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Autore: Xandalphon    14/06/2014    7 recensioni
Ed ecco a voi le disgrazie di un povero regista, desideroso di fare un fanfilm su Naruto, che si trova ad affrontare il demone più pericoloso del mondo di Kishimoto. Che dite, il Juubi? Nooo...
Le NAZISHIPPERS!
Riuscirà a smontare l'entusiasmo fanatico di due fangirl e farle tornare persone normali? Mah...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sakura Haruno
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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“Ossignore... Sapevo io che era una pessima idea tentare di dirigere un fan film su Naruto...”

 

“C'è qualche problema, signor regista?”

 

“Se c'è qualche problema? SE C'E' QUALCHE PROBLEMA?? Due gironi, Stewart, due soli giorni e quelle due pazze maniache sono entrate talmente nel personaggio che ora credono di essere DAVVERO Sakura e Hinata...”

 

“Beh, ma... Non dovrebbe essere un bene? Cioè, sì insomma, per quanto riguarda la qualità della performance, intendo...”

 

“Ahem... Sono delle Nazishippers, caro Stewart! Sono delle fangirls completamente svitate... Fanatiche! Non passa giorno che io non debba evitare che si prendano alla gola...”

 

“Ouch...”

 

“il tuo 'ouch' non descrive minimamente il grado di disperazione cui sono arrivato...”

 

“Signor regista, le vedo, si sono messe a litigare...Di nuovo. Venga a risolvere la situazione, presto!”

 

“Ufff... Ok, ok, arrivo... Stavolta proverò a smontare un pochino le loro illusioni... Vediamo se riuscirò a farle tornare 'normali'...”

 

 

***

 

“Naruto deve stare con Hinata!”

 

“Hinata è una sfigata che non sa fare niente! Naruto deve stare con Sakura!!”

 

“Sakura è una racchia insopportabile, mentre Hinata è dolce e gentile!”

 

“Vaffanculo!”

 

“Stronza”

 

“No, stronza tu!”

 

“Ragazze, ancora con 'sta storia del Naruhina o Narusaku? Finitela, vi prego...”

 

Cominciamo da te, Hinata... Lo sapevi che uno studio ha rivelato che il sessantotto per cento degli intervistati vorrebbe vedere te al fianco del protagonista del fumetto di Kishimoto sensei. Secondo te qual è il motivo di tanto successo?

 

“E-ecco io. No-non lo so... Perché lo amo?”

 

“In realtà hanno fatto la stessa domanda in un sondaggio ed è emerso che il 40 per cento degli intervistati dice: perché è moe, o perché è una yamato nadeshiko... Non aggiungo altro...”

 

“Moe, io? Eh... Veramente è da tutto lo shippuden che cerco di scrollarmi di dosso l'etichetta di ragazza timida e indifesa... Eppure non ci riesco, cavoli! Adesso non balbetto più tanto come prima, mi sono sforzata! E anche arrossire...Arrossisco meno in presenza di Naruto! Vero che a casa si nota?”

 

“Ahem... (Svitata forte...)”

 

“Vero??”

 

“Oh, ma certo, Hinata, certo... E per quanto riguarda l'appellativo di “yamato nadeshiko”, perfetta fidanzatina giapponese sempre gentile e sorridente? Vorresti scrollarti di dosso anche quello?”

 

“Beh... Non è che voglio diventare cattiva tutta ad un tratto, però...Ecco... Magari far vedere di essere un po' più grintosa...”

 

“Eppure, sempre secondo i sondaggi che ti ho detto, se tu (…) mostrassi nel manga un atteggiamento più aggressivo il tuo gradimento scenderebbe, invece che salire. Che dire, forse è il mito di ogni uomo avere una moglie sempre perfetta, sempre sorridente e sempre gentile, non ti pare? E poi, se il tuo gradimento si abbassasse per davvero, Kishimoto-sensei potrebbe pensare di eliminarti di nuovo dalla scena...”

 

“Ma no? Con Pain dice, signor regista? Era tutto calcolato...”

 

“Alcune indiscrezioni però dicono che avrebbe voluto davvero farti morire da eroina dopo la tua famosa 'dichiarazione shock'... E sempre secondo fonti anonime, i fan giapponesi, una volta scoperta la cosa, avrebbero minacciato di morte il sensei e tentato di bruciargli l'auto. Fa piacere avere dei fan che ti difendono così a spada tratta!”

 

“So-sono sicura che Kishimoto sensei non mi avrebbe mai eliminato dal manga... Credo, almeno...”

 

“Beh, certo ultimamente il nostro amato mangaka non è che ti stia concedendo molto spazio...Ma senti questa, è anche più scottante: lo sapevi che, prendendo a caso un campione di venti shonen in cui un ragazzo deve scegliere con che ragazza stare, di solito la 'moe' è quella che è amata per prima o mostra per prima il suo amore verso il protagonista?”

 

“Ah-ah sì? E' un bene, no?”

 

“Non esattamente, cara la mia Hinata... Perché sempre prendendo lo stesso campione casuale di venti, la ragazza dolce, timida e carina, alla fine, non vince MAI (il regista mugola, come se stesse facendo dentro di sé una risata satanica). Cosa ne pensi, potrebbe essere anche il tuo caso??”

 

Sba-baam!!

 

“Cazzo, forse ho esagerato... E' svenuta come la vera Hinata... Va beh, battiamo il ferro finché è caldo con quell'altra...”

