Coraggio.
Su, forza. Non preoccuparti.
Dilaniati. 
Dilaniati pure.
Squarcia i tuoi polmoni con le tue grida.
Urla fino a bruciare le tue corde vocali.
Vomita fino a sputare sangue e striscia come un verme quando non avrai più la forza di rialzarti.
Coraggio. 
Sfogati.
Prendi a pugni il cuscino finché non avrai i crampi alle braccia.
Graffia il muro fino a che le tue unghie non saranno solo una massa informe di gesso e carne.
Distruggi tutto.
Distruggi tutto quanto.
Distruggi come sei stato distrutto te.
Spacca i vetri in cocci così sottili che diventano polvere che entrerà nei tuoi polmoni e li farà piegare dal dolore esattamente come te.
Capovolgi tavoli e sedie, così come ribalti il tuo stomaco ogni volta che hai finito di mangiare.
Brucia le fotografie sulle mensole. 
Guarda mentre la te stessa giovane e ingenua prende fuoco e si accartoccia come una foglia in autunno.
Coraggio, avanti.
Tortura pure la carne fresca dei tuoi polsi se vuoi, falla diventare una tela di un pittore lacerata.
Straziati la mente di ricordi e soffri. Soffri come un cane.
Digrigna i denti fino a che non stanno per saltarti via e morditi la lingua fino a che non avrà neanche più la forza di muoversi e pronunciare una parola.
Piangi fino a che non avrai più acqua e il tuo corpo sarà una massa di pelle raggrinzita.
Coraggio.
Prega.
Prega in chiunque tu creda perché ti dia la forza di andare avanti.
Urla. 
Sfogati. 
Dilaniati. 
Squarciati. 
Piangi. 
Fino a scomparire.
Striscia e distruggi tutto.
Soffri. 
E sputa tutto il sangue che vuoi.
Tanto nessuno verrà a salvarti.