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Autore: M i s h a    14/06/2014    3 recensioni
Storia scritta con "Rinoa Heartilly Vengeance"
DAL TESTO:
[ “Sei come quel bicchiere, vuota e per questo il nulla ti catturerà con più rapidità" ]
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Capitolo uno
 
<< Hei, mi aiuti con gli accordi?>> la voce di Oliver mi scosse dai mille pensieri che invadevano la mia mente.
Annuì semplicemente, presi la mia chitarra e mi accostai a lui.
<< Che canzone vuoi provare?>> chiesi un po’ assente.
<< Proviamo “Disappear” >> disse lui pimpante.
Iniziammo a suonare e io aggiustai di tanto in tanto la sua postura.
<< Cacchio Oliver, sei il chitarrista solista! Non essere così goffo!>> lo ripresi per l’ennesima volta. Forse ero stata un po’ troppo brusca con lui; il biondo era entrato da poco nel gruppo in sostituzione di Dan, che ci lasciò il giorno della nostra prima esibizione.
<< Misha! MISHA!>> Urlò Raven ansimante.
<< Cosa c’è?>> chiesi scocciata
<< Rosalie! C’è la mia ex fuori e..>>
Solo al suono di quel nome scattai in piedi e corsi immediatamente fuori.
Rosalie era la mia migliore amica; la mia ancora. L’unica che riusciva a levare fuori tutta la merda che avevo dentro.
Aprì la porta di sicurezza con una spallata che andò ovviamente a discapito mio e anche se dolorante mi precipitai da lei.
Una ragazza molto alta e abbastanza piazzata teneva Rose per un braccio, mentre urlava parole a caso che la mia mente non percepiva per via della rabbia.
Senza pensarci due volte mi buttai sull’ex di Raven, facendola cadere a terra.
Aiutai la mia amica ad alzarsi e i miei occhi furono catturati immediatamente dai lividi freschi sui polsi che mi fecero salire il sangue al cervello.
<< Entriamo!>> disse Raven tenendo stretta Rosalie
In quei cinque minuti di follia omicida, mi piazzai sopra la bestia e la guardai, la guardai soltanto.
<< Lurida stronza.. se mi alzo>> disse
<< Se ti alzi con i tuoi piedi, cosa che reputo improbabile, te ne andrai e non romperai più i coglioni. Dico bene?>> dissi stringendole i polsi. La sua espressione terrorizzata mi fece così tanta pena che, da vera psicopatica, mi alzai e me andai ridendo di gusto.
Rientrai nella sala prove e corsi subito dalla mia amica per vedere le sue condizioni.
<< Come ti senti?>> chiesi
<< Pensavo avessi risolto con gli attacchi di rabbia>> chiese sviando la mia domanda e io per tutta risposta alzai un sopracciglio e sorrisi soddisfatta.
Il resto delle prove passarono tranquillamente e a fine serata andammo tutti a casa di Raven e Rosalie.
Ordinammo la cena e cercammo un film per passare il tempo quando un  telefono iniziò a squillare.
<< Cazzo! Mi vibra il culo, muovetevi a rispondere>> dissi io infastidita facendo ridere tutti.
<< Pronto?>> rispose Oliver mettendo il vivavoce visto che stava giocando
<< Mi chiamo Mark Stevens, voi siete i “White Crows” ?>>
<< Si siamo noi>> rispose alzando un sopracciglio, mentre noi ci guardammo dubbiosi.
<< Sono un produttore discografico, ho seguito molte band famose come Pierce the Veil,Falling in Reverse.. e ora sto avviando nuovi progetti con i Motionless in White, li conoscete?>>  chiese l’uomo.
<< Ehm si c-certo!>> disse lui balbettando leggermente, mi alzai per prendere una birra mentre ascoltavo curiosa.
<< Oh bene. Ho ascoltato alcune vostre canzoni e ho in mente una collaborazione proprio con Chris e i ragazzi; voi sareste disponibili per parlarne meglio?>>
Al suono di quelle parole mi soffocai con la birra.
<< Certo!>> rispose Oli quasi urlando.
<< Splendido! Allora che ne dite di incontrarci proprio domani mattina alle dieci?>>
<< Non se ne fa nie->> sbottai immediatamente, ma fui bloccata da Oli.
<< Perfetto!!>> urlò infatti lui.
Si accordarono per il luogo dell’incontro, mentre io me ne andai in cucina indignata.
Un mix di emozioni mi invase; ero emozionata all’idea di conoscere i Motionless, eccitata anche al solo pensiero di salire sul palco e di dare il meglio di me, ma anche preoccupata perché non sapevo cosa aspettarmi da questo nuovo progetto.
Non sapevo come comportarmi con i ragazzi. Io ero il leader, facevano riferimento su di me; ma io su chi potevo farne?
<< Ma sei impazzita? Volevi mandare tutto a puttane?>> sputò Oliver all’improvviso entrando in cucina seguito dagli altri.
<< Come band dovremo essere uniti e in quanto tali dobbiamo prendere le decisioni assieme>> iniziai mentre gli altri annuirono in silenzio.
<< Ci è capitata una grande fortuna; abbiamo la possibilità di salire sul palco con i Motionless in White e chissà.. magari altre band!>> dissi con tono tranquillo.
<< No se tu mandi tutto all’aria!>> sbottò sempre Oli.
<< Non volevo mandare tutto all’aria. Non dobbiamo essere precipitosi con le decisioni o potremo illuderci!>> cercai di mantenere la calma.
<< E quindi cosa proponi?>> chiese Raven pacato.
<< Domani andremo a questo incontro e si vedrà>> dissi per poi uscire dalla cucina.
 
