcosa di buono che potresti mettere. Non sprecare tempo utile, su.» continuò a parlare ma io non ce la facevo già più a sentire le sue parole. Volevo solo restare nel mio letto, sotto le mie coperte a piangere per quello che ero e per quello che avevo perso.
Ricominciai a singhiozzare mentre il cuore mi si chiudeva in una morsa. Avevo ancora bisogno di lui, del suo amore e dei suoi abbracci. Non ce la facevo.
I passi di Zayn si fecero più veloci e sentii la sua mano accarezzarmi il capo.

«Ehi, piccola, su, non fare così. Troverai quello giusto prima o poi. Non ti abbattere.» mi sussurrò dolcemente. Trovai la forza di alzare lo sguardo e di incontrare i suoi occhi color caramello.
Il mio labbro tremava e non trovavo il modo di farlo smettere. Era così umiliante farmi vedere così, ma davvero non ce la facevo più.

«N-non è questo il problema, Zayn. C-ci sarà un motivo per cui mi ha lasciata, no? E io ne ho trovati almeno un centinaio. Sono un disastro, Zay.» dissi per poi scoppiare nuovamente a piangere. Nascosi il viso tra le ginocchia e bagnai il pantalone con le mie lacrime.
Mi sentivo così orrenda e stupida.

«Van, per me tu sei perfetta. Non trovo neanche un lato negativo in te. Sei una ragazza fantastica.» mi rispose accarezzandomi il braccio.
Alzai gli occhi ormai frustrata. Come poteva mentirmi spudoratamente su una cosa del genere?

«Zay, per favore! Io sono orribile!» affermai con tono pietoso. Sembravo una bambina capricciosa.
Lui mi sorrise premuroso e mi asciugò alcune lacrime.

«Dimmi una cosa sbagliata di te.» disse. Bene, potevamo stare lì tutto il giorno allora.

«Ho queste stupide lentiggini.» iniziai indicandomi il viso.

«Io le trovo tenere e appropriate per una ragazza con i capelli rossi. E poi sai come adoro unirle tra di loro e creare forme strambe.» mi sorrise collegando le mie lentiggini.

«E come la mettiamo con le cosce e la pancia grasse?» continuai.
Accarezzò le mie gambe e poi sfiorò il mio stomaco.

«Non le trovo per niente grosse. Anzi, direi che hai le più belle cosce che abbia mai visto.» affermò mordendosi il labbro.

«E le rughe vicino agli occhi? Si vedono sempre quando sorrido.» dissi mentre sorridevo falsamente per fargliele notare.

«È la prima cosa che mi ha fatto amare il tuo sorriso.» fece un mezzo sorriso e mi accarezzò quelle piccole rughette. Smisi di sorridere e presi un grosso respiro mentre mi mettevo seduta in mezzo al letto.

«E le fossette ai lati della colonna vertebrale?» mi alzai la maglia dandogli la schiena. Scoppiò a ridere espandendo in tutta la stanza la sua risata cristallina che mi procurò brividi lungo tutto il corpo.
Mi rivoltai verso di lui.

«Non le hai solo tu.» alzò le spalle mentre lo diceva.

«E la mia voce? Non la trovi orrenda?» chiesi mangiandomi le unghie.

«Assolutamente no, Van. La trovo rilassante e solare.» affermò avvicinandosi a me. Improvvisamente sentii caldo e una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
Si sistemò i suoi capelli corvini aspettando la prossima domanda. Guardai la tazza di tè sul comodino.

«Non trovi fastidioso il fatto che parli nel sonno?» chiesi ripensando alle volte in cui era rimasto a dormire con me. Era da una vita che non mi abbracciava tra le coperte.
Scosse il capo sorridendo appena.

«Io trovo che tu sia perfetta, Van. Non te l’ho mai detto, ma io amo ogni piccola cosa di te. E odio il fatto che tu non riesca ad amarti abbastanza.» mi prese la mano e fece intrecciare le nostre dita. In quel momento sentii un tonfo al cuore e persi un paio di battiti.

«Trovo che le tue mani intrecciate alle mie siano la cosa più bella e perfetta al mondo. Trovo che le tue lentiggini siano dolci, che il tuo sorriso sia magnifico, che le fossette alla base della colonna vertebrale siano adorabili e che le tue gambe e il tuo stomaco siamo da perdere la testa. Trovo il tuo parlare nel sonno strambo e infantile, ma anche estremamente innocente e dolce. La tua voce è il suono migliore che abbia mai sentito e trovo queste tue paranoie molto stupide e insensate. Tu sei perfetta così e non capisco perché non ti ami quanto invece…quanto invece faccio io. Perché io ti amo, Van, amo tutte queste tu piccole cose e odio il tuo modo di odiarti ogni giorno di più.» percepii una scossa lungo la colonna vertebrale a quelle parole e uno strano calore nel petto. Nella mia testa apparirono scene di noi due e di come sia stata stupida a non capire prima quello che provava per me. Come avevo potuto non riconoscere uno Zayn innamorato? Non era la prima volta che lo vedevo preso da una ragazza, ma non avrei mai pensato che quella ragazza potessi essere io. Infondo eravamo migliori amici, gli volevo un bene dell’anima e lo avevo sempre considerato un ragazzo bellissimo, troppo bello per poter essere qualcosa di più che un semplice amico.
Davvero lui era interessato a me?

«Z-Zayn…io…» balbettai cercando le parole adatte.
Si avvicinò fulmineamente sussurrandomi solo un flebile “Shh”. Percepii le sue labbra calde e gonfie sulle mie e in quel momento una miriade di farfalle si spigionarono nel mio stomaco. Non mi ero mai sentita così per nessuno. Neanche per il mio ex.
Cosa stava succedendo? Stavo iniziando a vedere Zayn come qualcosa in più ad un amico?
Nessuno mi aveva mai fatta sentire così bella come aveva appena fatto lui, nessuno mi aveva baciata così dolcemente e senza malizia. Un bacio innocente di quelli che ci davamo quando eravamo piccoli e fingevamo di essere fidanzati. Ma cosa era cambiato da allora ad adesso?
Cosa c’era di diverso in quel bacio se mi aveva procurato tutte quelle emozioni per la prima volta?
Quando si allontanò restò tanto vicino da poter sentire il suo alito sulla guancia.
Solo dopo al alcuni istanti mi resi conto di stare sorridendo.

«Tu sei perfetta per me, Van.» sussurrò appena solleticandomi le labbra.
E in quel momento capii che forse non ero davvero così orrenda come pensavo. Che forse c’era speranza anche per me, che avrei potuto davvero trovare l’amore. Anzi, che forse lo avevo già trovato senza rendermene conto. 







Spazio della scrittrice xx

Salve pimpe belle v.v
Eccomi con un'altra os! Non la migliore ma...boh! Spero vi piaccia lo stesso!
Questa era sotto richiesta di " _missMalik4ever_" !
Spero ti piaccia, tesoro ;)
un bacionee! Ci vediamo alla prossima stupida os!
xD <3 xx









 



   
 
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