14/06/2014
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The return
Eccomi di nuovo qui, Mystic Falls.
È molto cambiata dall'ultima volta : negozi nuovi, strade diverse, ma soprattutto c'era qualcosa di mistico, qualcosa che ormai conoscevo bene.
Non so quale sia il motivo preciso del mio ritorno, ma so solo una cosa...io devo rivederli! È il momento giusto, finalmente gli originali hanno lasciato la città e mi hanno concesso l'occasione ideale.
Roberta scese dal taxi che la lasciò davanti ad una casa bellissima. Così lussuosa ed elegante, ma che sembra molto antica, doveva avere una quarantun d'anni o forse più.
Lo si poteva notare dalla vernice scolorita dei mattoni rossi e dai rami degli alberi che abbracciavano la casa. Era una vecchia residenza in pietra e legno che a Roberta ricordava tutti gli anni che aveva trascorso li, ma finalmente ora si sentiva a casa.
C'erano i suoi amici, non che non ne avesse sparsi per il mondo, ma loro erano i suoi vero amici con i quali aveva condiviso il segreto...quel segreto che avevano in comune.
Si diresse dritta verso la porta di quella fantastica casa. Era frenetica, non vedeva l'ora di riabbracciarli. Suonò il campanello e dopo pochi minuti la porta fu aperta da un ragazzo bellissimo, alto con gli occhi verde smeraldo e i capelli lisci color castano chiaro.
- Ro...Roberta! -
- Stefan! Quanto mi sei mancato - strinse le braccia intorno al collo del giovane, il quale ricambiò il dolce gesto.
- che ci fai qui? - disse
- sai passavo da queste parti e ho deciso di farti una sorpresa.Credo che mi tratterò in questa città per un po' -
I due rimasero a parlare sulla soglia della porta senza farci caso. Erano come fratelli e Stefan molte volte aveva sentito la mancanza di quella ragazza soprattutto dopo la morte della sua migliore amica Lexi.
Muovendo i primi passi in casa Salvatore Roberta si trovò sommersa da quella meravigliosa casa, piena di ricordi che le suscitavano emozioni ormai assopite.
Ogni angolo le ricordava qualcosa accaduto nel passato e furono proprio quei ricordi ad averla trascinata di nuovo li. Tutti questi pensieri le fecero scoppiare un sorriso amaro un po' per i rimorso di non esserci stata in tanti anni ed essersene andata e per i momenti che aveva perso.
Stefan la fece accomodare sul divano e iniziarono a parlare davanti ad un bicchiere di whisky come erano soliti fare in passato.
Parlarono di tutto, Stefan sapeva di potersi confidare con lei.Così le raccontò degli ultimi anni trascorsi con Elena e Damon e tutte le stranezze e la sofferenza che aveva passato.
- Quindi quel figo di tuo fratello si è fidanzato con la tua ex?-
-esatto -
- e non lo hai ancora ucciso?-
Il ragazzo sorrise e continuò - no, lei ha fatto la sua scelta e ha scelto lui-
- bhe io avrei strappato il cuore a tutti e due-
Risero e non fecero altro per tutto il tempo che stettero insieme.
I due ragazzi continuarono a parlare tranquillamente quando improvvisamente la porta principale si aprì. Un ragazzo sexy e provocante varcò la soglia con un passo deciso. Era un volto facilmente riconoscibile per Roberta poiché era molto difficile da dimenticare.
Il ragazzo indossava una t-shirt grigia molto aderente che non lasciava moto all'immaginazione,dei pantaloni neri e delle scarpe eleganti.
Si comportò normalmente, aveva quello strano sorrisetto irritante stampato sulle labbra, ma quando vide quella ragazza rimase davvero senza parole e la sua espressione cambiò.
-Che diavolo ci fai tu qui?-
-Eh, ciao anche a te Damon, sono felice anche io di rivederti.-
-okay, io vado di sopra- si intromise Stefan alzandosi dalla poltrona diretto verso le scale.
La tensione era arrivata alle stelle in quella stanza e c'era uno strano silenzio imbarazzante che Roberta non capiva perché sapeva bene che non era da Damon rimanere senza parole.
Aspettò che lui facesse il primo passo, ma stanca di aspettare ruppe quel silenzio con una delle sue battutine.
