Era l’otto Giugno: il giorno del compleanno della tua amica Francesca: aveva organizzato un party in discoteca a mezzanotte.
All’inizio tu avevi deciso di non andarci perché non eri il tipo da feste: portavi gli occhiali e leggevi molto spesso, ma la tua così detta “amica” ti ha costretto ad andare.
Decidi di metterti un vestito nero né troppo sexy né elegante: non volevi ubriacarti o fare altre cose strane.
Arrivata lì vedi tutte le amiche arroganti  di Francesca vestite da prostitute che erano circondate da ragazzi. Chissà quanto avevano già bevuto, ti chiesi.
Tu tiri fuori un libro e cominci a leggerlo.
Dopo poco arriva Francesca con un bicchiere di birra: “Ehy tieni, bevi un po’.”
Tu rifiuti e torni a leggere; ad un certo punto ti guardi intorno e vedi il gruppetto di ragazzi che ti fissa e ride: “Ahahahaha guardatela! Che secchiona! Chissà che libro interessante starà leggendo...”
“E guardate come è vestita...quegli occhiali poteva  anche toglierli...”
All’inizio non dici nulla, pensi che sono troppo sbronzi per riflettere e che non pensano a quello che stanno dicendo, ma poi cominciano a insultarti davvero, e tu non riesci a trattenere le lacrime.
Fuori dal gruppo noti un bellissimo ragazzo, si vede che non è ubriaco, ma è ovvio che lui non ti guarderà mai.
Poi lui si avvicina a uno dei ragazzi che ti hanno insultata e con voce tremante dice: ”Ehy cretino smettila di darle fastidio oppure io...”
“Oppure cosa, eh Alex? Tu hai gli attacchi di panico, non puoi fare nulla! Tu non hai il coraggio per-“
Alex non gli fa finire la frase che gli da un pugno dritto in faccia.
Ti si avvicina lentamente e ti dice: “Andiamo, ti porto a casa.”
Tu non sai che dire e arrossisci: quel ragazzo ti tende la mano, tu noti il tatuaggio di un fiore e le lettere ‘T. E. G.’.
Tu gli prendi la mano e prendete la macchina di Alex per andare via.
Alex: “Come ti senti?”
Tu: “Male...”
Alex: “Che diavolo volevano da te? Li conosci?”
Tu: “Mi hanno costretto ad andare alla festa di una mia amica. Io non avevo intenzione di bere, così mi sono messa a leggere e mi hanno preso in giro.”
Alex: “Non ti preoccupare. Sono degli idioti. Siamo arrivati, comunque.”
Siete arrivati a casa di Alex. Lui ti aiuta ad uscire dalla macchina e ti porta su.
Alex: “Siediti.”
Tu ti siedi sul divano. Eri ancora in lacrime,così Alex ti si siede vicino e ti abbraccia forte forte.
Tu: “Attacchi di panico, eh..?”
Alex: “Si...”
Tu: “Mi dispiace...”
Lo stringi anche tu.
Lui ti aiuta ad asciugarti le lacrime.
Alex: “Aspetta...non so nemmeno come ti chiami!”
Tu: “Mi chiamo [il tuo nome].”
Alex: “Piacere, mi chiamo Alexander. Puoi chiamarmi Alex.”
Tu gli sorridi. Lui ricambia. Era davvero bellissimo.
Alex: “Hai un sorriso stupendo, lo sai?”
Tu arrossisci, di nuovo: “Grazie...ma non credo sia vero. Il tuo sorriso è decisamente migliore.”
Lui ti si avvicina come se volesse baciarti, ma poi cambia idea e ti chiede scusa, allora tu lo baci.
Questo bacio continua, sembra non finire mai.
Dopo il bacio lui inizia a spogliarti. Tu fai lo stesso con lui.
Tu hai paura. E' la tua prima volta.
Quando eravate nudi tutti e due, lui prende i preservativi ed entra piano dentro di te: "Stai bene? Posso continuare?"
Tu: "Uhm, si...continua..."
Alex ti dice: "Ti amo..."
Tu non sai che dire e ti vergogni moltissimo e lui è così bello...
Alla fine vi rivestite e vi ribaciate: senti che lui è l'uomo perfetto e non vorresti più lasciarlo andare.
La voce di Alex ti risveglia dal mondo dei sogni: "Hey tutto okay???"
"Uhm...si, si certo!" Gli dici, ancora sognante.
Alex ti guarda e dice: "Senti...io non so molto di te...raccontami un po'!"
Tu: "Mi piace molto leggere e...baciarti!"
Alex: "Ahahahaha...io amo cantare e suonare la chitarra."
Tu: "Beh allora fammi sentire qualcosa, daaaai!"
Alex canta una delle sue canzoni "For Baltimore" e tu la trovi bellissima.
A un certo punto il telefono di Alex squilla.
"Pronto...Jack?"
Dal telefono si sente una voce: "Dobbiamo girare il nuovo video, quello con Vic, ricordi?"
"Oddio sì è vero! Posso portare un ospite?"
"Certo basta che vieni...che per caso è la tua nuova ragazza?"
"E' una lunga storia, poi ti spiego! Ciao!"
Alex ti guarda e sorride: "Vuol dire che oggi conoscerai la mia band e...Vic Fuentes."
Tu sorridi e lo segui ridendo.