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Autore: Silkye96    16/06/2014    2 recensioni
La storia è molto basilare e semplice, Robin lascia Stella e Corvina cerca di prendere il posto dell'aliena.
Le domande da porsi sono:
Stella lo scoprirà?
Corvina è forse diventata cattiva?
Litigheranno?
Robin, chi sceglierà ?
Lo scoprirete solo leggendo ... Non do anticipazioni a nessuno u.u
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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R&S&C Ci sono attimi in cui si hanno dei dubbi.
In cui si è disposti a rinunciare alla persona più importante della propria vita, a volte, sembra facile lasciar andare, il distacco non è difficile, vivere senza quella persona, quello è difficile.
Allora ci si rende conto di aver fatto un grave errore,si capisce di voler tornare indietro ma, a volte, è troppo tardi per riprendere da capo.
A volte, amarsi non basta, non basta quasi mai.


Robin prese la sua maschera dal comodino, la luce del sole gli urtava gli occhi.
Odiava averli di un colore così chiaro, erano fin troppo sensibili .
Si sedette sul letto , facendo scorrere una foto fra le mani, la foto di quella che, fino a pochi mesi fa, era la sua donna.
Dopo essere tornati da Tokyo, lui, si lasciò prendere dal dubbio, dalla paura e le disse che era meglio rimanere solo amici, Stella Rubia non riusciva a capire , non voleva capire, si infuriò e non gli rivolse più la parola.
Sentì bussare alla porta.
- Robin, posso entrare? -
La voce roca della maga lo svegliò dalla sua trance.
- Certo- rispose scontroso.
Corvina varcò la soglia della porta, lentamente, con espressione calma.
Si sistemò di fronte a lui, con fare austero, incrociò le braccia e gli chiese:
- Come stai oggi? -
Corvina era una buona amica per Robin, potevano parlare di ogni cosa, si capivano, avevano su per giù lo stesso carattere, lei era l'unica che continuava a parlargli e a preoccuparsi per lui all'interno del team.
- Non bene, come sempre -
- Nemmeno un po' meglio? -
Il ragazzo scosse il capo.
La maga sospirò e posò la sua mano sul suo ginocchio.
- Non sono qui per dirti che si sistemerà tutto, non ti mentirò, è troppo tardi per riprendertela, c'è qualcuno che l'ha già puntata, devi andare avanti-
Robin scosse il capo con energia.
- Non posso, non ci riesco, io la amo -
- Potevi pensarci prima - infierì lei.
Scosse il capo.
- Robin, smettila di vivere di rimorsi, Stella un giorno capirà ... Si innamorerà di nuovo, ti dimenticherà , e allora andrà tutto meglio -
All'udire quelle parole , Robin , si sentì uno schifo totale.
L'idea di Stella fra le braccia di un altro , lo ripugnava, sentiva che stava per dare di stomaco.
- Lo so che è difficile, ma andrà così, molto probabilmente- borbottò lei.
Il ragazzo meraviglia annuì lentamente, come ad organizzare le idee.
- Lo so -
Corvina lasciò la stanza , gli raccomandò di presentarsi a colazione, lui annuì di nuovo.



Una volta giunto in sala da pranzo, Robin notò che c'era solo Stella , seduta al bancone a mangiare cereali.
Stava per augurarle il buongiorno ma , qualcosa, lo bloccò.
L'aliena si girò , sentendo la porta scorrere.
Sorrise.
- Buongiorno amico Robin! -
La sua voce squillante, quel sorriso, Robin sgranò gli occhi.
Poi si soffermò sulla parola che aveva usato.
Amico, lei non lo aveva mai chiamato così, lo chiamava sempre per nome, da quando si erano conosciuti.
"Non conto più nulla per lei " pensò.
Robin si avvicinò a lei, sorrideva forzatamente, un sorriso mesto, di chi sa di aver perso un ruolo importante nella vita di una donna.
- Buongiorno, come ti senti? -
Stella lo squadrò, cercava di capire se il suo fosse vero interesse, o solo cortesia.
Sorrise di nuovo e cercò di sembrare forte e decisa, quanto le mancava in realtà, ma comunque lui non doveva saperlo.
- Tutto bene, e tu? -
Robin ,dal canto suo , non si aspettava tanta cortesia da parte sua, sapeva di non meritarla.
Sospirò, era stufo di mentire.
- Stella, smettiamola ok? Lo so che sei furiosa -
- Vorrei vedere ... - mormorò lei.
Scosse il capo dolcemente.
- Non sono arrabbiata, solo ... Delusa, non credevo potessi rinnegarmi così ... Credevo fosse la volta buona, mi sbagliavo-
- A quanto pare sì ... Ma ... -
- Ma niente, tornare insieme sarebbe da pazzi no? -
- Certo, da pazzi ... -
"No, non lo sarebbe affatto" pensò lui.
Poco dopo, un rumore di passi metallici li destò, Cyborg, accompagnato da BB , entrò in cucina con fare baldanzoso.
-Buongiorno ragazzi! -
Robin sgranò nuovamente gli occhi.
- Perché mi rivolgete la parola? -
Stella sorrise.
- Corvina ci ha fatto capire che siamo stati degli sciocchi, insomma, non è colpa tua, non eri pronto, è tutto ok - rispose Cyborg.
- Oh , ok ... Quindi , mi perdonate? -
- Siamo amici no? -
Robin si sentiva lievemente meglio, in cuor suo però, sapeva bene che nessuno di loro lo aveva realmente perdonato.
Sapeva riconoscere le bugie; era abituato, quando era piccolo gliene raccontavano di ogni.
- Amici - mormorò.
Sembrava cercasse di comprendere il significato di quella parola.
Si interrogava sull'amicizia da anni, era giunto ad un'unica e semplice conclusione: gli amici restano, non importa cosa tu possa fare, loro ci saranno sempre.
Lui aveva trovato questo genere di amici, ne andava tremendamente fiero, aveva trovato l'amore, una famiglia, e, come tutte queste meraviglie erano arrivate, gli scivolavano via dalle mani.
Si sentiva confuso, perso e solo.
Intorno a tutti quei sorrisi, tutte quelle moine, sapeva di non avere nessuno, di essere lui il cattivo, di non aver possibilità di riconquistare la sua donna.



