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Autore: principessa1793    15/06/2014    9 recensioni
Sono passati 10 anni dal matrimonio di Betty e Armando e il loro amore è forte e solido. In azienda,ci sono problemi e rientri inaspettati che creano tensioni e nuovi legami...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Michel]
Marce è accoccolata tra le mie braccia con le mani sul ventre e un’espressione dolcissima. È quasi un peccato doverla svegliare. Mi avvicino a lei lentamente e le bacio la guancia. Si sveglia lentamente sorridendo.
“ Mi sono appisolata!” mi dice,stiracchiandosi.
“ Me ne sono accorto! Questa gravidanza ti porta sonno!” le dico.
“ Si,un po’. Volevo chiederti una cosa!” mi dice.
“ Dimmi!” le rispondo.
“ Credi che dovremmo accennare a Charlotte la nostra idea di sposarci? Non vorrei che la prendesse male! Insomma una cosa è sapere che il proprio padre ha una fidanzata,che questa aspetta un bambino e un’altra è sapere che si sposeranno,perché tu vuoi ancora sposarmi,vero?” mi domanda.
“ Si,voglio ancora sposarti e non ho intenzione di cambiare idea almeno fino ai prossimi cento anni!” le dico. Mi strappa un bacio.
“ Comunque io penso che Charlotte sarà felicissima! Insomma con  il matrimonio tu sarai a tutti gli effetti una mamma per lei!” le dico.
“ E tu credi che sarà felice di questo?” mi domanda un po’ timorosa.
“Buuuuuuuuu!” sentiamo alle nostre spalle. Si palesa davanti a noi la piccola Charlotte.
“ Charlotte,stava per prendere un colpo a me e Marce,ma ti sembra il modo?” le domando.
“ Scusa,papà! Scusa,Marcella!” risponde.
“ Non ti preoccupare,pulce,tuo padre è sempre il solito melodrammatico!” le risponde Marcella.
“ E tu come al solito ti schieri sempre con lei!” le dico.
“ Che vuoi farci,è l’inconveniente di essere in minoranza!” mi risponde Marcella.
“ Ancora per poco,cara mia!” le dico. Charlotte si mette a sedere accanto a Marcella,la quale mi guarda titubante. Non sa se dirglielo. Le faccio un cenno di approvazione.
“ Charlotte,io e papà dobbiamo chiederti una cosa!” le dice Marcella.
“ Il fratellino?” mi domanda.
“ No,tuo fratello non c’entra nulla. Lui sta bene e arriverà presto!” la rassicuro.
“ E che cosa?” domanda curiosa.
“ Tu lo sai che io e papà siamo fidanzati … insomma noi due” dice Marcella,cercando con lo sguardo il mio aiuto.
“ … tu saresti contenta se io e Marce ci sposassimo?” le domando.
“ E cosa vuol dire?” domanda curiosa.
“ Quando due persone si vogliono molto bene,come io e tuo padre,scelgono di passare tutta la vita insieme,di vivere insieme,di diventare genitori e questo si fa sposandosi!” le spiega Marcella.
“ Solo che noi avremo prima il fratellino e poi ci sposeremo!” dico.
“ Quindi vi sposate dopo che arriva il fratellino con la cicogna!” dice un po’ confusa.
“ No,aspetta. Tu lo sai no che la cicogna lascia il fratellino all’ospedale,dove siamo andati a fargli la foto,ti ricordi?” le domanda Marcella. Charlotte annuisce.
“ Noi,dopo che la cicogna porta il fratellino in ospedale,lo andiamo a prendere e lo portiamo qui a casa,dove ha la sua stanzetta,i giochini che gli abbiamo comprato…” dico.
“ E poi vi sposate!” dice la bambina.
“ No. Dopo un po’ di tempo,se tu sei d’accordo,io e papà ci sposiamo!” le dice Marcella.
“ Che bello! Ma come ci si sposa?” domanda la bambina.
“ Beh si va in chiesa,si ascolta il prete,ci si mettono gli anelli e poi si va al ristorante e in viaggio di nozze!” le spiego.
“ E in viaggio vanno anche i figli?” domanda la bambina.
“ Di solito no,ma tu e il tuo fratellino,verrete con noi,sei contenta?” le domando. Annuisce,mentre ci abbraccia.
 
