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Autore: xX__Eli_Sev__Xx    16/06/2014    1 recensioni
[Spolier "Days of future past"]
Charles non ha più i suoi poteri, ha perso Raven e la sua scuola.
Erik sembra sempre lo stesso, quando il professor X lo ritrova, arrogante, orgoglioso, pronto a tutto... Ma è davvero sempre lo stesso o anche lui è cambiato, dopo la battaglia con Shaw?
I due vecchi amici si rincontreranno e capiranno che forse non sono poi così cambiati.
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Dottor Henry 'Hank' McCoy/Bestia, Erik Lehnsherr/Magneto, James 'Logan' Howlett/Wolverine
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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X-MEN DAYS OF FUTURE PAST
 

You abandoned me

 
Erik osservava Charles da quando erano saliti su quell’aereo insieme a Hank e a Logan.
Hank, l’unico che sapesse pilotare un aereo, era seduto nella cabina di pilotaggio, mentre lui, Charles e Logan erano seduti sui divanetti nella cabina accanto. Il professor X era cambiato, sembrava invecchiato, patito, diverso da come lo aveva conosciuto una volta. Inoltre aveva scoperto che poteva ancora camminare nonostante un proiettile l’avesse colpito, danneggiando la spina dorsale.
Magneto era rimasto sorpreso quando al Pentagono il telepate non aveva bloccato gli agenti che volevano sparare per fermarli. Se non fosse stato per Pietro, il ragazzino che possedeva la super velocità, probabilmente non sarebbero riusciti a uscirne vivi. Avevano rischiato di morire tutti quanti. Perché Charles non aveva fatto nulla?
«Come li hai persi?» domandò Erik, rompendo il silenzio e riferendosi ai poteri di Charles.
«Il siero che mi permette di camminare modifica il mio DNA.» spiegò l’altro volgendo lo sguardo, prima rivolto fuori dal finestrino, verso il mutante.
«Rinunci ai tuoi poteri per poter camminare?» sbottò Magneto.
«Tu non capisci.»
«Tutti abbiamo perso qualcosa.» gli fece notare il mutante.
Il telepate si lasciò sfuggire una risata sarcastica e sentì gli occhi inumidirsi; un groppo gli si formò in gola pensando a quella maledetta battaglia in cui era rimasto ferito irreparabilmente. «Non tentare di giustificarti per quello che hai fatto.» ringhiò.
«Tu non hai idea di cos’ho fatto.»
«So che mi hai portato via tutto, Erik. Le mie gambe, Raven… Tutto.» concluse.
«Forse avresti dovuto combattere di più per ciò a cui tenevi.» ribatté l’altro.
Charles scattò in piedi e Erik fece lo stesso. «Vuoi che combatta?! Se vuoi che combatta, allora…» esclamò senza riuscire a controllarsi.
Logan fece per alzarsi e intervenire «Charles…» disse, ma subito Erik lo bloccò.
«Fermo, lascialo parlare.»
La voce del professore era incrinata dalla rabbia «Me l’hai portata via Erik e mi hai lasciato solo. Mi hai abbandonato!» disse, prendendolo per la collottola. Erik rimase immobile e osservò Charles. Aveva gli occhi colmi di lacrime e poteva sentire le sue mani tremare mentre teneva stretta la stoffa della giacca. Poi perse il controllo.
L’aereo cominciò ad inclinarsi a sinistra e tutto ciò che era poggiato sui tavolini cadde rotolando sul pavimento.
«Angel, Azazel, Emma… Noi avremmo dovuto proteggerli!» gridò Magneto, sentì il sangue affluirgli al viso, il cuore galoppare nel petto, il respiro divenne irregolare. Charles cadde all’indietro sul divanetto dietro di lui tentando di reggersi al portabagagli sopra la sua testa.
«Erik!» gridò Hank dalla cabina di pilotaggio.
L’aereo stava perdendo quota, l’avrebbe fatto precipitare se non si fosse calmato subito.
«Tu dov’eri, Charles? Tu ci hai abbandonati tutti!» continuò Erik, buttando fuori tutta la sua rabbia. Era lui ad averli abbandonati quando avevano deciso di partire per non vivere più con gli umani.
Vide le lacrime bagnare le guance di Charles, lo vide ansimare e scuotere il capo… e sentì una fitta al cuore.
«Erik!» gridò ancora Hank e questa volta la sua voce riportò il mutante alla realtà.
Erik si voltò e rendendosi conto di ciò che stava succedendo, riprese il controllo e l’aereo tornò alla sua posizione iniziale riprendendo lentamente quota.