Arrivò la sera, era caldo fuori, Robin era seduto sugli scogli a fissare il mare calmo.
Le stelle riflettevano la loro luce sulla distesa di acqua trasparente.
Una leggera brezza gli muoveva dolcemente i capelli corvini.
- Robin, spero di non disturbare -
Il ragazzo si voltò, preso alla sprovvista dalla presenza dietro di lui.
- Corvina, no, certo, siediti ... -
La ragazza prese posto, fissava Robin con fare curioso.
- Devi, devi dirmi forse qualcosa? - chiese lui intimidito.
Corvina sorrise appena, sembrava più un ghigno.
Lo baciò, senza dire una parola, senza chiedere.
- Corvina! Che ti prende? Potevi almeno chiedere! -
Corvina scosse il capo con decisione, il suo ghigno ironico sempre presente sul pallido volto.
- I baci non si chiedono, si danno -
Detto ciò, si volatilizzò nell'aria.
Robin si accarezzò le labbra con la punta delle dita.
- Ma che le è preso? - si chiese sottovoce.
"E' innamorata di te imbecille" gli suggerì la vocina nella sua mente.
Il ragazzo arrossì di riflesso.
- Non ci voleva ... - borbottò .
Poi comprese che forse, Corvina, una grande amica, in realtà poteva essere di più, poteva rappresentare la svolta decisiva , fargli dimenticare l'aliena, e, inoltre, il suo carattere era molto più in linea con quello della mezzo-demone.
Chiuse gli occhi e buttò indietro la testa, iniziò a pensare.



A volte, voltare pagina è l'unica soluzione plausibile, tutto diventa troppo e bisogna cambiare.
Si sente il bisogno di una nuova scoperta, un nuovo amore, una nuova vita.
Ci si sente rinati, più vivi.
La gente accusa, condanna ,sparla, ma non conosce; chi volta pagina, lo fa per star bene, non per tradimento, quindi, le calunnie non servono a molto.
Il peso del mondo scivola via quando si cambia, specialmente se si cambia in meglio.
Nel caso dell'amore, alcuni dicono, si cambia solo in peggio.
Ma sarà davvero così?
Quando possiamo davvero dire di aver toccato il fondo?
Quando cercare di dimenticare un amore precedente, non ci porta da nessuna parte?
Quando ci sentiamo così ostinati da non voler dimenticare nulla?
Nessuno lo sa.
Le risposte non sono facili, ognuno ha le proprie.
A volte, voltare pagina, aiuta a trovare tali risposte nel proprio cuore.
E se non aiuta, allora era la pagina sbagliata.
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ANGOLO DELL'AUTRICE NULLAFACENTE:
Perché ho pubblicato un'altra fanfiction se devo finirne tremila?
Non ne ho idea xD
Cioè veramente, il motivo è che, visto che non ho i capitoli pronti per le altre, vi inganno l'attesa con una nuova .
Dunque sostanzialmente la storia ha origine dopo il film, Trouble in Tokyo.
Tornati dal Giappone, Robin lascia Stella Rubia, propinandole la solita scusa, le chiede di rimanere amici.
Stella, inizialmente, si arrabbia, e così anche Cyborg e BB , ma non Corvina, lei rimane dalla parte di Robin per interesse personale.
Riesce dunque a far sì che tutti facciano pace con lui e poi lo bacia, approfittando di un suo momento di debolezza.
Se ne pentirà?
In questo capitolo vediamo un Robin tormentato, assillato dai dubbi e dalle incertezze.
Una Stella decisa e forte, che passa sopra al proprio volere per compiere il suo dovere, trovo che questo suo lato sia da enfatizzare, è una donna forte, pronta a sacrificare la sua felicità per il bene comune.
Ho sempre amato il suo personaggio proprio per la sua forza interiore, la sua sensibilità e ingenuità che la rendono ,per così dire, affascinante.
Poi sfodera questa forza disumana, questa saggezza, e questa determinazione, fantastica.
L'amazzone dei giorni nostri.
Poi c'è Corvina, che prende decisioni per dare una svolta alla sua vita, ho voluto mettere in risalto il suo lato deciso e sicuro, leggermente fragile.
Trovo che la renda più umana.
Al prossimo capitolo.
- Silkye96.
  
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