[Betty]
Sono andati via da più di quattro ore e vorrei proprio sapere come vanno le cose. Speriamo non si siano fatti riconoscere anche in clinica! Sfioro il tasto per chiamare Armando.
“Amore mio!” mi dice rispondendo.
“ Amore,come va? Siete arrivati in clinica?” gli domando.
“ Si,nonostante la lentezza di Freddy,le parolacce di Mario e Sandra,siamo arrivati in clinica tre quarti d’ora dopo che abbiamo lasciato l’Ecomoda e non ti racconto l’Odissea che c’è stata tra la partenza e l’arrivo perché se ci ripenso mi viene l’emicrania!” mi dice.
“ Ed è nato?” gli domando.
“ Sandra è entrata subito in sala travaglio e Mario è con lei,anche se gli ha chiesto poco garbatamente svariate volte di andare all’inferno!” mi dice.
“ Senti,io adesso lascio l’Ecomoda e vengo in clinica!” gli dico.
“ Amore,perché non vai a casa a riposare?” mi domanda.
“ Perché non riesco a pensare che tu stai lì da solo con quel matto di Mario!” gli rispondo.
“ E i bambini?” mi domanda.
“ Marisa starà con loro!” gli dico.
“ Ok,ma se senti anche una piccola contrazione dimmelo!” mi dice.
“ Amore mio,sto benissimo e tu calmati!” gli rispondo. Si sente un grido “ TI VOGLIO FUORIIIIIII”.
“ Amore,era Sandra?” gli domando.
“ Si. L’infermiera ha appena accompagnato Mario fuori dalla sala parto! Vieni presto,perché non so se riuscirò a supportare Mario da solo!” mi dice.
 
[Sofia]
Siamo tutte sedute in corridoio,mentre tartassiamo Anna Maria.
“ Ma Freddy cosa ti ha detto?” le domanda Berta.
“ Che ha ricevuto minacce da tutti e tre e che si sono trovati in un ingorgo!” risponde Anna Maria.
“ Immagino! La verità è che tuo marito è un casinista più unico che raro!” le dico.
“ Non è vero! Quei due sono uno più isterico dell’altro!” risponde Anna Maria.
“ Si,ma Sandra?” domanda Mariana.
“ Non lo so,ragazze! Freddy poi è tornato qui!” risponde Anna Maria,esausta del nostro interrogatorio.
“ Ragazze,l’unica cosa da fare è chiamare il dottor Armando al cellulare!” dico.
“ Si,così qualcuna di noi rischia di perderci un orecchio!” mi dice Berta.
“ Che ci fate tutte qui?” ci domanda Betty.
“ Aspettavamo notizie!” le rispondo.
“ Sandra è in sala parto e ancora non ha partorito. Ho parlato poco fa con Armando e Mario è stato cacciato fuori dalla sala parto!” dice Betty.
“ Capirai! Il dottor Calderon era già agitato quando Sandra era ancora al quarto mese di gravidanza,immagino come starà adesso!” commenta Berta.
“ Io adesso vado in clinica perché non vorrei che quei due si facessero cacciare fuori!” dice Betty.
“ Ti accompagno?” le domanda Anna Maria.
“ No,ragazze,andate a casa a riposare e appena nasce vi chiamo io,sempre che non ricoverino prima sia me che quei due!” risponde Betty.
“ Io al tuo posto porterei loro della valeriana,troppo stressati!” le dice Mariana.
“ Allora? La gestante ha partorito il nuovo mandrillone dell’Ecomoda?” domanda il signor Ugo.
“ Non ancora e adesso vado ad evitare che i due mandrilloni dell’Ecomoda si facciano venire una crisi isterica!” gli risponde Betty.
“ E se vogliono ricoverarli,dica loro che possono tenerseli!” le dice il signor Ugo.
“ Non credo che in clinica siano tanto masochisti!” commento.
“ Io vado e mi raccomando,andate a casa!” dice Betty.
“ Tranquilla,Betty!” le dico.
“ Sofia,”tranquilla” è la parola giusta!” mi risponde Betty.
“ E faccia stare tranquilli anche quei due,che sono partiti agitati già da qui!” le dice il signor Ugo.
“ Betty,e se chiama Asia?” le domanda Mariana.
“ Avverto io Nicola quando il piccolo nascerà e se lui ha il telefono staccato per il viaggio in aereo,gli lascerò un messaggio in segreteria!” risponde Betty. Betty entra in ascensore,che si chiude dopo qualche istante alle sue spalle.
“ Speriamo che quello stallone di Calderon non si faccia riconoscere anche in clinica!” commenta il signor Ugo.
“ A me dispiace per Sandra nelle mani di quei due!” commenta Anna Maria.
“ Beh chi è causa del suo mal pianga se stesso!” le risponde il signor Ugo.
“ In che senso?” gli domando.
“ Nel senso che tra tanti uomini convenzionali, lei doveva farsi ingravidare proprio dal mandrillone!” mi risponde il signor Ugo.
“ Speriamo solo che il dottor Armando non gridi come il suo solito!” commenta Berta.
 
