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Autore: hell is just a sauna    16/06/2014    0 recensioni
“Ora calmati, sei al sicuro con me”-disse-“ah,io sono Oliver Sykes, e tu sei?”
“Cherry, Cherry Iero.”
“Bene Cherry,ora tu verrai a casa con noi”-disse tranquillo alzandosi e aiutandomi ad alzarmi da terra.
“Cosa? Io devo tornare a casa mia, i miei genitori mi stanno aspettando!”
“Inventerai qualche scusa..hai bisogno di protezione e di cure per il braccio, sperando che nessun vampiro ti venga ancora a cercare..sono molto vendicativi”-disse-“Ascoltami,preferisci morire oggi o tra qualche anno?”
Diciamo che la seconda alternativa mi piaceva di più.
“E va bene, verrò con voi..”-dissi rassegnata guardando gli altri due che ci aspettavano -“Però non ti trasformare in un lupo o scappo a gambe levate..Promesso?”
Oliver mi sorrise. “Promesso”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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You Me At Six - Bite My Tongue


Mi ero persa nel bosco dietro casa mia.
E più ci pensavo, più mi sentivo stupida.
Avevo visto un leprotto che saltellava indisturbato in mezzo alla  strada ed io lo avevo seguito fino a bosco inoltrato cercando di camminare più leggera di una piuma per non farmi sentire, fino a quando non inciampai in una grossa  radice di un albero che non avevo visto,cadendo a terra come un sacco di patate. Il leprotto  si era accorto di me ed era  scappato via più veloce della luce;in quel momento mi ero accorta di essermi allontanata troppo dalla civiltà.
Mi alzai pulendomi i pantaloni grigi e guardandomi le mani che bruciavano leggermente per il colpo.
Brava Cherry, davvero molto brava.
Mai, e dico mai, mettersi a seguire un coniglio.
Iniziai a girarmi intorno per trovare la strada per tornare a casa, ma più mi guardavo in giro , più ero convinta che non sarei tornata a  casa per l’ora di cena.
Come se non bastasse il sole stava per tramontare e non avevo portato il telefono con me.
Sentii un rumore, come se si fosse spezzato un ramo di un albero.
Il mio cuore iniziò a battere velocemente; mi girai di istinto ma non vidi nessuno.
Mi rigirai sospirando.
“Ehi ragazzina, ti sei persa?”
Mi iniziai a guardare in giro finchè non vidi un ragazzo su un albero.
Aveva i capelli di un biondo scuro e la pelle bianca, come il latte.
Sorrideva, ma quel sorriso non era per niente rassicurante.
“Lo sai che non dovresti andare in giro per il bosco da sola?”
Non risposi.
Mi sembrava abbastanza ovvio che io non dovevo essere lì.
Con un balzo scese dall’albero. Sarà stato un salto di circa cinque metri.
La cosa iniziò a spaventarmi a morte, con un salto del genere a quest’ora doveva essere spiaccicato a terra.
Iniziò ad avvicinarsi ed io ad ogni passo che faceva mi allontanavo indietreggiando.
Inciampai in qualcosa e caddi per terra.
Iniziavo ad odiare quel maledetto coniglio.
Guardai ancora il ragazzo. Non avevo notato i suoi occhi. Erano rossi, come il sangue.
Rabbrividii, la paura mi teneva ferma a terra, come se avessi un grosso masso addosso che non mi permetteva di muovermi.
Lui si avvicinò, si chinò su di me e con le sue dita mi accarezzò una guancia.
Erano fredde come il ghiaccio.
“Che cosa vuoi da me?!”-dissi in preda al panico.
Lui rise.
“Da te?Nulla in particolare..tranquilla, sarò molto veloce…Però,è proprio un peccato…una ragazza bella come te..magari prima mi potrei divertire un po’”
Iniziò a baciarmi il collo cercando di mettere un mano sotto la mia maglia.
Le sue labbra fredde a contatto con la mia pelle mi facevano rabbrivire.
Cercai di ribellarmi,ma ero schiacciata sotto il suo peso.
“Cosa vuoi fare Cherry? Farti stuprare e poi farti divorare da un mostro?Cerca una cazzo di soluzione in fretta!”-pensai con la mia parte lucida, o meglio con quello che ne era rimasto della mia parte lucida.
Vidi un ramo abbastanza lungo che potevo usare come bastone.
Lo presi con una mano e con tutta la forza che avevo lo tirai in testa a quel mostro.
Lui gemette stordito dal colpo, e con un po’ di forza lo spostai da me.
Mi alzai di fretta e iniziai a correre verso un punto indefinito del bosco, mi guardai indietro e non c’era nessuno.
Forse quel mostro era rimasto stordito dal colpo.
Non feci nemmeno in tempo a pensarlo che andai a sbattere contro qualcosa.
Era davanti a me che mi guardava infuriato.
“Dove pensavi di andare eh?Pensavi di poter scappare da me?Beh, ti sbagli!”-mi urlò contro.
Non feci in tempo a reagire che mi tirò uno schiaffo e andai a sbattere contro un albero lì vicino.
Era davvero la fine.
Il braccio sinistro mi faceva male per la botta presa contro l’albero.
Mi avvolsi con l’altro braccio come per difendermi, avevo voglia di urlare dal dolore.