 
Decidemmo di rimanere a dormire a casa di Rosalie per poter andare tutti assieme all’incontro.
Quella notte non riposai nemmeno un secondo; il mio cervello fabbricava pensieri su pensieri che mi provocarono un enorme mal di testa.
Mi alzai dal divano in cui avrei dovuto dormire e andai in cucina. Presi un bicchiere e mi versai della vodka per poi uscire fuori per prendere una boccata d’aria.
Sorseggiai quel liquido che mi pizzicava la gola mentre mi incantai in un punto non definito.
“ <<  Ti voglio!>> mi disse
<< Io no! Sei ubriaco?>> chiesi spostandolo, ma lui mi strinse i polsi e mi buttò sul letto con forza.
<< Ti ho già detto di non respingermi!>> mi urlò contro dandomi uno schiaffo che mi tagliò il labbro”
“Maledetto” pensai scuotendomi cercando di liberarmi dei ricordi.
Svuotai il bicchiere con rapidità per poi lanciarlo nel vuoto.
“ Sei come quel bicchiere, vuota e per questo il nulla ti catturerà con più rapidità” pensò la mia mente mentre osservavo il bicchiere cadere nel vuoto.
Passai la notte su uno sgabello posizionato sul portico, con la speranza che il gelo potesse neutralizzare i miei pensieri.
<< Sapevo che eri qua fuori>> disse Rose affacciandosi sulla finestra che dava,appunto,sul portico; io semplicemente la fissai.
<< Venti minuti e usciamo>> mi disse per poi chiudere la finestra.
Mi alzai con le ossa un po’ accartocciate e andai in bagno; mi spogliai svogliatamente e fui catturata dalla mia immagine riflessa sullo specchio.
Come sempre, rimasi disgustata da quello che vedevo. I miei occhi si focalizzarono su quella maledetta cicatrice, pronta a ricordarmi la mia ormai miserabile vita.
L’idea di uccidermi mi balenò in testa parecchie volte; volevo mettere fine alla mia patetica vita, ma morire da codarda non faceva parte di me.
Mi lavai e infine mi asciugai con rapidità; non prestai cura agli abiti da indossare e mi truccai come mio solito, facendo un po’ più attenzione a coprire le occhiaie violacee.
Salimmo in macchina, mi misi al posto di guida e una volta che furono saliti tutti, accesi il motore.
Quel silenzio stava diventando assordante così accesi la radio e le note degli “Underoath” accompagnarono il nostro viaggio.
Una volta arrivati, un uomo non tanto alto ci aspettava seduto ad un tavolino mentre sorseggiava una bevanda.
Gli sguardi di tutti i clienti si posarono su di noi; adoravo sfidare tutti con lo sguardo.
Nel metal i pregiudizi, ma oramai in tutti gli ambiti, erano onnipresenti.
<< Lei è il signor Stevens?>> chiese Oliver.
<< Oh ciao ragazzi! Con chi ho parlato al telefono? >> disse poggiando la tazzina e squadrandoci tutti.
<< Ha parlato con me! Sono Oliver, il chitarrista>> spiegò lui.
<< Io sono Raven, il batterista>>
<< Rosalie, bassista>> disse porgendogli la mano educatamente.
<< Misha>> dissi con tono distaccato.
<< Oh, ma tu devi essere la cantante!>> disse sorridente e io annuì semplicemente.
<< Ho ascoltato i vostri pezzi e mi hanno colpito molto>> disse
<< Di che progetto voleva parlarci?>> sbottai io
<< Impazienti di parlare di lavoro eh?>> sorrise nervoso senza ottenere risposta e poi ci fece cenno di sederci.
<< Bene ragazzi; la mia idea era quella di una collaborazione con i Motionless in white, ci sarà anche un video>> spiegò.
<< Ha già in mente che tipo di video sarà?>> chiese Raven.
<< In effetti si, ma preferirei parlarne in presenza di Chris visto che sarà lui il protagonista assieme a Misha>> disse risvegliandomi da uno stato di trance vista l’ennesima notte passata in bianco.
<< A te va bene?>> chiese Rose guardandomi di traverso.
<< Ehm, si certo>> risposi pur non avendo sentito nulla dei loro discorsi.
<< Benissimo, vi contatterò a breve per incontrarci con la band>> disse alzandosi e pagando il conto, per poi andarsene.
<< Che diavolo hai in questo periodo? Sei sempre sulle nuvole>> disse Rose una volta che il produttore se ne andò.
<< Sono solo stanca>> dissi svogliatamente; odiavo dare spiegazioni sul mio umore.
<< Sei emozionata?>> chiese Raven sorseggiando il suo caffè.
<< Per cosa?>> chiesi assente
<< Per il video che farai con Chris!>> strillò Oliver; mi guardai intorno spaesata.




Note:
Eccoci qui; nuovo fandom, nuove avventure :3
Spero che questa storia vi piaccia; è il mio primo esperimento in questo fandom e sicuramente devo migliorarmi.

Sappiate che le critiche saranno ben accette, come ovviamente i consigli :)

Saaaaluto e ringrazio Elena, o meglio la mia Rosalie <3

Infine ringrazio chi leggerà in silenzio, chi mi contatterà per farmi sapere cosa ne pensa, chi recensirà, chi metterà la storia fra le preferite.. insomma ringrazio tutti *w*


Peace.
-Cat
   
 
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