[Armando]
Da quando è uscito dalla sala parto,Mario non è stato fermo un attimo:prima ha iniziato con il muovere la gamba di continuo,poi ha iniziato ad alzarsi e a sedersi ogni 5 minuti e adesso sta andando avanti e indietro come se avesse il mal di mare.
“ Se continui così,finirai per bucare il pavimento!” gli dico.
“ Ti rendi conto che mi ha fatto uscire? Mia moglie mi ha chiesto di uscire!” mi dice.
“ La capisco! Mario,stai mettendo agitazione a me,figurati quella povera donna come l’hai ridotta!” gli rispondo.
“ Tigre,ma tu da che parte stai?” mi domanda nervoso.
“ Dalla parte di quei poveri infermieri che ti hanno dovuto sopportare per tre ore!” gli dico.
“Dici che sono esagerato?” mi domanda.
“ Nooo! Li hai solo quasi spinti allo sciopero,all’ammutinamento e al suicidio!” gli rispondo. Esce un infermiere dalla sala parto. Mario gli corre incontro,mentre io vado a fermarlo perché non vorrei mai che spaventasse quel poveretto.
“ Allora?” gli domanda.
“ Suo figlio se l’è presa comoda,ma sua moglie è forte!” gli risponde.
“ Si,ma manca molto?” gli domando.
“ Perché lei è un parente?” mi domanda.
“ No,sono un amico di questo povero disgraziato che sta impazzendo e siccome non vorrei impazzire anch’io,mi piacerebbe sapere se conviene sedarlo o meno!” gli rispondo.
“ Allora?” domanda Betty,sopraggiunta alle mie spalle.
“ Anche lei fa parte del gruppo di supporto del padre?” le domanda l’infermiere.
“ No,io sono per il vostro supporto perché mio marito e il padre del bambino sono un mix micidiale insieme!” risponde mia moglie.
“ Comunque…” l’arrivo di un’altra infermiera lo interrompe.
“ Marcus,deve rientrare! C’è bisogno di lei! La signora Calderon sta partorendo!” dice l’infermiera al suo collega.
“ Devo rientrare!” dice Mario.
“ Non se ne parla neanche,signor Calderon,lei mi agita la paziente e rischiamo sul serio che le cose si complichino!” gli risponde l’infermiere.
“ Allora aspetto qui?” domanda Mario.
“ A sua discrezione!” gli risponde l’altra infermiera. Entrambi rientrano in sala parto.
“ Vedrai che andrà tutto bene!”  gli dico.
“ E se così non fosse? Magari qualcosa è andato storto e non me lo vogliono dire!” dice Mario.
“ No. Sandra è forte e poi anche io con Camilla ho impiegato più tempo!” gli dice Betty.
“ Sul serio?” mi domanda Mario.
“ Si. Le ore sembravano eterne,ma poi si è levato un pianto ed ho capito che la mia vita sarebbe cambiata per sempre!” gli rispondo.
 
[Betty]
Cambiata per sempre perché da Camilla in poi ci sono stati altri figli! E non ci siamo ancora fermati!
“ Tigre chissà a chi somiglierà!” dice Mario euforico.
“ Speriamo sia un po’ meno agitato di te,altrimenti si prospettanonotti in bianco per tutto lo stabile dove abitiamo!” gli risponde Armando.
“ A questo non avevo mai pensato!” risponde Mario.
“ Ma l’ho fatto io,visto che se tuo figlio piange e fa piangere anche i gemelli che nasceranno,sisveglierà anche Robertino e allora si che saranno dolori! Già vedo noi 4 giocare a carte di notte per ammazzare il tempo e andare in Ecomoda come tanti zombie!” li risponde Armando.
Sentiamo un vagito.
“ Armando,tienilo fermo perché o sviene o distrugge la clinica con la sua euforia!” dico a mio marito. Escono due infermieri.
“ Allora?” domandiamo tutti e tre.
“ Suo figlio è bellissimo, signor Calderon!” dice l’infermiera.
“E sta bene?”le domanda Mario.
“ Si,anche se ha una leggera forma d’ittero ma è abbastanza frequente!” gli risponde l’infermiere.
“Ed è grave?” gli domanda Armando.
“ No. Passerà presto. Il piccolo è forte e sano come un pesce!” risponde l’infermiera.
Mario inizia a saltellare come uno squilibrato,mentre io e Armando ci abbracciamo.
“ E Sandra?” domando.
“ La signora ha chiesto di suo marito,dice che non vuole vedere il bambino prima dell’arrivo di suo marito in sala parto!” risponde l’altro infermiere.
“Possiamo vederli?” chiedo.
“ No. Per oggi la signora è stata abbastanza provata e se proprio dobbiamo far entrare qualcuno,preferiamo che a vederla sia suo marito!” risponde l’infermiere.
“ Allora vado,non vorrei mai che Marietto si sentisse rifiutato!” dice euforico Mario.
“ Mario,allora noi andiamo a casa! Se ti serve qualsiasi cosa,chiama!” gli dice Armando.
“ Tranquillo,Tigre! Vi ringrazio per essere stati qui con me!” risponde Mario.
“ L’abbiamo fatto perché questa clinica sta qui da 50 anni e ci saranno affezionati! Vorrebbero durasse almeno altri 150 anni!” gli rispondo ironicamente.
“ Credo proprio che tuo marito si comporterà come me quando sarà il tuo momento!” mi dice Mario.
“ E per questo ci sarai tu a tenerlo calmo! Comunque ci vediamo domattina,così ti do il cambio e resto io con Sandra!” gli dico. Io e Armando lo salutiamo con la mano e Mario corre come un fulmine verso la sala parto,seguito a ruota dagli infermieri.
“ Speriamo che non si faccia riconoscere anche dal figlio!” commento.
“ No,amore mio,è meglio che si abitui da subito ad avere un padre così squilibrato!” mi risponde Armando.
“ Povero bambino,non sa cosa l’aspetta!” commento.
“ Puoi ben dirlo!” mi risponde mio marito.
 