-così non sei cambiato , sempre così sexy e tenebroso. Anche in gusti di donne ho saputo. Se non ho capito male ti saresti fidanzato con la doppelganger della tua ex fidanzata vampira che ti ha spezzato il cuore e che ti ha snobbato per 150 anni. Intrigante.-disse la ragazza tutto d'un fiato.
- Non hai perso tempo, vedo che ti sei informata-
-Certo. Comunque presumo sia un rimpiazzo di Katherine.-
-Ti sbagli. La amo, e sono cambiato grazie a lei,ma non vedo perché devo dare spiegazioni ad una pazza psicopatica traditrice-
-Facciamo finta che i miei sentimenti siano feriti. Avanti Damon, seppelliamo l'ascia di guerra che ne dici?-
-Non ho tempo da perdere con te, ne con i tuoi giochetti-
La prese per un braccio e la trascinò alla porta, spingendola fuori e chiudendola con forza. Roberta rise
perché sapeva bene che la loro conversazione sarebbe finita in quel modo, ma anche se era preparata si sentì ferita perché per un istante aveva davvero pensato che potessero far pace.
La vampira teneva nascosta una parte della sua vita ai due fratelli Salvatore,anche se loro erano la cosa più vicino ad una famiglia che avesse non li aveva mai raccontato del suo passto, quello successo prima di incontrare Stefan nel 1887, pochi hanno dopo la loro trasformazione. Sapeva tutto di loro, ma loro sapevano quel poco che lei gli aveva sempre raccontato,ma non voleva che scoprissero quei segreti che custodiva con tanta gelosia e paura.
Dopo aver chiuso la porta, Damon corse in camera di Stefan : - Stef, ma che ci faceva qui Roberta?-disse
-Come se non ti avesse fatto piacere rivederla! E poi non ti comportare come se la odiassi è una delle nostre più vecchie amiche, anzi forse l'unica considerato che Lexi...bhe sappiamo tutti e due come è finita.-
-Ascolta, non te l'ho mai detto ma...-
-Lo so. Comunque sai che le piace provocare, ma tiene molto a te-
-non mi interessa, l'ho cancellata dalla testa da quando è scomparsa anni fa. E stai pur certo che lo rifarà, non ci si può fidare di lei-
-bhe fratello, io mi fido di lei-
-io ho imparato dai miei errori Stef..sarebbe bene che lo facessi anche tu-
- Cosa pensi di fare mentre lei sarà qui?-
-Niente, ignorerò la stronza e farò finta che non esiste o forse la ucciderò-
-Damon non ci provare nemmeno! Lei è un vampiro molto antico ti aprirebbe da parte a parte in due secondi e poi io non te lo lascerò fare sta volta-
-tranquillo, rilassati. Ora vado in camera mia e se viene Elena,bhe..dille che ho delle faccende da sbrigare-
Detto questo Damon salì le scale e andò in camera sua, si stese sul letto e pensò al suo incontro con Roberta. Anche se non lo dimostrava lo aveva turbato molto, m non voleva che questo prendesse il sopravvento.
Dopo essere stata sbattuta fuori casa Salvatore, si diresse al suo hotel mentre non faceva altro che ripensare al suo incontro con Damon.
Arrivó all'hotel e si fermò un istante e si rese conto di quanto squallido e brutto fosse quel posto situato in periferia. Salì in camera e capì che non poteva rimanere a lungo in quel luogo pieno di acari e di zanzare, non erano gli standard a cui era abutuata, così decise di passare la notte lì e di cambiare alloggio il giorno seguente.
Si stese sul letto e guardò il soffitto per un po' mentre nella sua testa vagavano tanti pensieri sconnessi, stanca, se così si può considerare un vampiro, si mise sotto le coperte e chiuse gli occhi in attesa del nuovo giorno. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Angolo dell'autrice : salve a tutti, questa è la prima storia che pubblico ed è la prima che scrivo! Il primo capitolo è una introduzione con qualche questione in sospeso che verrà spiegata in seguito. Spero che vi sia piaciuto e che vogliate continuare nella lettura. Mi raccomando recensite la storia :)) Il secondo capitolo lo pubblicherò tra un po' lo sto riguardando :D Un bacio Roby1231