Unica cosa A me sopportabile Questi colori Azzurro e blu Le nuove sfumature Qui inventate Con acqua verde Ed etere celeste Gioco del sole Però il resto, Quello che le popola, Vacanziero inferno Inferno vero Diviso in gironi Caldo, tremendo Girone uno Girone dei tamarri Presenze eterne Rayban abnormi Mutande strabordanti Strani idiomi Poi girone due. Pargoli schiamazzanti. Intoccabili. Sempre invocanti Il loro sacro dio Gelato o Mamma. Misto di moccio Moccio sabbia sudore Urla tribali E girone tre Venditori ambulanti Non via d'uscita A salvagenti In forma di papera Anelli parei A collanine Braccialetti e borse A cd, occhiali Inguardabili. Esalo un "no" E tento la tecnica Del cadavere Girone quattro Di gente incolore Massa informe I meno peggio Ci sono persone così Calme, normali Da essere anche Banalmente urtanti Forse sono io. Pazzia da spiaggia Premestruo permanente Non è l'ambiente. Non è l'ambiente In cui la mia specie sta Bestemmie spente. Imprecazioni sommesse Mentre sto sognando Ora, qui, un eremo. Bosco montano. Piana mongolica, steppa. Pascolo pecore Ma il corpo è qui Si scioglie, investito Punto da raffiche D'impenitenti Granelli di sabbia E di salmastro Questa schifezza In ogni orifizio E il mare guarda. Il gran calore Mi abbraccia stritolante Liquido giorno. Deve finire.