[Sandra]
Questi 8 mesi sono stati una specie di limbo e adesso finalmente tutti i miei sforzi sono stati premiati. Il travaglio è stato comico con Freddy,Mario e il dottor Armando. Sembrava una specie di sitcom! Con Freddy alla guida ho temuto di dover partorire in auto e invece è andato tutto bene! Vedo Mario correre verso di me.
“ Amore mio,come stai?” mi domanda. Se solo penso a quando gli ho comunicato di essere incinta,mi sembra che l’uomo che ho davanti sia solo un clone di quello che mi ha fatto soffrire.
“ Bene! Mi dispiace di averti detto che ti odiavo e che non volevo mai più essere toccata da te!” gli dico.
“ Erano parole dettate dal dolore! Ma il nostro Marietto?” mi domanda.
“ Volevo fossi tu il primo a vederlo! In questi mesi non hai fatto altro che pensare a lui e credo sia giusto che tu lo veda per primo!” gli dico. L’infermiera si avvicina a Mario tenendo in mano un fagotto celeste. Gli poggia il bambino fra le braccia e va via. Mario è emozionato e lo stringe a sé con la delicatezza di chi ha in mano una statua di ceramica.
Si avvicina a me per mostrarmi il bambino. Sta dormendo. Somiglia moltissimo a Mario.
“ L’infermiera aveva ragione: è bellissimo!” dico.
“ Modestamente è il figlio dell’ex playboy più apprezzato in tutta Bogotà!” mi risponde. Il bambino apre gli occhi,simili ai miei.
“ Ehi piccolino! Io sono il tuo papà! Sono quello che ti ha fatto una testa così per tutta la gestazione!” gli dice.
“ E se speravi di liberarti di lui con la nascita,piccolino mio,hai fatto male i tuoi conti!” dico al mio bambino.
 
[Asia]
Chissà se il figlio di Sandra è nato. Nicola è agitato quasi quanto me.
“Io credo che ci avrebbero chiamato se fosse già nato!” mi dice.
“ Si. Io adesso chiamo Mariana,prima di salire in aereo!” gli rispondo. Compongo il numero di Mariana.
“ Ehi sposina!” mi risponde.
“ Mariana,si sa nulla?” le domando.
“ No. Betty è andata in clinica,ma noi stiamo tornando a casa!” mi risponde.
“ Sono passate molte ore! Senti noi fra un po’ ci imbarchiamo e quindi dobbiamo spegnere i cellulari,dici che dovrei chiamare Betty?” le domando.
“ Betty ha lasciato detto che avrebbe lasciato un messaggio sulla segreteria qualora vi avesse trovati irraggiungibili, quindi partite tranquilli!” mi dice Mariana.
“ Ok,speriamo che le cose non vadano avanti per le lunghe! Io adesso stacco,ci sentiamo appena atterriamo!”  le dico.
“ Bene,buon viaggio!” mi risponde. Chiudo la chiamata.
“ Allora?” mi domanda Nicola.
“ Non ha ancora partorito e Betty è andata in clinica. Ha lasciato detto che ci farà sapere e ci lascerà un messaggio in segreteria!” gli rispondo.
“ Vuoi tornare a Bogotà?” mi domanda.
“ No. Tanto non potremmo fare nulla! Vuol dire che vedremo il piccolo Calderon quando torneremo dal viaggio di nozze,amore mio!” gli rispondo.
“ Chissà che il viaggio non aiuti anche noi!” mi dice.
“ Che vuoi dire?” gli domando.
“ Insomma … l’attesa di Mario,la sua emozione,mi fanno desiderare di vivere le sue stesse sensazioni!” mi dice.
“ Lo so. Ti capisco bene. Devo ammettere che dopo la morte del mio bambino,avevo un po’ timore di restare incinta di nuovo,paura di rivivere la stessa esperienza,ma da quando ti conosco,io ho sempre sognato di avere un figlio tuo.” Gli dico.
“ Un mangione casinista come me?” mi domanda.
“ Magari un po’ meno casinista e anche un po’ meno mangione!” gli rispondo.
“ Io sono sicuro che al ritorno da questo viaggio,avremo qualcosa per cui festeggiare!” mi dice.
“ Sarebbe bellissimo!” gli dico,accoccolandomi sul suo petto.
 