 

Cara Sakura, la tua relazione con il protagonista ha un gruppo di fan nettamente inferiore ad Hinata. D'altra parte, non sapendo ancora cosa diavolo ha in serbo per te Kishimoto, si può dire che hai comunque le spalle ben coperte, visto il tuo ambiguo rapporto con Sas'ke... Quindi piantala di litigare con Hinata, ok? Me lo faresti questo santo piacere?”

 

“Beh, è vero, tecnicamente, io amerei Sasuke, almeno fino a questo punto... Naruto l'ho visto crescere ed è diventato, da persona pestifera ed insopportabile, ad un carissimo amico...”

 

“Considera però che l'Uchiha, fino ad ora, non ha alterato il suo atteggiamento freddo e scontante nei confronti del resto dell'umanità (nda. Leggasi: da perfetto stronzo). Anzi, in uno degli ultimi capitoli ti ha fatto palesemente capire che eri assolutamente un inutile peso per tutti...”

 

“Non è vero!!”

 

“Certo, certo, come vuoi... Piuttosto, non ti sentiresti a disagio con uno che ha cercato di ammazzarti come marito?”

 

“Beh, ma non era in sé, era accecato dalla rabbia...”

 

“Perdonami, cara Sakura, ma in quel caso ti ha salvato Naruto, è esatto?”

 

“Sì, perché?”

 

“E non era la prima volta che ti salvava da situazioni critiche, giusto?”

 

“Sì, ma... Non capisco dove voglia andare a parare...”

 

“E, visto che ultimamente, ti si vede spesso a non far altro che piangere, Di solito il primo che ha la santa pazienza di venire a consolarti è Naruto, giusto?”

 

“Quindi?”

 

“...Però il tuo comportamento nei suoi confronti, in generale, non è mai mutato: becca mazzate in testa da te spesso e volentieri. Non ti sembra che sia un po' incongruo?”

 

“Beh, no! È un baka!”

 

“Fammi capire... Sei innamorata di uno che ti guarda con l'amore che di solito si concede alle pantegane (e che ha tentato di ammazzarti, ribadisco), e tratti in malo modo la persona che è sempre lì quando cadi? Mah...”

 

“Ehi!! Non offenda, signor regista! Ho detto che per me Naruto è un carissimo amico! I pugni che gli do' sono solo una manifestazione dell'affetto che ci lega!”

 

“Strano modo hai di manifestare affetto, lasciatelo dire... Ma cambiamo tema. Come sai, allo stesso modo in cui Hinata ricalca il ruolo della moe, tu ricalchi il ruolo, in genere, della tsundere. Che di solito, nelle competizioni romantiche dei manga dell'ultimo decennio, è quella che vince. Come ti sentiresti (anche in virtù del fatto che le tsundere ultimamente stanno avendo un calo di consensi, visto che cominciano ad essere noiose e ripetitive) se nel mio film ti rendessi l'eccezione che conferma la regola?”

 

“Beh, certo non mi farebbe piacere, ma...Ma ho un'altra statistica, a mio vantaggio! L'eterna legge del “La prima è anche l'ultima”! Vede che ho studiato, signor regista?”

 

“Spiegati meglio, 'carissima' Sakura...”

 

“Semplice: nel 75% dei manga, la prima ragazza incontrata dal protagonista è anche quella con cui ci finisce insieme quando cala il sipario!”

 

“Ahi, grossi grattacapi per la povera Hinata, allora... (comunque che credi? Non ho ancora deciso, ma tanto alla fine faccio lo stesso quello che voglio io...)”

 

Nel frattempo, Hinata, che era appena rinvenuta, a sentire la notizia...Risviene.

 

“Tiè Hinata, alla faccia tua!”

 

“Carissima Sakura, non mi sembra sia molto cortese fare gestacci, soprattutto ad una ragazza non in grado di controbattere...”

 

“Mi perdoni, carissimo regista, ma non era nulla di personale. Anzi sì... Cavolo, Kishi-sensei gli ha fatto delle tette enormi! A me sembra di aver subito un san Giuseppe con la pialla no jutsu!”

 

Ottimo tempismo... Hinata rinviene di nuovo. Mentre il regista, preso in mano il registro dei migliori neuropsichiatri del paese, è seriamente indeciso se chiamarlo per lui o per quelle due.

 

“Ah... E'-e' così, allora? Beh a me non sono mai piaciuti i tuoi orrendi capelli color big-bubble... Ecco, l'ho detto finalmente!”

 

E così finì la storia di un coraggioso tentativo di fan film con attori reali su Naruto. Perché?

E lo chiedete anche?

 

Dopo circa una decina di minuti di litigio incontrollato tutta la scenografia era completamente a pezzi. E il regista? Beh, sepolto dalle macerie.

 

Lo trovò la protezione civile tre giorni dopo, ancora vivo ma in stato di shock. Ripresosi dopo una degenza di tre mesi in ospedale, si darà ai film splatter di zombies. A suo dire, erano meno violenti.

 

 

Angolino dell'autore

 

Beh, che dire, è una semplice storiella senza alcuna pretesa, se non quella di strapparvi un piccolissimo sorriso...

 

Parafrasando Manzoni: “(La storia), se non v'è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l'ha scritta (...). Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi (o, in questo caso, offendervi, nda) credete che non s'è fatto apposta”

 

Seeya!

  
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