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Autore: Lucreece__    14/06/2014    3 recensioni
Prima del Dinner Key Auditorium, prima dell'Hollywood Bowl, prima del Whisky A Go-Go, cosa c'era?
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Che palle, Jim.
Quasi un ringhio, quello del ragazzo dagli occhiali spessi. Un ringhio sussurrato, rassegnato.
Tornò poi a bere, cercando di rinfrescare la gola seccata dall'ansia con qualche lunga sorsata di birra. 

 -Ci avevi promesso un buon locale per suonare, uno di quelli importanti, e dove ci ritroviamo? 
Robby tratteneva la voce tentando di mantenere la calma, ormai divenuta un miscuglio tra noia e rabbia. Fissava Morrison con sguardo freddo, deciso a farlo pentire della scelta.
 -Ci stavo quasi credendo.

Dal canto suo James godeva di grande tranquillità, poggiato di schiena al muro scrostato, un piccolo sorrisetto compiaciuto che gli piegava le labbra; non troppo evidente, ma immancabile. 
Sapeva che il resto della band era incazzato a morte con lui. Si sentivano traditi, pensava, ma per cosa poi? Non aveva giurato nulla di particolare.
E se aveva giurato, era stato stupido da parte degli altri credergli.
 -Mi conoscono. 
Sorrise ampiamente per qualche istante, assorto nei pensieri, come a giustificarsi, tornando poi alla solita espressione affabile.
Posò lo sguardo sugli elementi attorno a sè, in quello spoglio e lezzo camerino da quattro soldi, se camerino si poteva definire. Molto più simile ad uno spogliatoio che ad un vero backstage.

John sedeva per terra a gambe incrociate, stranamente tranquillo. Sembrava giocherellare con una delle bacchette per la batteria, facendola schioccare a ritmo contro il termosifone spento, osservando il nulla.
Ray tamburellava nervosamente le dita sullo sghembo tavolino di plastica, ripassando i soliti tre accordi che proprio non riusciva a ricordare.
Mi, La, e poi? 
Mi, La e Sol diesis.
Forse la canzone non faceva proprio così, ma pensò che nessuno se ne sarebbe accorto. Un bel rimedietto che faceva al caso suo.
Alzò poi gli occhi sul boccale poggiato a qualche centimetro dalle sue mani. 
Sospirò.
Niente alcool ancora per un po'. Lui e John si erano giocati l'unica lattina di birra presente nei dintorni, troppo presto forse.
 -Avremmo dovuto aspettare... -mormorò fra sè e sè, tornando a chinare il capo sul tavolo. Lo stomaco gli fremeva, incapace di aspettare, mentre provava e riprovava il dannato passaggio. 
Alzò poi la testa di scatto.

 -Se dobbiamo fare una figura di merda, muoviamoci e sbrighiamo in fretta.
La voce profonda del tastierista risuonò nello stanzino dalle tonalità grigiastre. Seguì un fugace scambio di sguardi.
La frase riuscì perfino a risvegliare John, convincendolo ad abbandonare il suo giochetto.
Silenzio.

 -Cos'è questa botta di leadership, Manzarek? 
Jim ridacchiò di nascosto, abbassando lo sguardo sulla punta delle scarpe per non farsi beccare. Sapeva che se Ray s'innervosiva sul serio, erano guai per tutti.
L'organista si voltò di scatto verso il ragazzo con fare minaccioso, pronto a scattargli addosso. Krieger lo calmò posandogli delicatamente una mano sulla spalla. Rivolse lo sguardo a James.
 -Per stavolta te la cavi, Morrison. Ma azzarda un'altra volta e la paghi.
 -Dai, ragazzi! Dobbiamo farci conoscere, no? Quale posto migliore di questo?- esordì l'interpellato con fare innocente, spalancando le braccia come a sottolineare l'ovvietà della sua scelta.
 -Jim, hanno ragione. 
Densmore si alzò tranquillamente, incamminandosi verso il maggiore, la solita espressione calma a solcargli il viso.
 -Con tutti i posti che ci sono intorno, proprio qui?
 -Su su, guardate il lato positivo: non dobbiamo sborsare nulla e possiamo suonare quanto ci pare. Non è una cosa meravigliosa?
Una voce metallica stroncò sul nascere Ray, pronto a far ragionare il ragazzo. 
I quattro volsero teste e sguardi verso il corridoio.

Era il loro momento.

Il chitarrista s'alzò di scatto, afferrò per il manico la sua amata Diavoletto.
Daniel lo seguì a ruota. Si sistemò i pantaloni di stoffa sui fianchi magri, raccolse poi l'accendino dal tavolo e lo fece scivolare in tasca.
John agguantò l'altra bacchetta da terra e si posizionò accanto a Jim; Morrison diede una rapida occhiata ai tre amici, per controllare che fosse tutto pronto.
E anche se non fossero stati pronti, poco importava. Dovevano andare.
S'incamminò per il corridoio con fare sensuale, molleggiato e dinoccolato, come solito. 
L'organista gli corse dietro, giungendogli alle spalle. Lo spinse lievemente in avanti.
 -Douglas, calmati! Non ci sono ragazze da rimorchiare qui, fai troppo lo sbruffone e ci cacciano.
Il cantante decise di non voltarsi, ma riequilibrò la camminata. In fondo, aveva ragione.

Nel frattempo gli altri due tentavano di raggiungerli, spintonandosi e correndo per il corridoio stretto. 
 -Cazzo, John, muoviti! Sembri una lumaca!
 -Dai Krieger, più tardi arriviamo e meglio è.

Intanto Ray e Jim riuscivano a malapena a scorgere la giovane, giovanissima platea, irrequieta sui seggiolini di plastica. Il loro brusio copriva perfino le possenti voci di due energiche suore sula sessantina, insistenti nel presentare l'esordiente e talentuoso gruppo formato da ragazzi un po' folli, a loro dire.
La fine del corridoio era vicina, l'ansia di Manzarek aumentava. Prese l'altro per le spalle, costringendolo a bloccarsi.
 -Dio, Jim, la nostra non è musica per bambini!
 -Ray...- il moro sorrise lievemente, tranquillo. -Sarà divertente suonare ad una festa di fine anno.
 -Sì, ma... 
L'occhialuto venne nuovamente interrotto da un'ondata di applausi distratti. 
Riuscì ad aggiungere solamente un silenzoso "Fottiti Jim, fottiti".
Poi dovette salire sul palchetto arrangiato, correndo alle amate tastiere protettrici, sistemate al limitare della piattaforma di legno. 
Gli altri lo seguirono imbarazzati, escludendo ovviamente Morrison, a proprio agio sul palchetto.

Deciso ad esibirsi per i piccoli frequentatori dell'asilo cittadino.


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Angolo della pazza.
Salve, sono Lucreece. Questa è la mia prima fanfiction.
E non so come mi vengano in mente certe cose.
Detto questo, accetto volentieri critiche costruttive e consigli, recensioni.
Giusto non saltatemi addosso. 
Alla prossima. ♥

 
   
 
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