[Nicola]
Squilla il mio cellulare. È Betty.
“Amore mio,chi è?” mi domanda Asia.
“ Amore,è Betty!” le dico. Passo il dito sullo schermo per rispondere.
“ Betty!” dico.
“ Nicola! È nato il piccolo!” mi dice.
“ Oddio! E Mario come sta? Sandra?” le domando.
“ Beh Mario è più esaltato del solito e Sandra è sopravvissuta al terzetto Mario-Armando-Freddy! Noi adesso siamo arrivati a casa perché non ci hanno fatto entrare,quindi io darò il cambio a Mario domattina. Voi quando vi imbarcate?” mi domanda.
“ Noi,abbiamo l’imbarco tra un quarto d’ora circa! Comunque quando atterriamo chiamerò Mario per fare gli auguri a lui e Sandra!” le dico.
“ Mi raccomando! Comunque appena posso scatto una foto al bambino così te la invio!” mi dice.
“ Non vedo l’ora! Speriamo non somigli troppo a Mario,altrimenti per la povera Sandra la vedo dura! Betty,io adesso stacco! Salutami Armando e i bambini! Ci sentiamo quando atterriamo!”le dico.
“ Ok. Dai un bacio ad Asia da parte nostra!” mi risponde.Chiudo la chiamata.
“ Allora?” mi domanda mia moglie.
“ È nato il piccolo Calderon! Domani dobbiamo chiamare Sandra e Mario!” le dico.
“ Sono così felice per loro,ma adesso ci conviene iniziare a prepararci per l’imbarco!”  mi dice.
“ Non vedo l’ora che succeda lo stesso anche a noi!” le dico.
“ Anch’io!” mi risponde.
 
[Armando]
Betty entra in camera nostra e si sdraia accanto a me.
“I bambini?”le domando.
“ Sono crollati,anche Camilla!” mi risponde.
“ Non ho mai visto Mario così felice!” le dico.
“ Neanche quando andavate a caccia di galline?” mi chiede maliziosa. Sorrido.
“ No. Neanche quando andavamo alla conquista di nuove donne! Un figlio ti cambia la vita,soprattutto se è il primo!” le dico.
“ Quando è iniziata tutta questa storia,non osavo sperare che potesse finire così!” mi dice.
“ Non dirlo a me! Temevo per la serenità del piccolino!” le dico.
“ E invece va tutto bene!” gli dico.
“ Benissimo! Credo che Mario sarà un buon padre!” le rispondo.
“ Un po’ schizzato,ma darà a quel bambino tutto ciò di cui ha bisogno!” mi dice.
“ Lo pensi sul serio?” le domando.
“ All’inizio “Calderon” e “padre” erano due nomi che accostati mi facevano solo ridere,ho sempre avuto di Mario una pessima opinione! Per me era solo un sadico,uno di quelli che passa sopra tutto e tutti senza rispettare i sentimenti di nessuno,ma poi ha sposato Sandra e il piccolo Marietto anche se gli ha bruciato l’ultimo neurone funzionante,l’ha reso più responsabile e credo saranno felici lui e Sandra!” mi risponde.

Ormai manca solo un capitolo per chiudere questa storia. Ringrazio chi la segue dall'inizio e chi l'ha letta tutta d'un fiato. Spero vi sia piaciuta e che apprezzerete anche l'ultimo capitolo che. Successivamente pubblicherò un'altra storia che farà da seguito a questa e che spero leggerete e apprezzerete. 
A presto.
  
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