L'Eroe Che Suonava La
Batteria
13 Gennaio 2012.
Ore 21:42.
Il gigante d'acciaio si inclina.
Le persone iniziano ad urlare.
Tu eri lì.
Sei partito con buone speranze, come tutti.
Non immaginavi ciò che la sorte avrebbe fatto quella notte.
Tu, che suonavi semplicemente la batteria.
E mentre le persone scappavano.
E mentre ognuno pensava a se stesso.
E mentre nell'aria si sentiva una voce infuriata che urlava:
13 Gennaio 2012.
Ore 21:42.
Il gigante d'acciaio si inclina.
Le persone iniziano ad urlare.
Tu eri lì.
Sei partito con buone speranze, come tutti.
Non immaginavi ciò che la sorte avrebbe fatto quella notte.
Tu, che suonavi semplicemente la batteria.
E mentre le persone scappavano.
E mentre ognuno pensava a se stesso.
E mentre nell'aria si sentiva una voce infuriata che urlava:
"Capitano, torni sulla
nave. Mi sente capitano? Torni immediatamente sulla nave".
E mentre succedeva tutto
questo, tu eri lì.
Avevi trovato la salvezza sotto forma di una piccola barca.
Potevi tornare dai tuoi cari.
Potevi continuare a suonare.
Ma non l'hai fatto.
Tu hai rinunciato a tutto per salvare due persone, due vite umane.
Hai dimostrato che l'uomo non è una creatura egoista.
Tu, con il tuo gesto generoso hai fatto piangere il mondo.
Ma sono lacrime giuste, lacrime versate per ricordare un eroe.
Giuseppe, queste parole sono per te.
Per ricordare a tutti il cuore dorato che possedevi.
Rimarrai sempre vivo nei nostri ricordi.
Avevi trovato la salvezza sotto forma di una piccola barca.
Potevi tornare dai tuoi cari.
Potevi continuare a suonare.
Ma non l'hai fatto.
Tu hai rinunciato a tutto per salvare due persone, due vite umane.
Hai dimostrato che l'uomo non è una creatura egoista.
Tu, con il tuo gesto generoso hai fatto piangere il mondo.
Ma sono lacrime giuste, lacrime versate per ricordare un eroe.
Giuseppe, queste parole sono per te.
Per ricordare a tutti il cuore dorato che possedevi.
Rimarrai sempre vivo nei nostri ricordi.
(In memoria di Giuseppe
Girolamo, musicista che, la notte del 13 Gennaio 2012, durante il
naufragio della Costa Concordia, rinunciò al suo posto su
una scialuppa per permettere a due bambini di salvarsi).