Charles si rimise in piedi e si passò una mano sul viso per scacciare le lacrime. Si voltò e avanzò nel piccolo corridoio. Forse Erik aveva ragione, non aveva combattuto, aveva semplicemente lasciato perdere quella battaglia per dedicarsi alla sua vita da scienziato solitario e aveva trascinato Hank con sé.
Erik rimase in piedi, immobile. Sentiva il cuore martellargli nel petto, lo sentiva spingere contro la cassa toracica così dolorosamente che dovette sedersi. Si poggiò una mano sulla fronte e una sul petto. Tentò di regolarizzare il respiro, ma sembrava che l’ossigeno non riuscisse ad attraversare la trachea. Tutto attorno a lui cominciò a vorticare, come in un turbine e fu costretto a chiudere gli occhi.
Charles si voltò, inspirò profondamente e gli si avvicinò.
«Erik.» sussurrò inginocchiandosi davanti a lui «Erik, guardami.»
Il mutante spalancò gli occhi e i suoi occhi incontrarono quelli azzurri del telepate. «Erik, devi respirare e tentare di calmare la tua mente.»
Lui scosse il capo. «Ascoltami, calma la tua mente.» ripeté le stesse parole che aveva utilizzato tanti anni prima quando si era buttato in acqua per salvarlo da una morta certa.
Il respiro del mutante era irregolare e rotto. La sua fronte era madida di sudore e Charles poteva sentire il suo cuore martellargli nel petto.
Forse era questo che aveva perso. Insieme ai suoi amici, a Raven… aveva perso una parte di quel controllo che una volta aveva posseduto. Prima sapeva controllare le sue emozioni, sapeva come non farsi sopraffare da esse e come controllare di conseguenza i suoi poteri, ma adesso sembrava tutto cambiato. Era diverso.
«Lascia che ti aiuti, Erik.» continuò Charles. Non gli piaceva entrare nella mente dei suoi amici, non lo faceva mai, ma era un’emergenza. Non poteva stare a guardare mentre Erik soffriva.
Erik non disse nulla, non si mosse continuò a guardare l’amico, quasi implorante; Charles circondò con le mani il volto dell’amico e penetrò nella sua mente.
«Calmati, Erik.» disse.
«Non ce la faccio, Charles.» rispose l’altro; anche nei suoi pensieri era udibile il dolore che stava provando.
«Sì, invece. Devi provarci.» insistette il professore.
Erik tentò di svuotare la mente, di pensare a qualcosa che lo tranquillizzasse. Si immaginò il cielo, le nuvole e sentì i suoi piedi sollevarsi da terra, si librò in aria, libero da ogni cosa… ma il dolore tornò e gli sembrò di cadere nel vuoto, senza riuscire ad impedirlo. Erik sentì l’aria mancare ancora, inspirò profondamente e allontanò una mano dal petto, poggiandola sulla spalla di Charles, lui gli strinse il braccio per fargli coraggio.
«Erik, riprendi il controllo.» insistette Charles. «Erik.»
Dopo qualche minuto, la mente di Erik sembrò sgombra. Il suo battito cardiaco e i respiri erano tornati regolari.
«Va meglio?» chiese Charles, uscendo dalla sua mente. Lui annuì. «Logan? Potresti portarmi un po’ d’acqua?»
L’uomo, ancora seduto intento ad osservarli, si alzò e prendendo la brocca dal piccolo frigo, versò un po’ d’acqua fresca in un bicchiere. Lo porse a Charles e tornò a sedersi.
Erik bevve qualche sorso d’acqua, continuando a osservare Charles, che adesso aveva spostato la mano libera sulla sua gamba.
«Grazie, Charles.» sussurrò continuando a tenere una mano poggiata sulla spalla del telepate.
L’altro sorrise. Un semplice sorriso che rassicurò Erik più di quanto non potessero fare mille parole.
Dopo tutti quegli anni, dopo le rivalità, i litigi… l’unico che riuscisse a capire Erik meglio di quanto potesse fare lui stesso era Charles; l’unico che sapeva quali erano i suoi punti deboli, le sue debolezze, le sue paure… l’unico che l’aveva capito davvero.
Aumentò la pressione della mano sulla spalla di Charles e sorrise a sua volta. E per un momento furono di nuovo, semplicemente, Erik e Charles.
Forse non erano poi cambiati tanto.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Ciao a tutti! In attesa del primo scritto della maturità, pubblico questa One-Shot su X-Men. È tratta da una scena di “Giorni di un futuro passato”, anche se cambiano parecchie cose.
Charles e Erik sono i miei due personaggi preferiti, per questo ho scelto proprio questa scena…
Spero vi piaccia, perciò fatemi sapere. ;D
Un bacio, Izzy, xX__Eli_Sev__Xx

 

 
   
 
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