Non poteva davvero finire così; dovevo ancora prendere la laurea, dovevo ancora viaggiare,dovevo sposarmi,dovevo farmi una famiglia, viziare i miei nipoti.
Vidi tutta la mia vita passarmi davanti.
Tutti i miei ricordi,tutti i miei segreti che sarebbero venuti nella tomba con me.
Fu in quel momento che una grossa creatura si avventò contro il mostro.
Era un lupo,grosso almeno quanto un cavallo.
Il pelo era nero pece, aveva delle zanne enormi e appuntite. Pensai che se non mi avesse ucciso quel mostro, mi avrebbe sbranato quel lupo.
Il lupo mi guardò, i suoi occhi erano scuri ma subito dopo diventarono dorati.
“Vai Oliver, fagli vedere chi comanda qua!”-sentii urlare.
Mi girai; due ragazzi, parecchio alti e muscolosi guardavano la scena divertiti.
Avevano i capelli e gli occhi scuri e l’unica cosa che indossavano erano un paio di jeans.
Io non avevo il coraggio di alzarmi di lì.
Li guardai sconvolta e  poi il mio sguardo tornò alla bestia.
Stava letteralmente staccando a morsi la testa del mostro, chiusi gli occhi e poi sentii un rumore,un crack.
Come di un vaso di porcellana che cade a terra rompendosi in mille pezzi.
Li riaprii e vidi il corpo senza vita di quel ragazzo con la testa staccata.
Raggelai nel vedere quella scena raccapricciante e mi accorsi che in giro non c’era nemmeno una goccia di sangue.
Quel mostro non aveva sangue nelle vene?
I ragazzi che erano lì in quel momento lanciarono un paio di jeans al lupo che li prese con la bocca e sparì nella foresta.
“Ehi tutto bene?”- mi chiese uno di loro,avvicinandosi.
Cercai di indietreggiare ma il braccio non mi permetteva di farmi allontanare di tanto.
“Tranquilla non vogliamo farti del male”-mi disse l’altro.
Sembrava sincero ma io non ero  per niente tranquilla.
 “Secondo te come posso stare tranquilla? Un mostro prima cerca di stuprarmi e poi un lupo grande quanto un cavallo gli ha staccato la testa!”-dissi urlando.
Come mai non stavo ancora piangendo?
Vidi un terzo ragazzo arrivare.  Aveva i capelli castano scuro portati un po’ lunghi e gli occhi della stesso colore del lupo.
Aveva i jeans che gli aveva dato l’altro ragazzo prima.
A differenza degli altri era completamente tatuato fino al collo.
I due ragazzi si complimentarono con lui per il lavoro fatto.
“Adesso bruciate il corpo”-gli disse soltanto e i due ragazzi obbedirono.
Poi si sedette vicino a me appoggiando la testa all’albero, guardandomi.
“Ti fa il braccio?”-chiese lui.
Annuì.“Ma cos’era quello?”-chiesi spaventata guardando i due che bruciavano il corpo.
“Ormai non ha senso mentirti”-disse-“era un vampiro”
Spalancai gli occhi. Quindi Conte Dracula aveva appena cercato di uccidermi?
Ecco perché non aveva sangue, era un morto vivente.
"E voleva mangiarmi?"-chiesi.
"A quanto pare"-rispose.
“E il lupo grande quanto un cavallo… eri..eri tu?”-chiesi titubante.
Lui annui accennando a un sorriso.
“E come hai fatto a trovarmi?”
“Sono un licantropo”-disse-“ e come tutti i licantropi sono dotato di vista,olfatto e udito molto sviluppati,stavo facendo un giro di controllo e ho sentito la scia di odore che si era lasciato dietro il succhiasangue e poi ho sentito il tuo odore e il tuo battito del cuore e ho deciso di dare una controllata.”
Un licantropo.
Quegli esseri spaventosi che si trasformano con la luna piena e ululano di notte.
“E quindi mangi le persone?”-chiesi confusa.
“Si, e adesso ho fame quindi ti conviene scappare”-disse serio.
Lo guardai sconvolta e cercai di alzarmi per iniziare a correre.
Lui scoppiò a ridere prendendomi la mano.
“Stavo scherzando, tesoro! Siamo lupi mannari ma non mangiamo le persone”-rispose.
Sospirai. Lui mi accarezzò un braccio.
“Ora calmati, sei al sicuro con me”-disse-“ah,io sono Oliver Sykes, e tu sei?”
“Cherry, Cherry Iero.”
“Bene Cherry,ora tu verrai a casa con noi”-disse tranquillo alzandosi e aiutandomi ad alzarmi da terra.
“Cosa? Io devo tornare a casa mia, i miei genitori mi stanno aspettando!”
“Inventerai qualche scusa..hai bisogno di protezione e di cure per il braccio, sperando che nessun vampiro ti venga ancora a cercare..sono molto vendicativi”-disse-“Ascoltami,preferisci morire oggi o tra qualche anno?”
Diciamo che la seconda alternativa mi piaceva di più.
“E va bene, verrò con voi..”-dissi rassegnata guardando gli altri due che ci aspettavano -“Però non ti trasformare in un lupo o scappo a gambe levate..Promesso?”
Lui mi sorrise. “Promesso”





Hello everybody!
Questa è la mia prima storia sui licantropi.
Mi hanno sempre affascinato un sacco :3
Oliver Sykes in realtà è il cantante dei Bring Me The Horizon, che a me piacciono un sacco.
Anche il titolo della storia è preso da una loro canzone, Shadow Moses.
Beh, con questo vi lascio e spero che la storia vi piaccia.
Con affetto,
Criceto sociopatico 




 
   
 
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