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Autore: FrancyBorsari99    14/06/2014    1 recensioni
Mamma me lo raccontava spesso, per distrarmi dal frastuono incessante che perquoteva le mie finestre, mentre io contavo i secondi che distanziavano il lampo dal tuono.
Mi intimoriva ed affascinava al tempo stesso.
Mamma mi raccontava del diavolo in carrozza.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi viene in mente quando, da bambina, mamma mi raccontava del diavolo in carrozza.
Viaggiava nel cielo di notte, avvolto da nuvole turbinanti che spegnevano le stelle come un alito di vento spegne una candela, coprendo con un denso manto d'oscurità la terra cosicchè gli umani non potessero vederlo galoppare veloce. 
I suoi cavalli neri scalpitavano impazziti, i loro ferri di metallo stridevano e cozzavano contro un pavimento invisibile producendo scintille accecanti che inondavano il buio con una luce bianca e sinistra, uno spaventoso presagio dello schiocco della frusta violenta o della sua risata malvagia. 
Alle volte, per tranquillizzarmi, mia madre mi stringeva a sè e, con voce stupita e quasi ammirata sussurrava: "senti, che sta passando il diavolo in carozza! Senti i suoi stalloni neri, senti come li frusta, senti il rumore dei barili d'acqua che butta su di noi!"
Ebbene, adesso sta piovendo a dirotto, lo scroscio della pioggia crepita contro l'asfalto e perquote violentemente le tapparelle.
Ed anche adesso, come allora, mi immagino una figura nascosta da pesanti nuvoloni neri attraversare il cielo, con i cavalli lanciati al galoppo ed i lampi dei ferri ad annunciare il tuono della frusta, la risata del diavolo.
  
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